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Autore: Nonhaianima    25/01/2013    0 recensioni
parla di una ragazza che si trasferisce.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Yoshiko, questo era il suo semplice nome.

Secondo sua madre significa ''figlia della gioia'', magari perche' lei era proprio una ragazza gioiosa, o forse no?
Yoshiko era una ragazzina talmente carina, un pochino bassa, ma le sue amiche gli facevano notare questa ''imperfezione'' in un modo troppo frequente. Aveva lunghi capelli color nocciola sul biondo che gli scendevano dolcemente su quelle perfette spalle che copriva sempre per colpa dei genitori, con occhi sempre nocciola e quella buffa cartella con un panda che aveva sempre con se', magari dentro ci metteva la sua macchina fotografica, per lei era molto importante, gliela regalo' un ragazzo a lei caro, suo fratello Akinori, ragazzo di 18 anni, con dei capelli che andavano sul blu, morto 1 anno fa, la sua passione era passione era pattinare, lo faceva sin quando era una piccola ragazzina timida.
ORE 9.00 GIAPPONE.
Yoshiko si sveglio' dal suo gran sonno, sbadiglio e si alzo', cautamente mise i piedi nelle sue pantofole e stropicciandosi gli occhi ando' a fare colazione, c'era suo padre, un uomo abbastanza serio e fissato con il lavoro, pronto a dire qualcosa di male su di tutti in men che non si dica, e cosi da 1 anno ormai, quando Akinori fu morto non si riprese piu, e divento' serio, forse non se ne accorge piu che ha un altra figlia.
Yoshiko scese le scale e si sedde di fronte a suo padre.
- Giorno Padre.
- Buon giorno, Yoshiko.
lo chiamava padre perche' diceva lui di chiamarlo cosi, anche da sua moglie, non gli permetteva un singolo ''amore'' o ''tesoro'', nulla.
Arrivo' poi sua madre, una dolce signora che sembra ancora giovane, con gli occhi tirati su a mandorla e un sorriso che incanterebbe il mondo intero.
-Ciao mamma!
- Hey, tesoro! Cosa vuoi per colazione?
- il solito mamma.
intervenne il padre.
- dovresti mangiare piu poco Yoshiko, sei troppo grassa.
la giovane signora, sua madre, sbuffo' e lo stesso gli diede la sua solita colazione.
-Tesoro, fai tardi a scuola, sai che il primo giorno devi essere sempre puntuale, vai e fatti valere, ah oggi devi passare al negozio della nonna, ricordalo!
- Grazie mamma, vado di sopra a vestirmi.
Yoshiko ando' di sopra e si vesti' con la nuova divisa della scuola, un completino blu e bianco molto carino, a mezze maniche, visto che faceva caldo e con delle scarpette a ballerina blu, prese il suo zaino a forma di panda, mise la sua solita fotocamera dentro, dei quaderni, i pochi libri che le avevano dato, si lego' i capelli facendosi due codini e sistemandosi accuratamente la frangetta e ando'.


Arrivo' fuori al cancello della sua nuova scuola, era molto grande e bella, lei non conosceva nessuno, le sue amiche andarono in un altro istituto rimanendola cosi sola.
Entro nella scuola, spaesata, cercando di salire le scale senza cadere, era la piu bassa li' e come al solito tutti la guardarono.
camminava con la testa abbassata, piena di vergogna cercando la sua sezione invano.
trovo' la classe e si mise nell'ultimo banco posando con delicatezza la sua cartella.
Gli arrivo vicino una donna, con capelli raccolti e occhiali, tipico delle professoresse,almeno credo.
- tu devi essere Yoshiko, piacere! Sono la preside, sei la prima che vedo del primo anno! Assomigli molto a tuo fratello!
- Davvero?
- Certo! benvenuta dunque.

Arrivarono tanti di quei ragazzi del primo anno, alcuni erano i classici tipi di scuola, quelli secchioni, alcuni seguiti da ragazze, e cosi via.
ovviamente nessuno si sedde vicino a me, e li capivo alla grande!.

passo' la prima ora fra presentazioni e tutto, prese i suoi libri e si alzo' andando a prendere una bibita fresca nel corridoio quando si ritrovo' a terra improvvisamente..
-insomma stai attento quando cammini!- alzņ lo sguardo, era un ragazzo abbastanza alto, molto piu alto di lei 
- eri talmente piccolina che non ti avevo visto.
tutti la guardarnono,alcuni ridevano sotto i baffi, che imbarazzo.
- scusa ma come ti permetti?- si alzo'. -non te la tirare tanto!-
-hahahah calma tigre, tu sei la sorella di Akinori, vero?- gli accarezzo' il capo -sei talmente uguale a lui!-
Yoshiko automaticamente gli diede un libro sotto il mento e se ne ando' via.



 
  
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