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Autore: Amy Tennant    26/01/2013    13 recensioni
La riflessione di un uomo che non c'è più ma resta dentro un altro.
I pensieri non detti di una donna che ha avuto paura di perderlo.
Perché quel che resta e non cambia è l'amarsi.
E Rose ama il Dottore, qualunque colore abbiano i suoi occhi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 9, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ROSE

Il più bel sorriso che avessi mai visto e uno strano “ciao”, detto poco dopo un addio.
Ma da dove venivi e dove era il mio Dottore?
I tuoi grandi occhi scuri erano luminosi come stelle. Mi hai guardato e mi hai fatto paura.
Sembravi uno strano incantesimo. Incantevole, abbagliante.
Poco prima mi guardavi da altrove. Poco dopo, c’eri tu.
Eri così allegro, come nulla fosse accaduto e morire fosse così normale, in fondo.
Era la gioia un po’ folle di una nuova vita. La tua.
Sei sempre stato così. Ma eri cambiato in un altro.
Ho tremato, davanti a te. Per farmi coraggio mi hai preso la mano.
Come quella prima volta, mi hai detto.
Ho sentito che non era vero.
Mai l’avevi fatto tanto dolcemente.
Ti ho riconosciuto nella tua nuova voce mentre la ragione mi diceva di scappare.
Per quanto starai con me?
Me lo hai chiesto. Ho risposto: Per sempre. Davvero.
So che volevi che te lo dicessi, sulla nuova Terra.
Te l’ho detto senza parole fino alla fine.
Ma è stato allora, stesi su quel prato, che mi sono accorta.
Che ti eri innamorato di me.
 
 
NINE
 
Mia cara Rose, metà bambina e metà donna.
Lo pensavo, i primi tempi. Sono un genio ma non ti avevo capito.
O forse capito in altro senso.
Imprudente e stupida, ti ho detto.
Stupido immaturo, mi hai risposto. A me!
Ti ho adorata.
Semplice e selvatica.
Come il fiore di cui porti il nome. 
Un signore del Tempo ha due cuori, troppa memoria; fare la guerra per me è sempre stato più facile che fare l’amore.
Lo so, ti ho raccontato tante storie e mi piaceva da morire, ti giuro, vedere la tua faccia mentre parlavo di donne che avevo conosciuto in trapassati remoti oppure quando inventavo qualcosa per darti fastidio.
Era davvero fantastico, Rose. Ti prendevo un po’ in giro.
Mi piaceva vedere la punta del tuo naso arricciarsi in una smorfia mentre sotto le ciglia mi guardavi offesa. Adoravo questo tuo modo di farmi capire i tuoi sentimenti. Perché ho capito subito che stava succedendo ma… beh, tu eri così piccola! Ho anche pensato mi guardassi a quel modo perché ti mancava tuo padre.
Non ho molto intuito, lo ammetto.
Ok, va bene. Ammetto che anche mi dava sui nervi pensare di poter essere tuo padre!
So benissimo che potrei essere il padre del padre di tuo nonno e ancora più in là ma… a questo punto, mi sembrava davvero stupido pensarci! Io ero io; tu…
tu sei Rose. Un grosso guaio. L'imprevisto.
E quando mi hai detto che non mi avresti mai lasciato solo, ho capito. Ho capito e taciuto.
Sono più bravo a combattere che non a parlare di certe cose. Proprio io che parlo sempre, lo so.
Amanti e scherzi galanti, mia cara Rose!
Un signore del Tempo è molto più freddo di quanto tu possa immaginare.
Quel che ho amato sopra ogni altra cosa è stata la libertà e viaggiare.
Io sono quell'uomo che ha perso tutto.
E poi trovato quel che non cercava.
Ma soprattutto, Rose Tyler, io sono colui a cui tu hai fatto capire che significa amare.
Poi sono morto, per questo.
Ma non per sempre e sorridendo.
Dopo un tuo bacio.  
  
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