26/01/2013
1 recensioniBang!
Russia non credette ai propri occhi quando entró nelle stanza che da 44 anni era del Prussiano.
44 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, 44 anni che colui che una volta era la grande Prussia era segregato nell’enorme villa del Russo.
Si ritrovó di fronte a uno spettacolo che fece rabbrividire. Prussia era in piedi al centro della stanza, la divisa sgualcita, gli occhi sbarrati in cui si poteva leggere la pazzia, calde lacrime gli rigavano il volto, la mano destra a stringere la stoffa della camicia sopra il petto, la sinistra a impugnare una pistola puntata alla tempia
-Ho preso la mia decisione…-
L’informó con la voce quasi stridula e un sorriso sadico ampio a mettere in mostra i denti bianchi. Ivan all’ungo la mano verso il Prussiano e con voce autoritaria gli ordinó di consegnarli la pistola, sul suo volto si poteva leggere il terrore di una qualsiasi azione folle da parte del Prussiano
-Finalmente saró libero!-
Tutto accadde al rallentatore. Il rumore metallico del tamburo delle pistola che veniva tirato all’indietro per permettere al caricatore di girare, vide l’indice di Gilbert premere il grilletto. Nei suoi occhi violacei il terrore di vedere il Prussiano morire sotto i suoi occhi…un colpo risuonó nella stanza assordandolo.
La pistola era a terra ancora fumante, i polsi stretti nelle mani del Russo che ora gli era sopra con il volto celato dalla bionda frangia
-Non farlo mai piú…-
Sussurró guardandolo negl’occhi, Prussia giuró di aver visto la paura in quelle iridii violacee che ora lo fissava. Lentamente le mani del Russo allentarono la presa sui polsi dell’ex Nazione che lo fissó interdetto
-Avresti avuto il coraggio di toglierti la vita…-
Abbassó appena il tono della voce
-…per non dover piú essere mio prigioniero…-
S’alzó e con passo deciso raggiunse la porta, appoggió la mano sulla maniglia e si voltó appena verso il Prussiano che si era messo a sedere e lo guardava stranito
-L’Unione Sovietica stá per sciogliere, domani il muro di Berlino verrá abbattuto dalla popolazione-
Il pensiero di Gilbert voló subito al fratello minore Ludwig, come in una fotografia gli ritornó in mente il viso medicato del fratello il giorno in cui le forze dell’asse li catturarono e dichiararono ufficialmente dissoluzione della Prussia. Dischiuse le labbra, sapeva che la caduta del muro significava solo una cosa per lui
-Sarai libero…-
Quelle parole furono la conferma al suo pensiero, osservó il Russo voltarsi verso di lui e sorridergli amaramente con gli occhi lucidi. Osservó la figura di Ivan sparire dietro la porta ce venne chiusa violentemente.
Fece alcuni passi nel corridoio affiancando il muro bianco, si feró e con violenza tiró un pugno alla parete, le lacrime presero a rigarli il volto. Tiró le labbra in un sorriso pieno di dolore e rammarico
-Perderó anche lui…-
Prussia, chiuso nella stanza, era in ginocchio, osservava la porta. Ripensó all’espressione del Russo, alle sue parole, era certo di aver visto il dolore in quelle iridi violacee, di aver sentito la voce rotta dal pianto.
Si portó una mano sul cuore che batteva all’impazzata, sarebbe stato libero, avrebbe riabbracciato suo fratello, non sarebbe piú stato vittima delle sue grinfie…ma all’ora perché non riusciva a gioire?
SPAIO AUTRICE
Questa storia nasce dalla doujinshi disegnata da Madoka94! Un giorno si deciderá a pubblicarla…penso…suppongo…spero! XD CAPITO MADOKA94 SCRIVO PURE LE STORIE PER TE! XD
Bacioni la vostra Fuxiotta95