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Autore: Belieberinfinity_    22/01/2013    0 recensioni
"I'm gonna put you first, i'll show you what you worth. If you let me inside of your world, there's gonna be One Less Lonely Girl."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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There's gonna be One Less Lonely Girl.



Urla inquinate di pianto le invadevano i timpani; occhi bagnati e pieni di speranza le saltavano alla vista; mani alzate a forma di cuore la facevano sorridere; una musica piacevole e forte le penetrava nel sangue facendolo fremere; e una sola voce le metteva in subbuglio lo stomaco, provocando battiti irregolari. Voleva calmarsi, ma ovunque si girava volti preoccupati e increduli la assalivano, reprimendo ogni desiderio di ritornare alla normalita'.  Quegli elefanti -perche' non erano farfalle ma veri e propri elefanti- nello stomaco non riuscivano a fermarsi, avevano deciso di correre la maratona infinita, e mai avrebbero smesso finche' quella voce non avesse smesso di riempire l'aria circostante, affogando tutti gli altri schiamazzi.

La musica continuava a entrargli nelle vene, facendo muovere ogni singola parte del suo corpo, invintando le lacrime a rigarle il viso. 
Eccola, quella melodia dolce, serena, rilassante, l'avrebbe riconosciuta fra mille, d'altronde era quella che aspettava da tutta la vita. Un brivido. Il billionesimo da quella sera, perche' la sua pelle non la smetteva di accapponarsi. Aspettava quella donna, aspettava quella frase, aspettava i suoi occhi. Sentiva continuamente pelli a contatto con la sua, ma nessuna era quella che desiderava, fin quando non si senti' trascinare via da quel caos. Non si era mai azzardata a pensare cosa stesse succedendo, perche' nonappena vide la mano che afferrava la sua capi' che due occhi color nocciola l'avrebbero scrutata per lunghi minuti, facendola sentire in paradiso.

Attraversava il corridoio prettamente bianco, assaporando quel profumo di sogni che impregnava sempre di piu' l'aria, stringendo sempre piu' forte quella mano. 
"Come ti senti?" Le chiesero, come poteva mai sentirsi? Non riusciva ad aprire bocca, se non per mostrare i suoi denti bianchi.
Ovunque spostava lo sguardo, vedeva persone sorridenti e spenzierate, perche' erano abituati a tutto quello, erano abituati a stargli accanto; l'ansia non assaliva mica loro in quel momento del concerto. 
"E' il tuo turno." Dissero in coro, sbattendole in faccia i loro sorrisi sicuri, privi di preoccupazione, non erano loro che stavano per realizzare un sogno. 
Camminava con il fiatone e le gambe pesanti, avviandosi sempre con passo piu' incerto alla tendina nera non tanto distante da lei, e dopo solo dieci passi contati se la ritrovo' di fronte, quasi fosse insicura d'aprirla. Furono gli altri a spostarla e a mostrarle i mille volti in visibilio della gente sottostante, lasciando che migliaia di brividi attraversarsero la sua vellutata schiena.
"E' il tuo momento." Continuavano a ripeterle, incoraggiandola. Non voleva fare un altro passo, le sue gambe glielo impedivano, era tutto surreale, eppure quella figura era li', davanti a lei, che le porgeva la mano con un microfono nell'altra, mentre la guardava dritta negli occhi e la invitava a farsi mostrare.

Non poteva crederci. Si fermo' a fissare le due pozze color miele, lasciandosi affondare, si fece abbindolare dalla loro intensita', permettendogli di traspostarla sul palco. D'un tratto, le urla scomparsero, le luci e le persone anche, erano rimasti solo loro due, accompagnati dalla dolce melodia della canzone e dalla sua potente e profonda voce. Cantava strofe, accarezzando ogni singola curva del suo viso, facendola sentire in paradiso. Si fissavano negli occhi, si conoscevano con lo sguardo, si scambiavano sorrisi, lacrime, tocchi magici, e l'immancabile rossore al viso della ragazza. Non aveva mai avuto timore di guardare i suoi occhi, perche' sapeva che se avesse apposto resistenza, loro avrebbero insistito affinche' lei li guardasse, fino a non riuscirne piu' a farne a meno.
Guardava le sue labbra muoversi mentre davano vita a parole che in quel momento prendevano sempre piu' significato; le guardava a bocca aperta, desiderandole; come quando un bambino goloso a dieta desidera il sapore della nutella, lei voleva il loro sapore.  

La figura divisa da piccoli e infiniti pixel, si era materializzata avanti ai suoi occhi improvvisamente, e le emozioni che provava in quel momento erano cosi' potenti e anormali da ucciderla e farla sentire in paradiso. Sentiva il suo respiro sul suo viso, riusciva a percepire il modo in cui il suo cuore batteva ed era musica per le sue orecchie. Il biondo prese una coroncina fatta di fiori, e con un movimento elegante e dolce la poggio' sui lunghi capelli della ragazza, ormai fuori di se'. 
Le parole di quella canzone le martellavano nel cervello, provocandole battiti sempre piu' irregolari, facendola sentire speciale, importante, fondamentale come mai si era sentita prima.
Ora mancava solo una cosa a completare il quadro, e quando sembrava essere lontana perche' ormai i minuti stavano per scadere, lui apri' le sue grandi e calde braccia, avvolgendola e stringengola a se, facendola sentire protetta, esonerata da qualsiasi dolore che la vita fin'ora le aveva provocato e che in futuro le avrebbe recato. Quel desiderio le attraverso' gli occhi e lui, da bravo intenditore, riusci' ad afferrarlo, accontentandola all'istante.
 
"I'm gonna put you first, i'll show you what you worth. If you let me inside of your world, there's gonna be One Less Lonely Girl."
  
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