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Autore: _LexiS    23/01/2013    3 recensioni
Il cielo era buio, Los Angeles alle 6.30 del mattino era fantastica, le luci erano spente; tutta la città veniva illuminata dai fanali delle auto che sfrecciavano sulla strada. I palazzi erano solenni, non tremavano come noi. Non tremavano come stavano facendo 5 ragazzi.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Goodbye my love.


Ormai la mia vita era finita, finita qui. Avevo la possibilità di poter andare avanti e invece avevo scelto altro. Fortuna che c’erano loro.
Stancamente mi alzai dal letto e chiamai Brian
“Brian, sei pronto per il colpo alla Morgan Stanley?”
“Si, domani mattina alle 6.30” chiusi la chiamata lanciando distrattamente il telefono sul divano.
Mi appoggiai al letto con il cuore che batteva a mille. Ero stupido. Non pensavo alla mia vita, non pensavo al mio futuro.
Ma quale futuro? Il giorno dopo qualcuno avrebbe potuto spararmi e così, nel nulla sarei morto.
Anche se non volevo morire. Non senza lei, non senza Lexi.
Presi  la sua foto che avevo sul comodino, la guardai e la accarezzai speranzoso che lei potesse sentirmi. Lei, che sorrideva alla macchina, con la mano sul pancione.
Poco dopo squillò il telefono

Lili. Mia sorella, risposi ansioso.
“Pronto?”
“Ehi, sono arrivata”
“grazie sis.. Ti devo un favore”
“ricordati che è anche la mia migliore amica e la mia futura cognata” la sentii ridere
“Ehi, ti voglio bene”
“Anche io bro, ti chiamo per qualsiasi cosa, okay?”
“Sono un pessimo uomo”
“Ehi,  lei ti ama. Non farti strane paranoie. Va bene così”

***

Alle 4.50 ero sveglio, e sudato.
“dannati incubi” dissi fra me e me
Dopo mezz’oretta sentii bussare alla porta, mi avvicinai stanco e aprii
“Oh, Jimmy, ciao” Il mio migliore amico si avvicinò e mi strinse forte a se.
“Come sta mia sorella?” lo feci accomodare sulla sedia nel soggiorno
“Perché non la chiami? Comunque sta bene, credo. Lili è andata a vedere come sta”
“Ho paura”
“Si, anche io. Se facciamo questo colpo siamo apposto per un bel po’ ma dobbiamo stare attenti.” Andai verso lo scaffale vicino il tavolo del soggiorno e presi una mappa.
“dunque, dobbiamo muoverci velocemente. Qui, e qui ci sono i controlli” disegnavo velocemente con le dita il tracciato da fare
“quindi l’unico posto libero è questo qui?” mi indicò un punto sulla mappa.
“Esatto, ma se ci muoviamo velocemente dovremmo farcela per scampare la sicurezza” i suoi occhi blu seguivano le mie dita.
“Okay”
Poco dopo arrivarono il resto dei ragazzi.
Brian aveva portato una grossa borsa,  all’interno conteneva armi e qualsiasi genere di congegno esplosivo.
“Dio Brian, non vorrai ammazzare qualcuno?” Disse Zacky spaventato
“Se sono costretto, lo farò” rispose con sguardo glaciale.
La paura si faceva sentire nell’aria.

***

Morgan Stanley

“Pronto Lili, volevo dirti che ti amo.” Jimmy tremava di paura
“Anche io ti amo” rispose lei con voce morta
“Cazzo ragazzi sto gelando” nessuno di noi ebbe il coraggio di rispondere a Johnny. Tremavamo tutti, ma nessuno di noi dal freddo.
Il cielo era buio, Los Angeles alle 6.30 del mattino era fantastica, le luci erano spente; tutta la città veniva illuminata dai fanali delle auto che sfrecciavano sulla strada. I palazzi erano solenni, non tremavano come noi. Non tremavano come stavano facendo 5 ragazzi.

Silenzio.
Ci guardavamo con l’ansia negli occhi mentre indossavamo i passamontagna.
Ecco le prime luci del mattino.

“Chiamate a casa” dissi freddo. Alle mie parole i miei compagni presero i telefoni per chiamare mogli, compagne, famiglia…
Lexi, lo faccio per te. Per noi. Tornerò presto.

“Ragazzi, è ora.” Disse Brian. Scattammo dalla posizione e con pistole e mitragliette entrammo correndo nella banca
“FERMI TUTTI QUESTA è UNA RAPINA” Urlò Zacky sparando all’impazzata.
Brian si avvicinò e con la pistola puntata in faccia al banchiere lo esortò con veemenza a mettere i soldi nel sacco.
“Ragazzi scappiamo” urlò dopo pochi istanti Jimmy
“Che cazzo succede?” chiese urlando Johnny
“La polizia la polizia!!” tutto era veloce. Poco dopo i poliziotti entrarono con le pistole e iniziarono a sparare.
Un  colpo, un solo colpo.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
“Cazzo Johnny rispondi. Johnny cazzo, cazzo!!”

Il telefono squillò, un sms.

Brò, è l’ora. Ti aspetto.

Ancora con il telefono in mano guardai spaventato Brian e Zacky accasciati sul corpo di Johnny.
“Vai da lei, vai da lei!!!” Mi disse Brian urlando all’impazzata.
Guardai piangendo Jimmy, il quale correndo mi accompagnò verso la macchina. Corsa all’ospedale.

 

                                          ***         

Arrivai correndo al reparto, Jimmy era alle mie spalle.

Lili era li che ci aspettava, Jimmy le si avvicinò e le diede un bacio sulle labbra. Senza farci tanto caso entrai nella stanza. Eccola, o meglio.. Eccoli
Appoggiai una mano sulla fronte imperlata di sudore di Lexi, si voltò e sorridendomi mi disse
“Ehi, amore, saluta il tuo ometto” Presi in mano questo batuffolo
“Ciao ometto, sai chi sono? Il tuo papà” gli dissi commosso. Lo vidi sorridere
“Ha i tuoi occhi”

Poco dopo arrivò la polizia, ci avevano seguiti.
Venimmo portati via di peso, fra le urla e le lacrime di Lili e Lexi.

“TORNERO’ AMORE MIO, TORNERO’ PER NOI”

   
 
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