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Autore: Winry977    24/01/2013    4 recensioni
Pranzi a sorpresa tratti da un'idea telefonica.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno semplice come un altro, con la differenza che Aurelio aveva avuto l'idea geniale di far riunire le persone a cui teneva più di ogni altra cosa a casa sua. A partire da Giada e Soraya, fino ad arrivare ai cinque musicisti ormai loro migliori amici. Aurelio sapeva perfettamente come fare impazzire le due amiche, che tanto adoravano quei cinque ragazzi, e decise di fare loro una sorpresa. Sin dalle prime ore della mattina si mise a riempire tutti di telefonate, inventando due piccole bugie per le due amiche.

-Ehi, Giada, che ne dici di venire a mangiare da me e di provare un po' con la chitarra questo pomeriggio?

-Ok, allora porto la mia classica.- concordò l'amica, e dopo aver chiacchierato un po' con l'amico staccò la telefonata, ma lui si affrettò subito a chiamare Soraya.

-Ciao, Soraya! Come va? Ti va di pranzare da me e di uscire un po' di pomeriggio? Magari ci raggiunge anche Giada!

-Andata, tanto oggi non ho niente da fare.

Perfetto.” pensò lui passando alle telefonate vere e proprie, e cominciò ad informare i cinque musicisti del suo piano, mettendoli tutti e quattro in conferenza al cellulare.

-Ci sto, è da un pezzo che non vedo Giada, mi farebbe piacere passare un po' di tempo con lei.- disse il bassista, ripensando all'ultima volta che era riuscito a vedere la sua ragazza.

-Idem per me, anche perché ho una voglia matta di stare con la mia Lei.- concordò il chitarrista ritmico. Dopo essersi organizzati, Aurelio si mise ai fornelli, preparando di tutto e di più, prevedendo che gli invitati avessero uno stomaco senza fondo, fatta eccezione per le due ragazze, di cui una, Giada, cercava disperatamente di dimagrire, nonostante lui le dicesse che andava bene così, ma lei rispondeva sempre -Ti sembra normale che pesi quanto te? Sessanta chili di persona dove li trovi in una ragazza??-; mentre l'altra aveva uno stomaco molto debole, quindi mangiava in modo proporzionato ma che la saziava abbastanza, facendole mantenere una linea perfetta.

I primi ad arrivare furono Christian, il batterista, e Jake, il chitarrista, e Jinxx, chitarrista e violinista di quella band che faceva scoppiettare allegramente i cuori dei tre amici. Aiutarono Aurelio a cucinare, e poi decisero di suonare qualcosa insieme, nell'attesa dei futuri arrivati.

Ogni volta che Aurelio suonava con Jake si sentiva quasi al suo livello, per il semplice fatto che riprodurre i suoi assoli era un'impresa meravigliosa e allo stesso tempo complicata.

Il terzo arrivato fu Ashley, proprio poco prima dell'ora di pranzo. Entrò con il suo solito charme che, come pensò Aurelio, avrebbe sicuramente fatto salire gli ormoni a mille alla sua amica.

-Ehilà, gentaglia! Che si dice? Che si mangia?

Jake gli andò incontro facendo un pugno contro pugno con lui. -Sempre che vai al sodo, tu, eh?

-Certo, non voglio fraintendimenti, io.- disse compiaciuto il bassista, lasciandosi andare sul divano dell'amico, sotto i suoi avvertimenti di fare piano perché se no quel “coso” crollava a pezzi. Christian si schiaffò una mano sulla fronte e si sedette accanto l'amico, lasciando che Aurelio mettesse un po' di sano rock in sottofondo. Suonarono al citofono.

-Vado io.- disse Aurelio, mentre apparecchiava la tavola. -Si?

-Aurelop.- Si, era così che lei e Soraya lo chiamavano da un bel po' di tempo a quella parte. -C'è Ash sopra?- all'amico saltò il cuore in gola. Come lo aveva capito? Decise di negare.

-No, perché? Comunque, per ora sono un po' impegnato, sai com'è: tra pentole e padelle credo che romperò qualcosa. Aspetta un po' sotto e ti apro.

-Ok.- disse lei semplicemente, staccandosi dal citofono.

-Perché non le hai aperto?- chiese Ashley, scrutando la ragazza dal balcone sopra il portone del condominio.

-Lei non sa che siete qui. Voglio che sia una sorpresa.

-Aspetta, quindi non lo sa neanche Soraya?- Aurelio annuì. -Ok, vado a prenderla.- disse il chitarrista ritmico alzandosi.

-We, we. Aspetta. Così tutta la sorpresa va in fumo. Aspetta che salga.

Si sentì bussare alla porta, e la cosa fece restare perplessi i ragazzi lì presenti. Aurelio aprì la porta e si trovò Andy e Giada davanti il naso.

-Oh, Andy. Che ci fai qui con Giada?

Dall'altra parte della casa, Jinxx si alzò. -Perfetto, è qui, vado a prenderla.- sorpassò i tre davanti l'uscio della casa, non appena li salutò, e scomparì sotto le scale.

