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Autore: sunrise_17    25/01/2013    3 recensioni
7 gennaio 1***
Fin da piccola mi son sempre chiesta: cos'è l'amore?
Mamma anziché rispondermi mi raccontava una leggenda che diceva che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra, questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella.
Ho sempre cercato di seguire quel filo ma non ci sono mai riuscita, ho sempre sofferto per quel sentimento chiamato amore, ho sempre detto di aver amato ma la verità è che non ho ancora capito cosa sia veramente quel sentimento.
Qualche volta inizio ad osservare il mignolo della mano destra nella speranza di riuscire a vedere quel filo ma purtroppo non ci sono mai riuscita.
Che il mio filo si sia spezzato?
♥♦♣♠
One-fic red♥moon con accenni a blu♥jewel :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fine, Shade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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7 gennaio 1***
Fin da piccola mi son sempre chiesta: cos'è l'amore?
Mamma anziché rispondermi mi raccontava una leggenda che diceva che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra, questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il nostro grande amore, la nostra anima gemella.
Ho sempre cercato di seguire quel filo ma non ci sono mai riuscita, ho sempre sofferto per quel sentimento chiamato amore, ho sempre detto di aver amato ma la verità è che non ho ancora capito cosa sia veramente quel sentimento.
Qualche volta inizio ad osservare il mignolo della mano destra nella speranza di riuscire a vedere quel filo ma purtroppo non ci sono mai riuscita.
Che il mio filo si sia spezzato?

 
Fine si alzò svogliatamente dal letto e si diresse ancora addormentata in cucina, se qualcuno l'avesse vista conciata in quel modo l'avrebbe scambiata in uno zombie, i capelli erano tutti scompigliati e gli occhi neri poiché la sera prima aveva dimenticato di struccarsi.
Percorse il piccolo corridoio che univa la camera da letto alla sala e da li raggiunse la cucina.
Aprì il frigo e bevve la sua tipica tazza di latte poi si fiondò in bagno a cambiarsi. Appena passò davanti allo specchio lanciò un urlo spaventata dalla sua stessa figura.
Dopo venti minuti uscì dal bagno, indossava la divisa scolastica e i capelli erano raccolti in una semplice traccia a spina di pesce.
Prese velocemente la cartella e prima di uscire di casa salutò la fotografia raffigurante i genitori persi in un incidente anni prima.
Arrivò a scuola in ritardo a causa dello sciopero dei mezzi pubblici.
Iniziò a correre lungo i corridoi della scuola sperando che la professoressa non la costringesse a portare la giustifica.
Intravide in lontananza la porta della sua classe così iniziò a correre ancora più velocemente vedendola chiusa appena arrivò a destinazione si fermò e prese un enorme respiro sperando di vedere un supplente e non l'odiata professoressa di matematica che avrebbe anche interrogato.
Improvvisamente un'idea le balenò la mente, e se avesse fatto dietrofront? Avrebbe saltato tre delle odiate ore di matematica!
La decisione era presa! Stava per girarsi quando una voce la richiamò.
"Hai intenzione di stare li imbambolata per molto tempo?"
Fine si girò sperando di non trovarsi davanti il preside ma con suo enorme stupore era solo un ragazzo che non aveva mai visto a scuola.
Sbuffò capendo di essere stata scoperta in fragrante così entrò nella classe seguita dal ragazzo.
"Oh, signorina Sun! Alla buon'ora! Spero che lei abbia una buona scusa questa volta."
"Ecco io.."
"Non ditemi che anche oggi c'era sciopero dei mezzi!"
Fine strinse i pugni, come faceva ad essere così odiosa quella professoressa?
"In verità oggi c'era veramente sciopero dei mezzi."
Fine si girò di nuovo verso il ragazzo guardandolo con occhi sorpresi, la stava difendendo?
"Inoltre è colpa mia se è arrivata in ritardo, mi ero perso e così mi ha gentilmente indicato la classe dove dovevo dirigermi" aggiunse poi con una voce fredda.
Fine per poco non gli saltò addosso dalla felicità.
"E lei sarebbe?" Chiese la professoressa adirata.
"Shade, Shade Moon."
