Capitolo 3
I segreti del mestiere
I segreti del mestiere
Ogni anno venturo Isacc si concedeva
di far visita alla sua tomba.
Oltre a questo impegno doveva tenere a bada
sua sorella per lei ..e a questo ha adempiuto
.. ma in questo caso cosa avrebbe dovuto fare?
Prendere il ragazzo come sua responsabilità
al posto di Hanna?
Se quelle erano le volontà di Sophia,
queste che gli si riproponevano erano quelle di Hanna!
Meditò molto sulla cosa mentre era di ritorno alla bottega;
appena tornato si accorse che nonstante fosse mezzogiorno
il giovane era ancora a letto.
Possibile mai?
Questo rasentava l'indecenza!
Stava per svegliarlo con una sonora ramanzina,
ma qualcosa gli disse che non avrebbe lo stesso recepito il messaggio.
Allora tornò di sotto nel cucinotto:
scaldò una pentola di acqua sul fuoco,
dopodichè aggiunse un pizzico di sodio
e corse su per le scale con la pentola tumultante.
22
La reazione chimica
(un giochetto che gli avevano insegnato da piccolo)
si manifestò e a due passi dal naso di Zachary
il composto ebbe una lieve deflagrazione
diradando un enorme cappa di fumo per l'intera
stanza degli ospiti.
> Ma che ca- !? >
Il ragazzo si svegliò di soprassalto
con la paura stampata negli occhi.
> Al fuoco! Corri ragazzo, corri! >
Il ragazzo corse giù dal letto
ed uscì dalla stanza completamente invasa dal fumo.
Isacc aprì la finestra e si levò di dosso la maschera;
si stava letteralmente sganasciando dalle risate!
Zachary tornò sui suoi passi all'udire
quella risata così rumorosa.
Isacc cercava di spiegargli qualcosa
di quanto era appena successo,
ma le sue stesse risate glielo impedivano!
23
> Bene ragazzo, cè un cosa che non ti ho ancora detto:
se cè una cosa che non tollero è la pigrizia! In questo lavoro ci vuole costanza e dedizione. >
Disse mentre lo portava al piano terra;
l'entusiasmo di Zachary non era dei più vivi.
L'uomo gli tirò un grembiule e gli intimò di metterlo.
> Questa sarà la tua seconda pelle pertanto che lavorerai qui.
Ti devi trovare dietro al bancone dalle nove del mattino a quelle di sera. >
Zach era preoccupato.. questo significava non avere una vita all'infuori di lì,
dato che le ore in cui non avrebbe lavorato erano relativamente poche
levate quelle di sonno.
Cercò di controbattere, ma Isacc lo zittì dal principio
replicando che meglio avrebbe lavorato e più ore libere avrebbe avuto.
Per adesso doveva ancora recuperare quelle che aveva appena fatto di ritardo!
Così iniziò il primo giorno di lavoro di Zachary alla Bottega dell'alchimista Cremisi.
___________________________________Note dell'autore_________________________________________________
Allora, come ben vedete cè una piccola introduzione su comè finito sciaguratamente il capitolo precedente andato perso ormai. Quindi ..niente, non mi sono fatto demoralizare e continuo come se niente fosse. Mi pareva brutto lasciare perdere la storia, spero si capisca lo stesso, tanto il secondo capitolo era un flash approfonditivo ed esplicativo.
Farò capitoli più brevi che mi sà è meglio.
di far visita alla sua tomba.
Oltre a questo impegno doveva tenere a bada
sua sorella per lei ..e a questo ha adempiuto
.. ma in questo caso cosa avrebbe dovuto fare?
Prendere il ragazzo come sua responsabilità
al posto di Hanna?
Se quelle erano le volontà di Sophia,
queste che gli si riproponevano erano quelle di Hanna!
Meditò molto sulla cosa mentre era di ritorno alla bottega;
appena tornato si accorse che nonstante fosse mezzogiorno
il giovane era ancora a letto.
Possibile mai?
Questo rasentava l'indecenza!
Stava per svegliarlo con una sonora ramanzina,
ma qualcosa gli disse che non avrebbe lo stesso recepito il messaggio.
Allora tornò di sotto nel cucinotto:
scaldò una pentola di acqua sul fuoco,
dopodichè aggiunse un pizzico di sodio
e corse su per le scale con la pentola tumultante.
22
La reazione chimica
(un giochetto che gli avevano insegnato da piccolo)
si manifestò e a due passi dal naso di Zachary
il composto ebbe una lieve deflagrazione
diradando un enorme cappa di fumo per l'intera
stanza degli ospiti.
> Ma che ca- !? >
Il ragazzo si svegliò di soprassalto
con la paura stampata negli occhi.
> Al fuoco! Corri ragazzo, corri! >
Il ragazzo corse giù dal letto
ed uscì dalla stanza completamente invasa dal fumo.
Isacc aprì la finestra e si levò di dosso la maschera;
si stava letteralmente sganasciando dalle risate!
Zachary tornò sui suoi passi all'udire
quella risata così rumorosa.
Isacc cercava di spiegargli qualcosa
di quanto era appena successo,
ma le sue stesse risate glielo impedivano!
23
> Bene ragazzo, cè un cosa che non ti ho ancora detto:
se cè una cosa che non tollero è la pigrizia! In questo lavoro ci vuole costanza e dedizione. >
Disse mentre lo portava al piano terra;
l'entusiasmo di Zachary non era dei più vivi.
L'uomo gli tirò un grembiule e gli intimò di metterlo.
> Questa sarà la tua seconda pelle pertanto che lavorerai qui.
Ti devi trovare dietro al bancone dalle nove del mattino a quelle di sera. >
Zach era preoccupato.. questo significava non avere una vita all'infuori di lì,
dato che le ore in cui non avrebbe lavorato erano relativamente poche
levate quelle di sonno.
Cercò di controbattere, ma Isacc lo zittì dal principio
replicando che meglio avrebbe lavorato e più ore libere avrebbe avuto.
Per adesso doveva ancora recuperare quelle che aveva appena fatto di ritardo!
Così iniziò il primo giorno di lavoro di Zachary alla Bottega dell'alchimista Cremisi.
___________________________________Note dell'autore_________________________________________________
Allora, come ben vedete cè una piccola introduzione su comè finito sciaguratamente il capitolo precedente andato perso ormai. Quindi ..niente, non mi sono fatto demoralizare e continuo come se niente fosse. Mi pareva brutto lasciare perdere la storia, spero si capisca lo stesso, tanto il secondo capitolo era un flash approfonditivo ed esplicativo.
Farò capitoli più brevi che mi sà è meglio.