Aurelio si stampò un mega sorriso imbarazzato in faccia, mentre Giada incrociava le braccia al petto e sorreggeva sulla schiena la sua chitarra.

-Sai, Aury. Me ne stavo seduta sul marciapiede a farmi un tiro con la sigaretta, e ad un tratto vedo questo cantante spuntarmi davanti gli occhi, e mi dice come mai io stia per terra. Dopo aver chiacchierato un po', io e questo tipo notiamo che il portone del condominio è socchiuso, e mentre saliamo le scale, Andy mi spiega pure che ci sono altre persone qui. Qualcosa allora non è quadrata. Ora come ora. Che me ne faccio della chitarra?- inarcò entrambe le sopracciglia, mentre il vocalist si passava una mano tra i capelli corti, facendo cenno con lo sguardo all'amico di giustificarsi in modo adeguato.

-Ehm... intanto entra.- le sfilò la chitarra dalle spalle e le tolse la felpa dalle spalle, il cui trattamento riservò anche ad Andy. Poi li accompagnò in sala da pranzo.

-Allora? Aury, io vorr...- si interruppe: davanti a lei, l'immagine del suo bassista si stagnava in piedi e con un mezzo sorriso stampato in faccia. -Ash...- mormorò, poi gli corse contro e gli gettò le braccia al collo, urlando dalla gioia.

Aurelio sospirò di sollievo, per lo meno non lo avrebbe picchiato subito. Dopo un po' li raggiunsero gli ultimi due invitati, di cui uno si era smosso per andare a prendere la propria ragazza. Aurelio aprì la porta per l'ultima volta, e si trovò davanti Jinxx sorridente e Soraya con un'espressione indecifrabile stampata in viso: tra il felice e lo stupito.

-Aurelop! Io ti uccido! Perché non mi hai detto niente?!

Lui si passò una mano tra i capelli, lasciandoli entrare, e non appena Giada vide Soraya le andò contro abbracciandola calorosamente. -Giada! Anche a te questo qui ti ha detto di fare qualcosa che non c'entrasse con... ehm... loro?

-Si! Dai, tutti addosso ad Aurelop! Vendetta!

Le due si voltarono e assalirono il poveretto solleticandolo e facendolo cadere a terra dalle risate. -Altro che pentole e padelle!

 

A pranzo tutti mangiarono con entusiasmo e trasporto, con Giada che incitava l'amico a fargli andare di traverso il cibo, purché amichevolmente, mentre lei cercava di non dare troppa importanza alle calorie che ingurgitava, mentre Ashley le ripeteva di non preoccuparsi.

-Tesoro, se mangi le tue curve diventeranno più belle!

-Si, ma nei limiti!- mise lei il broncio, ma lui amorevolmente le diete un bacio sulla guancia facendola arrossire.

Dall'altro capo del tavolo, Jinxx e Soraya mangiavano insieme allegramente. A fine pranzo, Jinxx le sussurrò qualcosa nell'orecchio, facendola arrossire violentemente. Lei gli diede una spinterella e si alzò da tavola, ritirandosi in bagno. Jinxx si alzò pure, ma non la seguì.

-Aury, mi presti cinque minuti la tua stanza?- l'amico si accigliò.

-E che ci vuoi fare, eh?- disse malizioso prendendolo in giro. Lui per tutta risposta arrossì, scuotendo la testa con disapprovazione, e gli fece una linguaccia, nascondendosi dietro la porta della camera. Quando Soraya fu di ritorno, lui sbucò dal nulla e senza darle occasione di parlare la fece entrare nella stanza solo tirandola delicatamente dalla t-shirt che indossava, e ci si chiusero dentro.

-Pure tu, poi, Aury!- intervenne Giada dopo un po'. -Che vuoi che facciano? Di certo non andranno oltre dato che è la tua stanza.

-E chi te lo dice?- intervenne Ashley, inarcando un sopracciglio. -Io potrei.- la guardò maliziosamente. E lei abbassò lo sguardo dall'imbarazzo.

-Ok, sappiate che non vi presterò la mia stanza da letto, a voi due!- esclamò Aurelio ridendo.

-E il divano?- chiese Ashley di nuovo.

-Su quello ci sto io.- rispose Jake.

-E con chi?- si riprese Giada. Lui si guardò spaesato intorno.

-Con il proprietario di casa. Dai, va a prendere la tua chitarra!

-E come? È nella mia stanza da letto, e...- gettò un'occhiata verso il corridoio. -Sai com'è. Non vorrei interrompere nulla.

In quel momento dalla sua stessa stanza riemersero Soraya e Jinxx, entrambi sorridenti, ma rossi in viso.

-Ecco, visto? Ora non disturbi più nessuno, e se ci tieni al tuo divano, va a prendere la chitarra!

-Sapete cosa?- disse dopo un po', Soraya, che si era seduta sul fatidico divano con Jinxx che le cingeva le spalle. -Io oggi non mi muovo di qui.

-Solo tu?- disse Giada, mentre Ashley le sussurrava qualcosa nell'orecchio che la fece dapprima rabbrividire e poi ridere e arrossire allo stesso tempo.

-Aurelio, mi dispiace, ma per oggi ci stabiliamo da te!

  
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