TITOLO: Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: TripleDrabble. Angst. DeathFic.
RATINGS: Pg.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Choi Siwon, Kim Heechul { SiChul } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Abbandono.
RIASSUNTO: Da quando se ne è andato, non è più lui.
THANKS: A yuya_lovah -Hisa-Hime su EFP- che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 300, con il conteggio di word.

Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano

"Siwonnie, ti amo tanto..."
"Siwonnie, andiamo a giocare sull'altalena?"
"Siwonnie! Guarda che bell'arcobaleno"
"Guarda! Guarda! Siwonnie! Quella nuvola somiglia a te! Hai visto?"

"Ragazzi, non possiamo continuare in questo modo"
Leeteuk aveva sospirato mentre osservava Heechul correre per il giardino.
Era da settimane ormai che l'altro si comportava in quel modo: come se fosse tornato indietro nel tempo, a quando era piccolo, ma era sbagliato tutto ciò.
Lui non era più un bambino, non era più piccolo: correre per il giardino non era il modo giusto per superarlo.
"Non possiamo farci niente, no?! E' impazzito, dobbiamo solamente portarlo da qualche parte in cui possano curarlo"
Ryeowook si era alzato alle parole di Donghae, tremante.
"Non possiamo, invece! E se in quella clinica gli facessero del male? Non... Non mi piacciono le cliniche di cui parli"
Nessun'altro aveva preso la parola: tutti erano fermi in un silenzio innaturale, irremovibile.
Si guardavano negli occhi senza sapere cosa fare, la voce di Heechul che raggiungeva le loro orecchie in modo calcolato, lento, come se volesse farsi sentire al punto giusto.

"Siwonnie, tu non mi lascerai mai, vero?"
"Siwonnieeeeeeee. Non farmi il solletico"
"Siwonnie, basta chiedere baci. Stai sempre a chiedermi baci"
"Siwonnie, sei caduto! Sei caduto!"

Ma Siwon in realtà non c’era.
Aveva lasciato Heechul da solo e lui, non sopportandolo, si era rifugiato in un suo personale Paradiso per illusi, dove Siwon era ancora lì, con lui, e lo sarebbe stato per sempre.
Lui vedeva l’altro vicino a lui, come se non se ne fosse andato, come se non l’avesse mai abbandonato, ma la crudele realtà era un’altra.
Heechul era rimasto solo, ma non riusciva ad accettarlo: non riusciva ad andare avanti e allora rimaneva lì, appigliato a qualcosa che non esisteva veramente.
E gli altri lo guardavano, piangendo lacrime di sangue.