Fine osservò sbigottita il ragazzo, aveva già sentito quel cognome ma dove? Forse dal padre ma ormai aveva completamente rimosso la discussione che aveva avuto con lui sulla famiglia Moon, si ricordava solo che era una famiglia molto potente ed importante.
"Fine.."
La ragazza si girò verso l'amica che si trovava in terza fila e che la stava chiamando sotto voce.
"Muoviti vieni qui!"
Solo in quel momento la rossa capì in che situazione si trovava, da una parte c'era il ragazzo nuovo e dall'altra la professoressa che odiava e che per poco non sveniva dall'imbarazzo così si allontanò rapidamente e si sedette vicino alla sua migliore amica, Rein Cloud, una ragazza vivace e allegra che aveva dei lunghi capelli azzurri e degli occhi color acquamarina ed era innamorata da tre anni di Bight Jewel, un loro compagno di classe, il solito ragazzo bello con i capelli biondi e gli occhi rossi a cui tutte le ragazze sbavano dietro secondo il parere di Fine ma la ragazza sapeva che il sentimento che provava la sua migliore amica andava oltre semplice piacere, probabilmente era amore e per questo la invidiava.
"Certo che è proprio loquace come ragazzo!" Esclamò sarcastica Fine.
Rein scoppiò a ridere, erano dieci minuti che la professoressa cercava di estorcere qualche informazione a quel ragazzo ma lui non ne voleva sapere di risponderle.
Dopo una mezz'oretta la professoressa lo mandò a sedersi e gli consigliò di mettersi vicino a Bright che si trovava seduto proprio davanti alle due ragazze.
L'intervallo arrivò velocemente e tutte le ragazze si fondarono dal ragazzo per riempirlo di domande.
"Poveretto.." Sospirò Fine.
Rein le sorrise "Ci vediamo domani!" esclamò allegra.
Fine annuì e uscì dalla classe Rein invece andò da Bright e gli chiese di accompagnarla nell'aula di chimica, la classe dove i due avrebbero trascorso le successive due ore.
"Dove vai?" Gli chiese Shade ignorando le ragazze che continuavano a parlargli.
"La prossima ora si cambia! Tu cos'hai?"
Shade osservò il documento che quella mattina il preside gli aveva consegnato.
"Educazione Fisica.."
"Allora sei con Fine!" Esclamò allegra Rein mentre iniziava a farsi i soliti filmini mentali.
"Fine?"
"La ragazza con i capelli rossi di stamattina" aggiunse Bright.
"Allora andrò con lei, dov'è?"
"Ehmmm..forse è in cortile a far merenda.."
Shade sbuffò "In cortile dove?"
"Vicino al salice piangente!" risposero contemporaneamente i due sorridendo.
Il cobalto si alzò e si diresse verso il giardino e la trovò proprio nel punto che i due gli avevano suggerito, se ne stava li, appoggiata al tronco dell'albero secolare, ad osservare sognante il cielo mentre il vento le scompigliava i capelli che, ogni tanto, la ragazza portava dietro l'orecchio.
Shade la ammirò per qualche secondo poi osservò l'orologio e, accorgendosi che l'intervallo era finito da qualche minuto, decise di svegliarla da quello stato di trance.
"Ehi.." provò a richiamarla ma nulla.
"Scusa.." ci riprovò ma ancora nulla.
"Fine mi senti o mi prendi in giro?!"
A quelle parole la ragazza si girò e gli sorrise dolcemente.
"Vedi che lo sai il mio nome?"
Il cobalto rimase senza parole, quella ragazza lo aveva completamente ignorato solo perché non l'aveva chiamata con il suo nome.
"E se non l'avessi saputo?"
"Be' se mi hai trovato vuol dire che hai parlato o con Bright o con Rein quindi ti avranno sicuramente detto il mio nome, o il cognome per lo meno.."
Detto ciò la rossa si alzò e dopo aver pulito la gonna si incamminò verso la palestra.
"Quindi hai anche te educazione fisica oggi?"
Shade annuì "Si ma mi da fastidio arrivare in ritardo per la seconda volta in una giornata."
Fine si bloccò.
"C..come in ritardo?"
"Sono le 10.30.."
"Le lezioni iniziano alle 10.15!! Accidenti!! Muoviamoci!"
