14/08/2007
2 recensioniCan you feel the love tonight?
Sesso.
Amore.
Due corpi.
Due cuori.
Passione.
Sentimento.
Lei e lui.
Lui e lei.
‘Mamma! Che fai?? Chiudi quelle persiane!’ I raggi del sole già penetravano nella stanza. I suoi occhi, blu mare illuminati da quella forte luce bianca brillavano. Marta, una ragazza bellissima, non sopportava quando la madre la svegliava aprendo le persiane alle nove di mattina, e se era periodo di vacanza, peggio ancora. Ma non appena si rese conto che era quel giorno, quel giorno che attendeva da circa 365 giorni saltò giù dal letto come un grillo e corse in bagno urlando come una pazza.
Lucia, la mamma, sapeva cosa significasse quel giorno per la figlia:Gianluca.
Marta era diventata da poco diciottenne e stava studiando per prendere la patente, quel foglio che tutti attendono. Perché dare tanta importanza a un foglio? Forse per sentirsi liberi quelle poche ore al giorno, forse per poter andare via quando vuoi e dove vuoi, forse per sentirsi grandi o forse perché così dev’essere. Ma per Marta era diverso. Lei la patente la voleva, la desiderava, per lui, per l’unico motivo che la faceva svegliare la mattina, per l’unico ragazzo che le faceva battere tanto forte il cuore, per poterlo vedere più spesso, dato che da quella sera Gianluca aveva paura a guidare. Due mesi giusti erano passati da quella sera, precisamente erano le 22.03 del 28 maggio quando Gianluca rischiò la vita, non solo la sua ma anche quella di Marta. Gianluca non appena tornato a casa dall’ospedale bruciò la patente, perché aveva paura di quel mezzo, quel mezzo che avrebbe potuto dividere due anime innamorate, ma così per fortuna non era stato.
Marta era in bagno da circa un’oretta. Voleva farsi più bella, più bella di quant’era di solito, però tutto le sembrava torcersi contro: i capelli andavano dalla parte opposta la quale lei voleva, la faccia somigliava a quella della povera Brufolis, una ragazza dello stesso liceo di Marta (non sto a spiegare il perché del soprannome anche perché è alquanto logico), gli occhi erano gonfi come dei pesci palla, ma una cosa la rassicurava, solo una, ai suoi occhi lei sarà sempre bella. Lui la amava. La amava per quello che era la mattina, per quello che era durante il giorno, per quello che era la sera e la notte. La amava vestita anche in pigiama. Amava di lei tutto. I suoi difetti e i suoi pregi. Amava tanto quel neo sul collo e quella piccolissima voglia a forma di cuoricino vicino alla caviglia. Amava quando il suo viso si tingeva di rosso dall’imbarazzo. Amava quella sua costanza nell’agire. Amava quella sua testardaggine. Amava lei, e questo bastava.
‘Marta! Dai sbrigati! Sono le undici! Andiamo che Gianluca è già là!’.
Marta scese le scale, piombò in cucina e urlò ‘Mamma!!! Dove sei?? Andiamo!!’. Lucia in realtà era già in macchina ad aspettare quell’uragano di sua figlia.
Arrivate a destinazione, Marta diede un bacino dolce e caloroso alla sua mamma, alla quale voleva tanto di quel bene e pensava che nulla al mondo sarebbe mai stato in grado di sostituirla.
Marta aspettava. Si guardava attorno. Il cuore le batteva forte. Aveva paura che a Gianluca fosse successo qualcosa. Il tempo scorreva imperterrito. 1 ora, 2 ore, 3 ore. Di Gianluca neanche l’ombra. All’improvviso il cellulare di Marta iniziò a squillare. ‘Pronto.. Arrivo il prima possibile!’. Si sentì immediatamente soffocare dentro. I suoi occhi tanto felici poco prima ora erano vuoti. Voleva morire. Non poteva riaccadere. Non quel giorno. Iniziò a urlare. Urlare fortissimo. Marta non voleva. Non poteva accettarlo. Non a lui. Non Gianluca pregava Marta.
Ma era troppo tardi.
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Ciao a tutti!!
Questa è la mia prima storia.
Spero che vi piaccia. Attendo tante recensioni.
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