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Autore: Alechannetta    12/08/2007    5 recensioni
L'autrice è invitata a scrivere una introduzione che aiuti a capire i lettori di cosa narri la FanFiction.
blackrystal assistente amministratrice addetta alla sezione Dragon Ball
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che successe prima

Quello che successe prima

 

 

Dopo l’ avventura su Namek, tutto era tornato tranquillo. Goku non era ancora tornato sulla terra, Chicchi e Gohan vivevano nella loro casetta sui monti Paoz e Bulma se ne stava in pace nella Capsule Corporation insieme ai suoi genitori, Yamcha (il suo ragazzo) e Vegeta, anche se quest’ ultimo non si faceva vedere granché.

E così le giornate erano trascorse velocemente da quando aveva deciso di ospitare i namecciani fino a quando le sfere del drago potevano essere utilizzate. Il giorno in cui venne evocato il drago Polunga, si scoprì che Goku non era morto e Vegeta partì per lo spazio per trovarlo e sfidarlo. Bulma non ci fece caso. Era troppo emozionata perché il suo ragazzo Yamcha era tornato in vita dopo un lungo soggiorno nell’ aldilà. Erano anni che stavano insieme. Però Bulma non era completamente felice. Sentiva che la sua vita non era con lui.

Un giorno,dopo tanto tornò Vegeta e poi sulla terra arrivò un ragazzo che veniva dal futuro che annunciò l’ arrivo dei cyborg tra tre anni e tutti cominciarono ad allenarsi duramente. Bulma costruì una camera gravitazionale per Vegeta ed è così che torniamo all’ inizio della nostra storia.

Bulma si stava preparando per uscire con Yamcha ma all’ improvviso si sentì chiamare:

"DONNA VIENI SUBITO QUI"

" Insomma ma che cosa vuoi,non vedi che mi sto preparando per uscire e poi io ho un nome, BULMA"

"Non mi interessa, piuttosto riparami la camera gravitazionale che sta cominciando a dare i numeri"

" Mi dispiace ma ora non ho proprio tempo. Come ti ho già detto devo uscire con Yamcha e…"

Vegeta la sbatté contro il muro e le disse:

" Tu non vai da nessuna parte se prima non fai quello che ti ho detto"

Bulma, per niente intimidita da quel gesto rispose:

" Ma come osi parlarmi così, questa è casa mia e decido o quello che devo fare e ti ripeto che ora non ho tempo, chiedilo a mio padre"

" il vecchio non c’ è e ti conviene ubbidirmi se non vuoi che rovini il tuo bel visino con un bel cazzotto"

A quella prospettica gli si gelò il sangue " e va bene, farò quello che posso" e si avvio verso la camera gravitazionale seguita a ruota da Vegeta.

Intanto Yamcha stava aspettando con impazienza l’ arrivo della sua ragazza. Non era mai successo che fosse in ritardo così andò a vedere che cosa fosse successo.

Bulma intanto era intenta a riparare il guasto. Era tardissimo e a quell’ ora doveva essere in compagnia di Yamcha. Si alzò e disse:

" Ora basta, hai intenzione di farmi litigare con il mio ragazzo? Adesso me ne vado…Arrangiati"

"A me non interessa niente di quel pappamolle del tuo ragazzo. L’ unica cosa che voglio è la camera gravitazionale perfettamente funzionante"

" In tal caso dovrai aspettare, ora devo andare" e fece per andarsene, ma Vegeta la bloccò spingendola verso il muro. Ora i loro visi erano così vicini che quasi si sfiorarono.

In quel momento arrivò Yamcha che li sorprese.

" E così eri con lui. È un ora che ti aspetto. Almeno potevi avvertirmi che non venivi per stare in compagnia di un assassino.

" No aspetta Yamcha, non è come pensi"

"Si invece e allora me ne vado così potrai stare in pace con lui. Scusa se ti ho disturbato" e detto questo se ne andò.

Bulma rimase a bocca aperta, non si aspettava una reazione del genere dal suo ragazzo. Il sayan disse:

" Allora hai intenzione di stare così tutto il giorno? Continua il tuo lavoro"

" Stronzo, ma non capisci proprio niente. Io litigo con il mio ragazzo per colpa tua e l’ unica cosa che sai fare è dirmi di continuare il mio lavoro come se niente fosse. Ma sparati! Non mi interessa più niente della tua stupida camera gravitazionale" e scappo con gli occhi pieni da lacrime. Vegeta non si aspettò una reazione del genere. Poi si riprese. " ma come si permette quella stupida terrestre a parlarmi così. Ora gli faccio vedere io" e la raggiunse, la prese per un braccio e la sbatté per terra. Bulma urlò " ma che ti salta in mente, sei completamente impazzito"

" Donna tu non ti devi permettere di parlarmi così."