La rossa prese per mano il cobalto e lo trascinò fino agli spogliatoi.
"Perfetto, siamo arrivati!"
"Si ma io non ho il cambio.."
Fine lo trucidò con lo sguardo poi si arrese e sospirò "Andiamo dal signor Pool, lui dovrebbe avere una divisa in più per le emergenze.."
"Il signor Pool?" chiese Shade curioso, la situazione iniziava a divertirlo.
"É il mio bidello preferito, lavora qui da trent'anni ormai, è un vecchino eheheh.."
"Vecchino a chi?" Chiese un uomo alle loro spalle.
"Signor Pool!" Esclamò la ragazza abbracciando l'uomo "Shade è nuovo e non ha un cambio, tu ne hai uno in più vero?"
L'uomo squadrò il ragazzo da capo a piedi "Tu sei il nuovo arrivato vero?"
Shade annui.
"Non pensare che ti tratterò in modo diverso solo perché sei un Moon."
Shade gli sorrise allegramente "Non desideravo altro!"
L'uomo gli sorrise capendo che tipo di persona aveva davanti "Allora seguitemi!"
Fine continuava ad osservare i due non capendo il perché di ciò che il signor Pool aveva detto.
Dieci minuti dopo i due erano belli che pronti e Fine stava ricevendo l'ennesima ramanzina dalla professoressa di educazione fisica.
"..se non fossi così brava nella mia materia ti avrei già bocciata per i ritardi!"
Fine le sorrise, anche se era severa la signorina Costry era la sua insegnante preferita.
Costry abbassò la voce per non farsi sentire dagli altri "fai due giri di corsa così i tuoi compagni non pensano che tu sia la mia preferita!"
Fine le sorrise felice ed annuì.
"Ah, Fine!"
"Si prof?"
"Faccia triste e depressa!"
"Ahahahahah ok!"
"E tu Shade, seguila!"
Il cobalto annuì e iniziò a correre con l'unica ragazza del corso che conosceva e probabilmente l'unica che non ci provava con lui.
"Sei veloce!"
"Anche tu se è per questo! Sei il primo che sta al mio passo!"
Shade le sorrise per la prima volta "Scommettiamo che posso andare più veloce di te?"
"È una sfida per caso?"
"Secondo te?"
I due iniziarono a correre sempre più veloce ma vennero interrotti da Costry che ora aveva un nuovo preferito.
 
Le giornate passavano in fretta, Shade e Fine avevano in comune solo matematica, educazione fisica, lingue estere e chimica.
Shade era il migliore della classe se non dell'intero istituto mentre Fine spiccava solo in alcune materie tra le quali educazione fisica, disegno e lingue.
"Fine!!"
"Rein cosa succede?"
L'azzurra si fiondò dalla migliore amica interrompendo la lezione di lingua italiana.
"Bright mi ha chiesto di uscire!"
"Ma è fantastico Rein!"
"Vero? Però l'appuntamento è previsto domani verso le tre e mezza quindi non potremo incntrarci mi dispiace.."
Fine scosse la testa "Non preoccuparti Rein, non c'è problema!"
"Sei fantastica!" rispose l'azzurra abbracciando l'amica, poi posò lo sguardo nel banco davanti a quello della rossa, il banco dove era seduto il cobalto.
"Shade, hai dei problemi con l'italiano?"
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.
Rein sorrise divertita.
"Se vuoi Fine è bravissima! Dopodomani avete l'esame giusto? Perché non studi con lei domani?"
"Rein!"
L'azzurra sorrise divertita per la reazione dell'amica così salutò i due e uscì dalla classe dando la possibilità alla professoressa di continuare la lezione.
Quando arrivò l'intervallo Shade si girò verso la rossa.
"Quindi..sei brava in italiano?"
Fine si accorse che il ragazzo era leggermente arrossito, probabilmente era la prima volta che chiedeva aiuto a qualcuno.
"Vuoi che ti faccia ripetizioni?"
Shade si alzò e fece per andarsene ma prima di uscire dalla classe si girò verso la rossa.
"Va bene domani quando usciamo da scuola?"
Fine annui sorridendogli e il ragazzo andò nella classe dove avrebbe svolto la lezione successiva.
