Ghiaccio
Crilin si sporse, guardando gli occhi della moglie.
-Ghiaccio … per quanto il suo sguardo si sia addolcito i suoi occhi restano di ghiaccio – rifletté Crilin. Osservò la moglie appoggiare il capo sulla spalliera della poltrona. Passarsi le mani sul vestito rosso che indossava e accavallare le gambe. La pelle era liscia e chiara. Tornò a guardare il viso. I capelli biondi a caschetto le arrivavano fino al collo. Il terrestre si portò la mano ai capelli e si morse il labbro. Le si avvicinò e le sedette accanto. Si girò. Guardò Yamcha con la bocca spalancata, gli occhi vitrei e un rivolo di bava fuoriuscente dal labbro.
“Cucciolone, questa festa è noiosa” sussurrò C18. Si sporse e poggiò un bacio sulla guancia dell’umano che avvampò. Il moro socchiuse gli occhi e annuì.
- Sì … un ghiaccio che posso sciogliere solo io- esultò mentalmente. Ghignò e si alzò dal divano insieme alla moglie.