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Autore: GiadyCherry    23/01/2013    0 recensioni
Lei è fuggita, fuggita da me, dalla sua famiglia, dai suoi più cari amici e tutto per dimenticarmi. Tutto solo ed esclusivamente per cancellare quello che eravamo stati, ma lei è pienamente consapevole che non può farlo. Vuole autoconvincersi che io appartenga al passato e che non avrò mai un posto nel suo futuro, ma io quel posto lo avevo e voglio fare ogni cosa in mio potere per riprendermelo. Gli sbagli non si possono cancellare e io con lei ho sbagliato diverse volte, ma non possiamo negare il fatto che noi ci apparteniamo. E sarà così per sempre. [tratto dal 2°capitolo]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1° CAPITOLO - Un passato da dimenticare.

 

E' passato molto tempo dall'ultima volta che ti ho visto, eppure la ricordo quasi fosse ieri.
Ricordo il tuo sguardo afflitto, mentre inutilmente cercavi di chiedermi "scusa" l'ennesima volta. Non ti guardavo, non osavo farlo, perché sapevo che altrimenti ti avrei perdonato all'istante, senza riflettere, senza pensare a quanto tu già mi avevi fatta soffrire. Odiavo rendermi conto di quanto tu riuscissi a rendermi fragile, quanto ti fosse facile guardarmi facendo gli occhi dolci e riuscire a farmi cedere. Quella volta non ci saresti riuscito, il mio orgoglio finalmente si era fatto sentire, si era imposto, aveva detto "basta" a tutte quelle prese in giro alle quali mi avevi sottoposta quando stavamo insieme. Quella era stata solo l'ultima, la più umiliante bugia.
 
Ero tornata a casa prima per farti una sorpresa, ma avrei voluto non averlo fatto. Appena entrai dal cancello, ti vidi in giardino, con una ragazza bionda, immersi in un bacio. Il mio cuore smise di battere, gli occhi si riempirono di lacrime. Me ne andai e non tornai più da te.
Dopo qualche giorno fosti tu a cercarmi, venisti a casa mia, quella dove abitavo prima di venire a vivere con te.
"Cosa vuoi?" Dissi in tono sgarbato e diffidente, vedendoti alla mia porta.
"Che ti succede? Perché non sei tornata a casa?" Mi chiedesti innocentemente.
"Hai pure il coraggio di chiedermelo?" Sentivo la rabbia crescere dentro di me, le mani cominciavano a sudare, mi pizzicavano gli occhi, come se le lacrime che avevo inutilmente versato in quei giorni non fossero state abbastanza. Non avrei pianto davanti a te, me l'ero imposto qualora fossi venuto.
"Si può sapere che ti prende? Sei tornata da Parigi, sono arrivato all'aeroporto e tu non c'eri, non rispondi al telefono e non hai intenzione di tornare a casa."
"E a quanto pare non pensi che ho i miei motivi, vero?"
"Ma che motivi puoi avere per comportarti così?" Mi dicesti, sempre più confuso.
"Che motivi potrei avere? Vediamo se riesco a spiegarti." Urlai in preda all'ira.
"Tesoro, calmati! Cosa è successo?"
"Non chiamarmi tesoro! Mi sento solo presa in giro da uno come te. Io sono tornata un giorno prima da Parigi per farti una sorpresa, ma a quanto pare la sorpresa me l'hai fatta tu insieme a quella finta bionda che c'era nel tuo giardino, nel NOSTRO giardino tre giorni fà." Pronunciai tutto d'un fiato. A quel punto sgranasti gli occhi e il silenzio per la prima volta imprigionò le tue labbra per diversi minuti.
"Non è come pensi." Sussurrasti intimorito.
"E allora com'è?" Chiesi nervosamente. Iniziai a torturarmi le mani a picchiettare il piede per terra.
"Lei è la mia ex, è tornata chiedendomi di tornare con lei e mi ha baciato, ma io ho rifiutato, perché amo te."
"Non mi sembrava fossi tanto contrario mentre t'infilava la lingua in bocca."
"Amore io..."
"Per favore smettila di chiamarmi Amore!"
"è quello che sei per me."
"Non ci credo più, mi dispiace Bill. Sono stanca delle tue bugie."
"Ma io ti amo!" Dicesti con convinzione, ma io ormai avevo preso la mia decisione, dovevo andare avanti senza di te.
"Vattene, per favore." Dissi senza guardarti in faccia.
"Perdonami." E di nuovo quello sguardo innocente che implorava il mio perdono, incrociai i tuoi occhi solo per un attimo, forse non mentivi, ma avevo sofferto troppo a causa tua e non volevo più versare lacrime durante la notte chiedendomi se il tuo fosse vero amore.
Scossi la testa e chiusi velocemente la porta a chiave.
 