 
Il giorno dopo Shade aspettò all'uscita della scuola la rossa che sembrava non volesse più arrivare.
Dopo venti minuti arrivò in compagnia di Rein e, appena la vide, la fulminò con gli occhi costringendola a salutare di sfuggita l'amica.
"Alla buon'ora!"
"Scusami.." Esclamò Fine fingendo di essere offesa ma scoppiò subito a ridere.
Shade invece non disse nulla, continuò semplicemente a camminare.
"Shade, posso farti una domanda?"
Il ragazzo non le rispose.
"Come mai non ridi mai?"
Il cobalto si fermò e guardò la ragazza con degli occhi di ghiaccio.
"Nel caso qualcuno chiedesse qualcosa, sono io che ti devo dare delle ripetizioni ok?"
Fine abbassò lo sguardo "O..ok.."
Fine dopo qualche secondo alzò lo sguardo e rimase a bocca aperta.
"Questa è..casa tua?"
Shade la guardò sbigottito "Andiamo non hai mai sentito parlare della famiglia Moon?
Fine abbassò lo sguardo ancora una volta imbarazzata.
"Me ne ha parlato una volta mio padre ma non ricordo bene ciò che mi disse.."
"Be' forse dovresti chiederglielo di nuovo, non ho voglia di spiegarti."
Fine aprì la bocca per dirgli qualcosa ma la richiuse subito e nascose gli occhi lucidi dietro ai capelli.
Un uomo sulla settantina aprì la porta e fece entrare i due nell'enorme villa.
"Vieni, andiamo in camera mia."
Fine obbedì e seguì il ragazzo verso la sua camera.
Quando arrivarono il cobalto la incitò a sedersi così i due iniziarono a studiare, Fine rimase sorpresa dalla bravura del ragazzo, era riuscito ad imparare in poche ore tantissime cose di una lingua che non conosceva.
Verso le cinque qualcuno bussò alla porta della stanza.
"Avanti" esclamò Shade seccato per l'interruzione.
Fine vide entrare nella stanza una donna sulla quarantina con dei bellissimi capelli blu cobalto molto simili a quelli del ragazzo e con degli occhi molto profondi poco più chiari di quelli di Shade. Fine si girò verso il ragazzo e rimase sorpresa nel vederlo a bocca aperta.
"Madre? Cosa stai facendo! Devi riposarti!" Esclamò preoccupato mentre si alzava dalla sedia e si dirigeva verso di lei.
"Oh andiamo, non preoccuparti! Piuttosto, vedo che sei in buona compagnia!"
Fine arrossì e cercò di dire qualcosa ma Shade l'anticipò.
"Lei è solo una compagna di classe, aveva bisogno di ripetizioni così l'ho invitata qui." esclamò freddo.
"Capisco..dimmi tesoro, vuoi rimanere qui a mangiare stasera?"
Fine scosse la testa "Non si preoccupi signora, non voglio disturbare."
La donna si rattristi "Capisco.."
Shade si girò di scatto verso la rossa e le lanciò un'occhiata adirata che fece venire la pelle d'oca alla ragazza.
"Però, forse accetterò l'invito!" aggiunse sorridente.
La donna le sorrise radiosa "Ma che bella notizia! Comunque piacere, io sono Maria."
"Piacere mio, il mio nome è Fine!"
Maria uscì dalla stanza del figlio canzonando allegramente una canzone.
Shade chiuse la porta della stanza e si sedette vicino alla ragazza.
"Grazie per aver accettato.."
"Non ho avuto molta scelta.." Sussurrò la rossa.
"Come scusa?" Chiese il cobalto pensando di aver capito male.
"Eh? Niente, niente..andiamo avanti.."
Shade annuì e i due passarono il resto del pomeriggio a fare compiti e a prepararsi per il test della giornata successiva.
Verso le sette e mezza una cameriera bussò alla porta e avvertì il ragazzo che la cena sarebbe iniziata a momenti così i due scesero le scale e si diressero verso l'enorme salone da pranzo.
Quando arrivarono Maria era seduta a capotavola e dalla parte opposta vi era il marito, un uomo sulla cinquantina con dei folti baffi castani e dei capelli dello stesso colore, Fine quando lo vide rabbrividì sentendosi addosso uno sguardo freddo e crudele.