Bulma cercò di rialzarsi e gli gridò " Ma tu ti rendi conto di quello che fai? Prima mi costringi a riparare la tua stupida camera gravitazionale,poi mi fai litigare con Yamcha e ora pretendi anche che io non mi arrabbi. Sei un deficiente!" e detto questo se ne andò sperando che il sayan non la seguisse.

Vegeta doveva allenarsi e la donna doveva per forza riparare la camera gravitazionale. Ma ora che si era arrabbiata lei non gliela avrebbe riparata. Ma guarda come si era ridotto. Lui,il principe dei sayan doveva aspettare che una donna isterica si decida a fare quello che doveva lui! Nel suo pianeta questo non esisteva. Tutti stavano ai suoi ordini. Però sapeva benissimo che quella donna non gli avrebbe mai ubbidito. Quindi l’ unico modo era andare a chiederle scusa. No, lui non l’ avrebbe mai fatto. Andò in camera sua. L’ avrebbe obbligata con la forza.

Intanto Bulma aveva telefonato a Yamcha. Doveva chiarire la faccenda al più presto. Ma questo peggiorò solo le cose. Infatti il ragazzo non volle sentire ragioni e alla fine lei lo lasciò perché lo considerava troppo infantile e incapace di perdonare. Adesso Bulma era incavolata nera, sia con Yamcha, sia con Vegeta. Ad un certo punto la porta si frantumò e lei cadde dal letto per lo spavento.

"Ma dico, sei impazzito? Come ti permetti di entrare in camera mia senza bussare e sfasciandomi la porta"

"Donna io mi permetto di fare quello che voglio. Piuttosto vieni a fare quello che ti ho chiesto prima"

"Te lo ripeto, dopo quello che mi hai fatto non sono dell’ umore giusto"

"Non me ne frega niente del tuo umore. Io devo allenarmi e non sarà una sciocca donna terrestre ad impedirmi di farlo" quindi prese Bulma per un braccio e la trascinò per le scale. Lei gridava:

"No,lasciami mi fai male" ma il sayan non mollava la presa.

Arrivati alla camera gravitazionale, la lanciò per terra. Bulma urlava insulti verso Vegeta che si teneva le orecchie con le mani per non sentire.

"Insomma vuoi stare zitta! Sul mio pianeta le donne erano trattate molto peggio"

"Si, ma qui non siamo sul tuo pianeta… sia mo sulla terra e le donne vengono rispettate. Tu, invece, non solo hai fatto saltare l’ appuntamento con il mio ragazzo, hai rovinato il mio fidanzamento e, come se non bastasse, ora vuoi che io ubbidisco ai tuoi ordini. Ma se non lo faccio, che mi fai? Mi uccidi? Sei libero di farlo!" Il sayan era estrefatto. Nessuno,prima d’ ora, aveva avuto il coraggio di parlargli in quel modo. Aveva coraggio la ragazza.

"No, non ti uccido,ma solo perché mi servi"

"Tutto qui quello che sai dire? Non mi chiedi neanche scusa?"

"Io non ho mai chiesto scusa a nessuno…" e detto questo se ne andò. Bulma era arrabbiatissima. Aveva deciso che finché quel sayan non gli diceva scusa,lei non avrebbe riparato la camera gravitazionale.

Così Vegeta non seppe più che fare. Il vecchio non c’ era e le minacce non funzionavano con quella ragazza. L’ unico modo era chiedere perdono. Ma lui era il principe dei sayan e aveva un orgoglio da difendere. Però questa volta era meglio metterlo da parte. Si fece coraggio e andò dalla donna.

Lei aveva appena finito di fare la doccia che ad un tratto la porta si spalancò. Vegeta rimase ammaliato dalla bellezza di quella ragazza. Bulma invece si mise ad urlare e a tirare oggetti.

"Insomma donna la vuoi piantare!

"Che cosa vuoi? Devi bussare quando entri in camera mia!"

"Senti donna, apri bene le orecchie. Io……… Ti chiedo scusa!"

"Cosa? Non ho capito bene… Puoi ripetere"

"Grrrrrrrrrrrrrr IO TI CHIEDO SCUSA… va bene così… ora se non ti dispiace vieni a riparare la camera gravitazionale prima che mi saltano i nervi!"

Bulma era stupefatta. Era riuscita a convincere il principe dei sayan a chiederle scusa. Era così felice che si avvicinò e lo baciò. Poi si diresse nella camera gravitazionale. Il sayan era pietrificato. Non riusciva a crederci. Il bello era che gli piaceva. Penso che quella donna sarebbe riuscita a cambiarlo.

Questo fu solo l’inizio della loro storia. Il resto lo sapete. Lui la lasciò per combattere poi però tornò ed ebbero 2 figli: Trunks e Bra.

FINE

 

 

 

 

 

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