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Autore: fearless13k    25/01/2013    2 recensioni
Rory, Harry, Xander e Taylor. Questa storia parla di loro. O meglio, di come l'arrivo ad Holmes Chapel di Rory, una ragazza dalla personalità stravagante e colorata, abbia cambiato le vite degli altri tre. L'inverno a Holmes Chapel quest'anno sarà meno freddo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dangerous insomnia



 

- Scusami, non avrei dovuto- disse Xander, decisamente in imbarazzo, cercando con tutto se stesso di non arrossire.  Rory gli posò una mano sul viso e sorrise.
- Ma che dici? È stato perfetto, Xander. Come sei carino quando arrossisci- disse lei, guardandolo negli occhi e passandogli un dito sulle guance.
Non aveva progettato di baciare Xander, era solo successo e non lo rimpiangeva affatto. Xander era un baciatore dolcissimo, le era piaciuto. E le piaceva moltissimo il fatto che lui arrossisse così spesso. Era una cosa molto tenera. Gli toccò la guancia che scottava. Il suo sguardo era sfuggente, si vedeva che era in imbarazzo ed era suo compito non farlo sentire così.
- Senti, io non so. . .- iniziò lui con la voce preoccupata. I suoi occhi azzurri si muovevano velocemente dappertutto, fuorché sul viso della ragazza.
- Xander, non essere così! Siamo io e te! Prima di questo bacio eravamo amici! Comportati con me come se il bacio fosse un abbraccio, insomma un po’ più importante di un abbraccio, ma non devi essere in imbarazzo. Tu mi piaci e mi fa piacere che anche io piaccia a te.
Xander rimase spiazzato da quello che gli aveva appena detto Rory, riuscendo a calmarlo completamente. Aveva paura di avere rovinato tutto, di non poterle più rivolgerle la parola perché a lei lui magari non piaceva e invece era tutto il contrario. Le porse il disegno che aveva finito un paio di minuti prima, lei lo osservò entusiasta. Erano ancora seduti fra le pile di libri, ma prima di metterli in ordine, Rory si voltò verso Xander e lo abbracciò. Poi si baciarono di nuovo, un bacio veloce, ma significativo.
- Xander, mi piace baciarti, ma dobbiamo andare a casa- disse lei, dandogli un bacio sulla guancia. Lui arrossì di nuovo. – Sto arrossendo, vero? Lo detesto. . . comunque lo penso anche io, mettiamo in ordine i libri e andiamo- disse, passandosi una mano sulla faccia e appoggiò la testa sbuffando allo scaffale.
- Su, mister Ludwig! Forza!- disse Rory alzandosi in piedi ed prendendolo per mano, cercando di tirarlo su, senza riuscirci. Lui sorrise, aprì gli occhi e trovò lo sguardo blu profondo di Aurora guardarlo sorridente. Si alzò e poi la riaccompagnò a casa.
 
Xander aveva riaccompagnato a casa Rory, continuando a tenerla stretta per mano, abbracciandola di tanto in tanto e poi quando erano arrivati all’imbocco della strada di casa sua, l’aveva baciata un’altra volta, con più sicurezza di prima. Cominciava a non avere paura di stare con lei, sebbene la sua bellezza e la sua personalità lo mettessero in soggezione e lo rendessero più insicuro del solito. Adesso però era sicuro di una cosa: stare con Rory l’avrebbe cambiato, in meglio.
Arrivò a casa sua poco prima di cena. Ormai si era fatto buio e Xander non si accorse subito che dalla direzione opposta in contemporanea, stava entrando nel giardino anche Harry.
- Hey- lo salutò il ricciolo nell’ombra, avvicinandosi alla luce proveniente dalla casa. Xander sobbalzò, fece un mezzo sorriso. – Ciao, Harry.
Ci pensò un attimo, poi mentre metteva la chiave nella serratura e si apprestava ad entrare in casa, si fermò e disse solo:- L’ho baciata.
Harry si fermò un secondo, lo guardò quasi impassibile, - Lo immaginavo- disse semplicemente e i due ragazzi entrarono nella luce domestica senza dirsi altro, si chiusero la porta alle spalle come chiudendo il discorso.
 
La mattina seguente, Harry attese Xander fino alle 8.10 di fronte al suo cancello, non aveva mai fatto così tardi. Quando guardò l’orologio, il ricciolo decise che non avrebbe aspettato oltre, se Xander non veniva a scuola avrebbe potuto almeno avvisarlo! Si chiuse fino in cima il giacchetto e si diresse con passo svelto a scuola.
Xander non era riuscito a chiudere occhio fino alle 3 di quella mattina. Il pensiero di Rory lo aveva tenuto sveglio fino a tarda notte. L’immagine dei suoi occhioni azzurri, del suo sorriso dolce, delle sue labbra, il desiderio di baciarla ancora e ancora. . . non aveva mai desiderato una ragazza così tanto, e in passato gliene erano piaciute diverse, ma nemmeno una era paragonabile ad Aurora.
Quando finalmente si era addormentato, era piombato in un sonno così profondo che non aveva sentito il suono della sveglia. Sua madre alle 8.15 era andata a controllare perché non si fosse mosso e lo svegliò. Xander fissò il colto gentile della madre, poi guardò la sveglia, con quella sua dolce espressione spaesata. Si alzò di scatto e iniziò a prepararsi. Non aveva intenzione di perdere il primo giorno di scuola dopo aver baciato Rory!
Si fiondò fuori casa senza fare colazione, con le scarpe allacciate male e la giacca aperta. L’aria fredda gli fece diventare le guance rosse e la nebbia non gli fece scorgere il muschio sul marciapiede.
Le suole lisce delle scarpe della divisa agevolarono la scivolata che fece finire Alexander disteso contro una macchina parcheggiata. Il ragazzo si riprese in fretta, sentendo comunque una fitta al ginocchio sinistro, e continuò a correre cercando di non badarci troppo. Arrivò in classe giusto in tempo prima che suonasse la seconda campanella. Doveva aver stabilito un qualche nuovo record!