I due si sedettero vicini e poco dopo arrivò una bambina di dodici anni con dei simpatici capelli rosa e con due occhioni cobalto.
"Lei è Milky, mia sorella, ha cinque anni in meno di noi." Esclamò sottovoce Shade.
Milky osservò la rossa per qualche minuto poi le sorrise dolcemente e si sedette a suo posto.
La cena iniziò.
"Il mio nome è Roman Night, lei sarebbe?" iniziò l'uomo rompendo il silenzio.
"Piacere, il mio nome è Fine." Esclamò allegramente la ragazza cercando di scacciare tutti i pensieri negativi che le passavano per la mente.
Maria si allontanò quasi subito poiché non si sentiva bene e lasciò i ragazzi da soli con il marito.
L'uomo la guardò fredda poi, facendo finta di niente iniziò a tempestarla di domande, Fine era molto vaga nelle risposte e il suo comportamento irritò ancora di più l'uomo.
"Insomma ma quanta maleducazione! Non mi hai detto il tuo cognome, non hai detto nulla dei tuoi genitori e le tue risposte sono vaghe! Ma chi ti ha educato?!"
Un brivido percorse la schiena di Fine, sentiva gli occhi lucidi e la testa pesante, avrebbe voluto svenire così sarebbe uscita da quella bruttissima situazione.
"Padre per favore sii più gentile, è una nostra ospite.." cercò di dire Milky ma il padre non le fece concludere la frase.
"Io non l'ho mai invitata in casa mia."
Fine deglutì poi si alzò in piedi e guardò negli occhi l'uomo. Shade osservò la ragazza, non l'aveva mai vista così, la Fine allegra e felice era diventata una ragazza con degli occhi rosso sangue pieni di odio e disprezzo. Tentò di dire qualcosa per evitare che la ragazza potesse dire qualcosa che avrebbe solo peggiorato la situazione ma non ci riuscì, le parole non gli uscivano dalla gola.
"Ha ragione, sono stata maleducata nei suoi confronti.." Shade sospirò pensando che le cose si sarebbero sistemate da sole "..ma.." Il ragazzo deglutì, nella sua mente stava maledendo la ragazza in tutte le lingue del mondo "..ma non è colpa mia se lei è un ipocrita che pensa solo alla classe sociale delle persone e al loro rango! Sa? Mi sono ricordata di quando mio padre mi parlò dei Moon, mi spiegò che la moglie aveva sposato un'orribile uomo che pensava solo a se stesso e ai soldi!" La rossa si avviò verso l'uscita ancora adirata lasciando tutti i presenti a bocca aperta.
"Ah, e sa una cosa? Io sono la figlia dei deceduti coniugi Sun!"
Detto ciò Fine uscì dalla casa sbattendo la porta alle sue spalle e iniziando a correre verso casa anche se si trovava a chilometri di distanza.
Quando arrivò a casa la rossa scoppiò in un pianto liberatorio e si buttò a peso morto sul letto.
"Mamma.." cercò di dire tra i singhiozzi "..mammina..pensavo veramente di aver trovato la persona con cui ero legata dal mio filo rosso però..però dovrò spezzare questo filo..mamma..fa male.."
Fine non dormì quella notte, pianse e pianse come quando perse i suoi genitori.
La mattina successiva la rossa non avrebbe voluto andare a scuola ma doveva, aveva il compito di italiano.
Quando arrivò si diresse subito verso il suo banco noncurante di tutto ciò che le compagne di classe le dicevano.
Shade era già in classe con la testa chinata sui libri, ripassava o forse non aveva il coraggio di alza lo sguardo e guardare negli occhi la rossa.
Non si parlarono per giorni, forse mesi, ormai la rossa aveva perso il conto.
Non si era mai sentita in quel modo, era forse amore?
Quando ci pensava scuoteva la testa talmente forte che poi le faceva male, non poteva essere lui il suo vero amore.
Passarono due anni, ormai i due erano all'ultimo anno.
Shade era come sempre il primo dell'istituto e Fine era seconda, si era impegnata molto nella scuola dopo quell'incidente.
L'ultimo giorno era tradizione che i migliori studenti fossero premiati dal preside in persona.
