Only you make me feel good ~
/ Conoscenza / Stelle / Sorriso / Giorni / Orizzonte / Colori /
 

 
1# Conoscenza.
 
Era rimasto a guardarla, incantato e imbarazzato.
La piccola bambina dai capelli castani si mise le mani sul volto, per coprire le gote arrossate.
Il biondino la squadrò curioso.
Rimasero in silenzio per un bel po’, finché la castana non abbassò lo sguardo e aprì leggermente le labbra. “Io sono Chibitalia.” Mormorò, poi gli sorrise timidamente.
Il bambino dagli occhi cielo si fece ancora più rosso. “I-io sono Sacro Romano Impero.” Balbettò, rosso.
“Piacere di conoscerti.”Aggiunse Chibitalia, rivolgendogli un altro sorriso.
Sacro Romano Impero sentì il respiro mancargli.
 
2# Stelle.
 
Chibitalia alzò lo sguardo verso il cielo scuro e l’osservò, estasiata.
Tutte quelle luci che illuminavano il firmamento erano davvero bellissime.
“Ti piacciono le stelle…?” Chiese al bambino che stava seduto al suo fianco.
L’altro guardò la distesa nera sopra il suo viso, mentre cercava una risposta; il problema era che non si era mai posto una domanda simile.
“Non lo so…” rispose. “A te?”
Lei annuì e sorrise dolcemente. “Tantissimo.”
Il biondo osservò ancora una volta tutte quelle luci che illuminavano il cielo: probabilmente piacevano anche a lui.
“Un giorno mi piacerebbe vederne una da vicino.” Mormorò Chibitalia con aria sognante.
Lui, invece, una da vicino l’aveva già vista.
 
3# Sorriso.
 
Se c’era qualcosa di bello in quel grande castello, era sicuramente il suo sorriso dolce, sì, il sorriso dolce di Chibitalia
Riusciva a renderlo felice , riusciva a fargli toccare il cielo con un dito, ma riusciva anche  ad agitarlo e a confonderlo.
Sacro Romano Impero guardava un punto imprecisato del muro bianco, Chibitalia lo notò e gli poggiò una mano sulla spalla, preoccupata.
“Tutto bene…?” Lo guardò, abbassando gli occhi.
L’altro annuì. “Non fare quella faccia triste!” Esclamò imbarazzato.
“Eh?”.
Il biondino si fece rosso come un pomodoro e s’irrigidì. “Se… Se sorridi sono più felice…!”
Lei annuì, sentendo una vampata di calore nel petto.
E poi sorrise.
 
4# Giorni.
 
Lo sguardo intenso e azzurrissimo di Sacro Romano Impero era fisso verso il soffitto; non riusciva a stare bene, non riusciva ad abituarsi a stare lontano da lei, era una cosa a cui non aveva mai pensato.
Eppure era capitata.
La sensazione di lontananza era orribile, il tempo sembrava non passare mai. Si chiedeva se l’avrebbe più rivista, se le avrebbe ancora stretto le mani, se avrebbe più avuto l’opportunità di parlare con lei.
Tutti i giorni passavano così, con il pensiero rivolto alla bambina con i capelli castani,  le gote sempre arrossate e un bel sorriso sulle labbra.
 
5# Orizzonte.
 
La bambina aveva le mani strette l’una nell’altra e il viso semi-nascosto nella sciarpa rosa, regalo di Ungheria.
Si sentiva un po’ triste, era strano passare le giornate da sola, senza un certo bambino dai capelli biondi a farle compagnia.
Ed era stato strano il modo in cui si erano lasciati, con quel bacio che sapeva di nuovo e d’amaro, con quella promessa di rincontrarsi; magari anche lui ora stava guardando davanti a sé e pensava a lei. I loro occhi si cercavano attraverso quella linea retta oltre cui non si può vedere.
Lo sguardo fisso verso l’orizzonte, in attesa di un dolce ritorno.
“Io ci credo.” Mormorò Chibitalia, asciugandosi una lacrima.
 
6# Colori.
 
“Cosa… Cosa stai facendo…?”
Sacro Romano Impero, confuso, osservò con attenzione la parete di fronte a lui, quella che una volta era stata bianca come il latte e che ora era piena di colori diversi e mischiati tra loro.
“Volevo colorare un po’!” Esclamò Chibitalia contenta, agitando il pennello.
Il biondo le sorrise, non sapendo cosa dire.
“Il bianco è triste…” aggiunse la bambina. Si aspettava che l’altro dicesse qualcosa e sperava non si arrabbiasse per quello che aveva fatto.
Il bambino sospirò, poi accennò un sorriso. “Se ti piace così…”
Lei annuì e si rimise a lavoro; in fondo tutti quei colori rappresentavano Chibitalia, il suo carattere, il suo essere così dolce e solare.

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.:Angolo dell'autrice:.
Giorno :D
Quando ho scritto queste drabble ero in versione "voglio fluuuuuff a morire (?)". eppure io non resisto all'aggiunta din un pizzico di malinconia ;w;
Credo che questa sia la seconda volta che scrivo su HRE e Chibitalia, anche se a me piacciono tanto <3
E io ovviamente li vedo perfetti anche in chiave angst (?).
Giuro che quando ho corretto tutto stavo vomitando arcobaleni e zucchero (?).
Neeeh, questa fic è dedicata a tutti quelli che amano la pair, e ad una persona che ultimamente è davvero importante per me, riesce sempre a farmi sorridere, anche quando cado dal divano dopo aver preso una botta sull'osso sacro in allenamento.
Makichan tu lo sai che io devo ancora dirti "grazie" tantissime volte...?
Fusosososo (?). Zi vediamo al prozzimo ezperimento (?).
Spero vi siano piaciute le drabble <3
camy