Da quel giorno non ti vidi più, il giorno seguente presi il primo treno per andarmene il più lontano possibile da te.
Destinazione: Monaco.
Ormai vivo qui da circa sei mesi, mi hai cercata diverse volte, mi ha addirittura chiamata tuo fratello dicendomi che eri distrutto, ma sicuramente ora starai meglio di me, magari ti sei fatto consolare da quella tua cosiddetta "ex". Magari lei è quella giusta per te, una a cui non importa delle tue inutili menzogne, una disposta a stare ai tuoi giochi, una che non sono io.
Da quando vivo qui ho cercato in tutti i modi di cancellare quella che era stata la mia vita prima di questa, di cancellare le mie vecchie abitudini, i miei affetti e soprattutto di cancellare te, il mio amore. Forse ci sono quasi riuscita o forse questo è solo ciò che voglio far credere a me stessa.
Non ti ho dimenticato, non posso negare che tu per me sia stato più che importante, ma non posso nemmeno negare quanto ti sei preso gioco di me. A breve ci sarà un vostro concerto, e, purtroppo l'unica amica che ho qui a Monaco ha già preso i biglietti e mi ha costretta ad andare con lei, senza lasciarmi possibilità di replica. Di certo non potevo raccontarle che non sarei andata perché Bill Kaulitz, il celeberrimo e carismatico cantante è il mio ex ragazzo. Il giorno prima della vostra esibizione Janine è su di giri, non aspetta altro che essere in prima fila solo ed esclusivamente per voi, mi ricorda tanto me circa un anno fa, quando ancora non eri diventato parte di me. Quando ancora eri un gioiello troppo costoso e brillante per me, quando ancora eri il mio sogno più segretamente proibito.
Esco dal lavoro verso le 18:00, non mi va di tornare a casa e sentire tutti i discorsi di Janine su quanto straordinari voi siate, non per cattiveria nei suoi confronti, ma voi ormai fate parte di un capitolo della mia vita che ho deciso seppur faticosamente di concludere, già vederti domani sarà una riapertura di una ferita appena cicatrizzata, non so se ce la farò. Apro il portafogli per controllare a che punto stanno le mie finanze e vedo un qualcosa spuntare da una tasca, lo prendo per capire meglio cosa sia e mi ritrovo mio malgrado tra le mani un significativo ricordo di quel passato che sto cercando da mesi di dimenticare. Una nostra foto insieme. Ridevamo, sembravamo felici, dietro una piccola dedica "per sempre.". "Nulla è per sempre." Penso, lasciandola cadere a terra e voltandomi diretta alla mia nuova casa. Senza più rimpianti, senza più dolore, senza più te.

Spazio autrice: Buonasera gente! Questa è una storia che avevo in cantiere da un po' e che ho deciso di riprendere in mano, pur rendendomi conto di avere ben poco tempo per scrivere. Ho già qualche capitolo pronto, quindi probabilmente per i primi tempi sarò più veloce a pubblicare, chiedo comunque perdono per eventuali futuri ritardi nella pubblicazione. E' la prima volta che pubblico una storia a capitoli su questo sito, spero in qualche recensione che mi aiuti a migliorare. Oyasumi Nasai :3 (il giapponese sta diventando parte di me, perdono xD)

  
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