Quando vennero chiamati Shade, Fine e Bright salirono sul palco per stingere la mano l preside e per fare il discorso di fine anno.
Nell'enorme aula vi erano tutti gli studenti da una parte e tutti i genitori dall'altra.
Fine abbassò gli occhi sconsolata, odiava la cerimonia di fine anno.
Bright le appoggiò una mano sulla spalla "Non preoccuparti, finirà presto! Tu non guardare i genitori, guarda solo gli studenti!"
Fine gli sorrise e annuì, negli ultimi tre anni grazie a Rein aveva iniziato ad apprezzare il carattere gentile e premuroso del ragazzo, la rossa lo vedeva un po' come suo fratello.
Shade lanciò un'occhiata piena di malinconia alla ragazza poi iniziò il discorso.
Quando la cerimonia finì Fine si diresse frettolosa verso l'uscita ma venne fermata da qualcosa, da qualcuno.
"Shade cosa st.."
La ragazza non riuscì a finire la frase che il cobalto le tappò la bocca con la mano e la trascinò lontano dalla folla, nella serra.
"Ma si può sapere cosa ti passa per quella testolina?! Sei.."
La rossa tentò di aggiungere altro ma si fermò appena vide gli occhi tristi del ragazzo.
"Che cosa è successo?" Chiese con un filo di voce.
"Scusami.."
Fine osservò esterrefatta il ragazzo.
"Sono passati tre anni Shade, tre! E tu mi vieni a chiedere scusa ora?!"
Piccole lacrime iniziarono a rigare il viso della ragazza.
"Avrei voluto farlo ma.."
"Ma?" Chiese Fine che ormai stava già singhiozzando.
Shade abbassò lo sguardo per non guardare negli occhi la rossa.
"Mia madre è morta." esclamò rompendo il silenzio "Negli ultimi tre anni ho fatto di tutto per impedire a Roman di prendere i soldi della famiglia, avrei voluto andarmene, scappare con Milky ma non potevo perché.."
Shade non riuscì a finire la frase che Fine lo abbracciò. La rossa era più bassa del cobalto di una decina di centimetri tuttavia la ragazza si mise in punta di piedi pur di sostenere il ragazzo.
"Mi dispiace.." Gli sussurrò all'orecchio.
Il ragazzo non riuscì più a trattenere le lacrime così si nascose nell'incavo tra la spalla e il collo della ragazza.
"Io.."
"Shhhh.." gli disse Fine accarezzandogli dolcemente il capo.
Il cobalto abbracciò la rossa e la strinse ancora di più a se.
Rimasero in quella posizione per una decina di minuti finché una piccola figura li interruppe.
"Shade! Shade! Accidenti Shade dove sei?!"
"Milky?" Esclamò il ragazzo alzando il capo.
"Fratellone!" Gridò la ragazza spalancando la porta della serra e buttando si addosso al fratello che la prese prontamente al volo.
Fine rimase per qualche secondo immobile, la rendeva triste non sentire più le braccia del ragazzo cingerla possessivamente poi, appena di rese conto di ciò che stava pensando, scosse la testa e raggiunse i due fratelli che stavano animatamente discutendo.
Milky appena la vide sfoggiò un bellissimo sorriso "Tu sei Fine vero?"
La rossa annuì imbarazzata.
"Quindi avete fatto pace?" Chiese tutto d'un fiato.
Shade si girò verso Fine che appena incrociò gli occhi cobalto del ragazzo arrossì ancora una volta finendo per diventare del colore di un pomodoro.
"S..si..abbiamo fatto pace.." cercò di dire abbassando lo sguardo.
Shade e Milky scoppiarono a ridere a causa della reazione della ragazza facendo la così arrossire ancora di più.
"Grazie.." esclamò Shade abbracciandola.
In quel momento la povera testolina della ragazza avrebbe potuto scoppiare da un momento all'altro.
"Ti aspetto fuori fratellone!" Esclamò allegramente Milky facendo l'occhiolino al fratello che, per la prima volta, arrossì.
Appena la bambina uscì Shade sciolse l'abbraccio dando a Fine la possibilità di riprendere il controllo della sua mente.
