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Autore: MissFlash    23/01/2013    0 recensioni
Paura di restare soli.
Paura di sembrare deboli.
Paura del giudizio dell'altro.
Paura di un rapporto inutile e superficiale.
Paura di te.
(Molto molto molto ben accette recensioni sincere e critiche costruttive! peace ♥)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Perché mi guardi così? Entro e ti trovo lì, nuda, in piedi accanto al letto, immobile e mi guardi; sei così perfetta. Quasi mi spavento, di colpo mi imbatto in quei tuoi occhi, così scuri, così profondi, così tristi. Mi manca l’aria, mi sento soffocare, come se quei tuoi occhi scuri si stiano trasformando in un’immensa cappa altrettanto scura, che avvolge noi e tutto il resto sparisce: il letto, il tappeto, la lampada, tutto si impregna di nero e scompare. Ci siamo solo io e te.  Ma io non voglio farti credere di essere uno dei tanti omuncoli con cui hai sprecato il tuo tempo. Io voglio essere il tuo maschio virile, l’uomo che ti sostiene, a cui ti puoi appigliare, l’uomo dalle larghe e forti spalle che tanto ti piacciono, che può proteggere te, così piccola e fragile... Chi voglio prendere in giro? Sono io che mi appiglio a te, tante e tante volte, l’ho sempre fatto, sei la mia ancora di salvezza che mi tiene attaccato al mondo. All’inizio non capivo i tuoi amici: tutti ti chiedevano consiglio, su situazioni di qualsiasi genere e tu, incredibilmente, sapevi sempre come rispondere, avevi sempre la frase giusta da dire. Sei sempre stata la spalla di tutti, soprattutto la spalla su cui piangere. Proprio tu, che non piangi mai e sei spesso così malinconica; molte delle situazioni che ti raccontano non le hai mai neanche vissute in prima persona  e allora come fai? Sarà nella tua natura, sarà che prendi spunto da tutti quei romanzi che leggi. In fondo sei sempre stata l’ancora di salvezza un po’ di tutti. Sento i nostri sguardi unirsi, tuffarsi l’uno nell’altro e quasi annego, non mi ero mai accorto di quanto fossero realmente profondi. Ti riscopro molto meno indifesa di quanto credessi ma lo sapevo. Ti apri davanti a me e ti rendi vulnerabile comunque.  Io mi sento molto più in pericolo nonostante tutto. Cosa vuoi da me? Perché mi scruti così? Quanto a fondo vuoi arrivare? Quanto a fondo dentro me puoi arrivare? Mi sento nudo, mi spogli senza toccarmi. Le mie paure, preoccupazioni, paranoie, solo tu riesci a vederle tutte. Le mie paure, i miei problemi, miei! Tu! Tu riesci a vederli! Io, che non mi apro mai e mai mi espongo, che mostro sempre e solo il mio lato buono e allegro, che non rivelo mai cosa mi attanaglia al punto di iniziare a stare male anche fisicamente, io mi faccio battere da te e tu mi denudi! Questo mi terrorizza, il fatto che tu sia riuscita a infrangere tutte le mie barriere senza neanche affrontarmi in maniera diretta. Se tu con solo un paio di occhi mi fai sentire così indifeso e debole, cosa puoi farmi solo sforzandoti  di più? Se solo chiudessi per un attimo quegli occhi, se solo distogliessi lo sguardo per un attimo, io ti prenderei di sorpresa, sfrutterei l’occasione e potrei farti mia. Devi solo farlo e io potrei scaldarti e sciogliere il ghiaccio che hai dentro. Ma siamo entrambi ipnotizzati. Tu dalla mia vulnerabilità, dalla sensazione di potere che hai su di me. Io dai tuoi occhi diabolici, dalla tua perfezione. Sei così bella che potrei piangere, perché mai una così meravigliosa mi aveva dato così tanto: il suo tempo. E tu lo sai, lo sai che ti amo, lo sai che non posso resisterti, ed è proprio per questo che ho paura di te: ne sei consapevole e sai che ho paura di perderti e ritrovarmi solo e senza amore ancora una volta, tu lo sai anche se io non te l’ho mai detto. Allora ti prego, ti prego, ti prego, smettila di fissarmi, sorridimi, metti fine a questa tortura e torniamo a leccarci le ferite. Ridammi il contatto fisico che voglio e bramo, in cui mi posso rifugiare e posso essere l’uomo che vuoi. Chiudi gli occhi e abbassi lo sguardo. Inizi a toccarmi e un forte calore sale da sotto e mi invade per tutto il corpo. La silenziosa tempesta è cessata.  
  
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