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Autore: amrty    22/01/2013    2 recensioni
"Dean: Non hai una ragazza da cui tornare?"
Perchè il dialogo tra Dean e Sam in questa puntata nasconde molte cose. Io la vivo come pre-slash, ma c'è solo se lo si vuol vedere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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Dean: Non hai una ragazza da cui tornare?
Sam: Sì... direi di sì. Da quand'è che tifi per Amelia?
Dean: Non lo so. Sono solo stanco delle liti. E sai, forse sono... un po' geloso. Io non potrei mai prendere le distanze da questo lavoro come hai fatto tu. Diavolo, forse è giunto il momento che almeno uno di noi due sia felice.

 

Dire a suo fratello apertamente di lasciar perdere lui e tutta la faccenda e di scegliere la ragazza era stato difficile. Come lo era stato inventarsi in fretta una scusa per quel “ forse sono geloso”. Certo che lo era! Lui finisce al purgatorio e suo fratello invece di scavare una fossa dritta fino al centro della terra per cercarlo cosa faceva? Si innamorava e si accasava. Fantastico.

Era qualcosa su cui avevano sempre fatto affidamento, l'uno sull'altro... ma non questa volta a quanto pare. Questa volta era bastato un attimo e Sam aveva colto al balzo la palla, la possibilità di scappare da quella vita che sempre gli era stata un po' stretta ed era andato in cerca di una vita normale. E ci era riuscito, almeno finché il suo disgraziato fratello non aveva avuto la malaugurata idea di tornare dal purgatorio.

La sensazione di abbandono e solitudine che lo accompagnavano fin dal purgatorio, da quando Castiel aveva lasciato la sua mano, erano ora una presenza costante e invadente. Si era legato all'unica cosa che nell'ultimo periodo gli aveva dato forza, ed ironia della sorte era proprio un essere a cui di solito da la caccia: un vampiro. Ma come poteva fare altrimenti? Benny c'era in purgatorio, gli altri, lasciamo perdere.

Ma sapeva di dover fare una scelta anche lui, Sam non era l'unico che doveva schiarirsi le idee e scegliere quale vita continuare. Ma Dean sapeva di non aver scelta, non sul serio, sapeva che da sempre e per sempre lui avrebbe scelto Sam, su tutti e su tutto. Era morto per lui, aveva stretto patti con esseri immondi per lui, aveva ucciso e tradito per lui. Quindi sapeva già la sua scelta.

Chiamò Benny.

 

 

“Devi scegliere”, lo sapeva anche lui, non servivano Dean ed Amelia, lo sapeva che doveva scegliere perché non erano due mondi che poteva far coesistere. Sapeva che Dean covava ancora rancore per il fatto del purgatorio, ma lui allora pensava che suo fratello fosse morto, lo aveva pianto come per morto e poi aveva cercato di ammortizzare quel dolore, e aveva trovato della braccia calde, e un corpo che come lui aveva bisogno di rimarginare le ferite. Ma dal primo momento che aveva rivisto Dean sapeva, sapeva che la sua “vita normale” era finita, e non c'era Amelia che tenesse, una vita normale, che reggesse il confronto con Dean. Sapeva che sarebbe tornato da lui, lo facevano sempre alla fine: sceglievano entrambi sempre la famiglia.

Guardò il cellulare, da lì a dieci minuti avrebbe dovuto essere in un Motel ad incontrare Amelia, ma ormai la sua decisione era presa, anche se l'alternativa non era mai stata presa seriamente in considerazione.

 

Si girò a guardare Dean intento ad aprire la birra, e sorrise perché quei gesti così familiari gli erano mancati, e nessuno dei due fece domande, entrambi sapevano qual'era la decisione dell'altro, entrambi sapevano che quello era il loro posto, l'unico in cui si sentivano davvero a casa: insieme.

  
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