Il silenzio circondò i due ragazzi e solo allora Fine si accorse della posizione in cui si trovavano, tutti e due, da soli, seduti per terra in una bellissima serra pieni di colori e di fiori di ogni genere e dimensione.
"A..alla fine Roman..? Chiese la rossa per smorzare il silenzio.
"È una storia complicata e lunga.."
"Non preoccuparti!" Esclamò la ragazza scuotendo al testa "Ho tutto il tempo del mondo!"
Shade le sorrise e iniziò a spiegare.
"Mia madre sposò Roman poiché malata e quell'uomo era l'unico che potesse fornirle le adeguate cure mediche così si sposarono ma presto capii che egli non la sposò per aiutarla bensì per rubare tutti i soldi della nostra famiglia tuttavia non potevo dire nulla perché un'accusa del genere avrebbe solo peggiorato la sua situazione. Come ben saprai io è Milky, grazie al cielo, non siamo sue figli; mio padre venne dato per morto otto anni fa dopo un incidente navale. Quest'anno, dopo la morte di mia madre, mio padre è comparso dal nulla spiegandoci che aveva perso la memoria a causa dell'incidente e le è tornata solo adesso così il tribunale ha stipulato che, essendo mio padre ancora vivo, il matrimonio tra mia madre e Roman non è valido poiché non vi è mai stato un divorzio tra i miei genitori quindi."
"Quindi ora vivi con tuo padre?"
Shade annuì.
"Sono contenta per te! È veramente brutto quando perdi entrambi i genitori!" Esclamò la ragazza mentre una lacrima le rigò il viso ma Shade premurosamente la asciugò sorridendo le dolcemente.
"Mio padre conosceva i tuoi genitori, mi ha detto che erano ottimi amici.."
"Davvero?"
Shade annuì "Senti Fine come mai in questi anni tu non mi hai mai rivolto la parola..? Cioè avrei preferito che tu mi avessi aggredito, se ti fossi arrabbiata con me perché quel giorno non dissi nulla perché.."
Il ragazzo non finì la frase che Fine appoggiò un dito al bocca del ragazzo.
"Sai, quando ero piccola mia madre mi raccontava sempre una leggenda..mi diceva sempre che ogni persona quando nasce ha un filo rosso legato al migliorò della mano sinistra.."
"..e questo filo ti collega alla persona a cui siamo destinati.." Continuò Shade.
Fine sgranó gli occhi "E tu come fai.."
"Me la raccontava sempre anche mia madre.."
Fine sorrise poi continuò "Sai, ho paura di aver trovato la persona a cui sono legata..però..però se io la rendo triste allora preferisco tagliare quel legame!"
Fine sorrise dolcemente al ragazzo mentre piccole lacrime le rigarono ancora una volta il viso.
Shade sospirò "Non ti se mai chiesta cosa pensassi io?"
"Cosa?"
"Mi fai vedere il mignolo della mano sinistra?"
Fine inarcò un sopracciglio poi gli mostrò il dito ancora titubante.
Shade unì dolcemente il suo mignolo con quello della ragazza.
"Noi non possiamo vedere il filo che unisce due persone ma appena ti ho visto, davanti alla porta di quell'aula..ho capito che eri tu la persona con cui sarei stato legato per tutta la mia vita!"
Fine rimase a bocca aperta poi, appena si rese conto di ciò che il ragazzo le aveva appena detto, gli saltò addosso abbracciandolo.
"Così mi soffochi Fine!""Uffa!" Esclamò la ragazza staccandosi leggermente mentre guardava negli occhi il ragazzo.
Shade le sorrise ancora una volta poi, prima che lei se ne rendesse conto, la baciò, una bacio dolce, pieno d'amore.

27 lugio 1***
Nessuno può vedere a chi ci lega il filo rosso del destino, tutti cercano di vederlo ma nessuno ci riesce poiché tutti osservano con la mente ma noi dobbiamo guardare con gli occhi del cuore.

 

~•~•~•

Ed eccomi qui con una nuova one-shot :)
Questa l'ho scritta durante le ore di storia dell'arte! Mi scuso immensamente se sono presenti degli errori ma sono troppo stanca per rileggerla :(
Vado a dormire :)
Un bacione a tutte
Sunrise~

  
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