Rory vide Xander solamente a pranzo, gli corse incontro e lo abbracciò felice di vederlo. Tra che era impacciato di suo, tra che era ancora dolorante, Xander non riuscì a rispondere con altrettanto entusiasmo al saluto della ragazza, che se ne accorse. Lo guardò negli occhi con un sorriso che le moriva sulle labbra.
- Tutto bene? Mi sembri triste. . .- commentò Rory, accarezzandogli una guancia. Xander scosse la testa.
- Sì, tranquilla, stamattina sono scivolato e ho battuto una culata, lascia stare. Tu come stai? – le chiese lui, liquidando il suo incidente. I due si presero per mano e andarono a prendere del cibo.
Si sedettero al solito tavolo isolato e poco dopo si unirono a loro anche Taylor e Harry. Il ragazzo non sembrava troppo turbato per la notizia che gli era stata data la sera prima, sebbene Aurora fosse una ragazza che lo intrigava moltissimo e che gli avrebbe fatto molto piacere frequentare non solo da amico. Ma Harry era sempre stato un ragazzo tranquillo, non di certo un attaccabrighe e non si sarebbe scontrato con Xander per una ragazza che conosceva da così poco.
Al tavolo erano disposti le ragazze da un lato e i ragazzi da un altro e quando Harry si piegò per prendere il pranzo nello zaino per terra, notò che la gamba di Xander era particolarmente gonfia, soprattutto vicino al ginocchio.
- Hey, amico, che hai fatto? Sembra che ti abbiano dato una botta con una mazza da golf sul ginocchio!- commentò a bassa voce, nel caso non avesse voluto far notare la cosa a tutti.
Xander sobbalzò, quel ragazzo si prendeva un colpo per tutto! Come se nessuno gli avesse mai parlato in vita sua e fosse in costante tensione. Arrossì leggermente e si toccò la gamba.
- Effettivamente mi fa abbastanza male. Sono scivolato mentre correvo qui a scuola e sono finito addosso a una macchina. Ah! Scusami, stamattina mi sono svegliato tardi e non quando sono uscito eri già andato via. Scusa se ti ho fatto aspettare- disse Xander, ricordandosi che Harry non sapeva del contrattempo con la sveglia; iniziando a mangiare.
- Hai fatto tardi stamattina?- domandò Rory, carpendo le ultime parole del ragazzo, domando con molta calma, giusto per fare conversazione.
- Sì, è che ieri sera non sono riuscito ad addormentarmi, avevo troppe cose per la testa e alla fine mi sono addormentato alle tre, è stato uno strazio- spiegò Xander, voltandosi verso Rory e arrossendo leggermente.
Taylor abbassò lo sguardo e quando il gruppo si alzò da tavola per andare a lezione, notò il gonfiore preoccupante sulla gamba di Xander. Quando gli altri si dileguarono, lo fermò.
- Ehm, Alexander, non voglio impicciarmi, e, ehm, poi fai come preferisci, ma secondo me dovresti andare in infermeria a farti guardare. Ehm, non sembra una cosa passeggera- disse sottovoce, guardandosi le scarpe. Era davvero timidissima! E a pensarlo era Xander, uno dei più timidi se non forse il più timido fra i ragazzi della scuola.
Il ragazzo annuì, leggermente in imbarazzo e le sussurrò un ringraziamento veloce prima di dirigersi in infermeria.
- Ragazzo mio, cosa ti è capitato? Non sei affatto messo bene!- esclamò l’anziana infermiera tastando il ginocchio e osservando le smorfie di dolore di Xander.
- Sono scivolato e ho fatto un volo addosso ad una macchina. Però ero in ritardo e sono dovuto correre per arrivare a scuola in tempo. – spiegò lui sentendosi in colpa per non essere andato prima da lei.
La donna scosse la testa in segno di disapprovazione. Gli fece piegare la gamba e continuò a toccare il ginocchio.
- Caro mio, sei stato fortunato, il ginocchio sta apposto e non dovrai usare le stampelle, ma oggi tienilo al riposo.- sentenziò, guardando poi la sua cartella ,mugolò e aggiunse, - Vedo che fai pallanuoto, mi dispiace ma per te la piscina è offlimits per almeno un mese. Altrimenti il ginocchio va a farsi friggere!-
Xander spalancò la bocca, ma non sapeva cosa dire per ribellarsi. La pallanuoto era una sua passione, gli piaceva stare nell’acqua, fare gioco di squadra, tutti i suoi amici facevano pallanuoto con lui.
Alla fine si limitò ad annuire tristemente. 

 

DAN DAN DAN DAAAAN!!! Ecco che arrivnao i problemi! povero Xandruccio,
che si è spappolato un ginocchio per correre da Rory! 
Ho messo questa cosa, perché capitata simile a mio fratello e poi vedrete nel prossimo capitolo 
quale era la funzione principale nella trama di questo infortunio! 
Comunque niente.. so che era una cagata di capitolo, ma servono capitoli cagata 
per rendere una ff geniale (poco) ed entusiasmanta (anche meno che geniale!) 
quindi neinte, spero che vorrete continuare a leggere la storia
ora devo andare a studiare filo, che domani mi interroga e devo ancora guardare
tutta la roba su quello stronzo di Platone.. lo odio e mi dispiace,
molti disapproveranno,
ma odio la filosofia. Pum.  immaginatevi il colpo che si sente quando
dopo "Diario di una nerd superstar" mettono il punto.
ecco a quella maniera.
PUM.
LA



 

  
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