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Autore: Virginia Of Asgard    22/01/2013    3 recensioni
"Phil mi ha abbandonata qui, dinuovo.
Per il Beatles sono solo la ragazza del futuro. Per George sono solo una compagna di droghe. Per tutti gli altri sono solo Janis. Per tutto il resto sono solo un essere umano. Non era questa, la mia aspettativa di vita!"
pensò tra sé e sé. Ed ecco un altro sospiro pesante.
- Che tristezza Jan! Tutti questi sospiri, non sono da te! - sentì nuovamente George, alle sue spalle. Janis si voltò a guardarlo. Com'era bello, diamine. E dopo cinque anni, non era ancora riuscita a dirglielo.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Patti Violati.

Introduzione.




I patti erano chiari. Maledettamente chiari!
Dopo la mezzanotte, sarebbe dovuta tornare indietro, tornare a casa sua, ed invece? Era ancora bloccata nel Millenovecentosessanta.
La macchina del tempo non aveva funzionato come doveva? Oppure Dio si stava divertendo a prendersi gioco di lei?
- Sei ancora qui, donna del futuro - una voce alle sue spalle, la fece sobbalzare.
- George Harrison! Mi hai fatta morire! - esclamò la ragazza dai capelli castani. - dovevi scomparire per sempre, invece sei ancora intrappolata nel mio presente. E' una maledizione, vero? - domandò ridacchiando. Janis non aprì bocca. Al contrariso si lasciò andare un lungo sospiro pieno di amarezza.
- Sapevo che non sarei mai tornata, ma va bene così.- concluse Voltandosi verso Harrison. - Allora Mister, la futurista ha bisogno di un po' di quella cosa che vi fa volare! - esclamò sorridendo, un sorriso colmo di distanza, colmo di sipiacere.
- Cartoni1 - lo senì sussurrare. - Cartoni, cartoni, cartoni! - esclamò voltandosi, ed iniziando a cercare qualcosa fra i cassetti e le varie cose li attorno.
- Maledizione, John! - esclamò.
- Li ha presi tutti John, è giù. Aspetta che glie ne rubo due, per me, e per te! -  disse,svanendo dietro la porta. Janis si accomodò sulla sedia, malinconica.
"Phil mi ha abbandonata qui, dinuovo.                           
Per il Beatles sono solo la ragazza del futuro. Per George sono solo una compagna di droghe. Per tutti gli altri sono solo Janis. Per tutto il resto sono solo un essere umano. Non era questa, la mia aspettativa di vita!" pensò tra sé e sé. Ed ecco un altro sospiro pesante.
- Che tristezza Jan! Tutti questi sospiri, non sono da te! - sentì nuovamente George, alle sue spalle. Janis si voltò a guardarlo. Com'era bello, diamine. E dopo cinque anni, non era ancora riuscita a dirglielo.
- Ho i cartoni! - esclamò con un sorriso a ventimila denti, lievemente sghembo. Come al suo solito.
- Chiudi a chiave, non voglio essere disturbata nel mio universo! - esclamò Janis, mentre George le porgeva un piccolo francobollo rettangolare e biancastro. George obbedì e chiuse a chiave la stanza.
- Quindi resterai con noi un altro po'? - domandò sedendosi al suo fianco, vicino al grande letto.
- Resterò quì per sempre Geo! - rispose malinconica. - Com'è che dovevo usare questi cosi? - domandò al ragazzo, prima che facesse utilizzo del suo Cartone personale.
George lo prese dalle sue mani fredde ed umide per il nervosismo.
- La lingua, My Lady! - sorrise. Un po' imbarazzata, Janis tirò fuori la lingua. George prese il piccolo prancobollo, e lo adattò al centro della sua lingua.
- Succhia per un po', poi sputa quando inizia a girarti la testa! - le sorrise, compiendo lo stetto gesto.
***
Il mondo attorno a lei cominciò a mutare, fu allora che entrambi sputarono l'LSD in qualche luogo remoto della stanza. Janis vide George che rideva.
- Hey Jan! - esclamò, avvicinandosi pericolosamente. - Riesci a vedere? - mormorò indicando il vuoto.
- No, Geo, cosa? - domandò la ragazza, iniziando a vedere tutto il mondo attraverso il verde, il rosa ed il blu. - Noi due...- disse con fare assente. - Stiamo scopando come conigli! - scoppiò a ridere, e si distese a terra, poggiando la schiena sul Parché di legno freddo e marrone.
- Hai...Hai ragione Geo, ma quand'è successo? - domandò Janis, che, condizionata dalle visioni di George, iniziava a vedere le stesse cose. - Non lo so, avrò sicuramente bevuto come un ornitorinco! - disse, scoppiando a ridere nuovamente.
- Perché avresti dovuto? - domandò ritenendosi offesa, Janis. - Perchè nella vita reale... non avrei mai il coraggio nemmeno di sfiorarti con un dito...- disse con sguardo perso. Fu allora che dei minacciosi rumori persistenti, iniziarono a trapelare il muro.
- Georgeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee........- si sentì un eco. - Janissssssssssss....- si udì un sibilio. - Uscite di laaaaa... - un lamento, un esclamazione, una domanda. Nessuno dei due aveva capito che cosa fosse, o chi fosse.
- Chi è stato?? - sbottò preoccupata la ragazza, aggrappandosi al braccio di George.
- Non ne ho la più pallida idea, ma ti proteggerò io dai mostri! - concluse.


1 N.d.A. : L.S.D.

Hey tu, che leggi ma non recensisci. Mi sento sola, e mi piacerebbe sapere che ne pensi, di questa cazzata.
Ti ho incuriosito, almeno un pochino?

   
 
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