26/01/2013
1 recensioni- “Scusa , non pensavo di trovarti qui ”
April era chiaramente infastidita dall’affermazione di Jackson, ma serena disse:
- “Jackson sta tranquillo, nessuno ci impedisce di stare nello stesso posto contemporaneamente”.
Lui rendendosi conto che la sua uscita era stata poco elegante, in perfetto stile Avery cercò di rimediare.
- “No, no non era quello che volevo dire April ”
- “Sembrava proprio quello Jackson!” ribatté lei.
- “No credimi! E’ solo che è arrivato un paziente in chirurgia generale che dovrà essere sottoposto ad un doppio intervento al quale lavoreremo contemporaneamente Meredith ed io . Quando ho detto che pensavo di non trovarti qui non intendevo dire che speravo di non trovare te, ma semplicemente speravo di non trovare nessuno per studiare meglio il caso” .
Ad un tratto in sala entrò Meredith che interruppe la conversazione.
- “Oh Jackson finalmente! Cercavo te! Domani prima dell’intervento ho qualche ora libera,che ne dici di esercitarci un po’ con una simulazione in modo tale da essere più coordinati in sala operatoria?”
- “Va bene Grey!”
- “Oh Mer congratulazioni per la gravidanza!” disse April “Ho saputo, è davvero una bella notizia!”
- “Grazie April!” Meredith andò via e i due rimasero soli.
- “Forse è meglio che vado anch’io , ti lascio studiare!” Disse April.
- “Cos’è uno scherzo?” domandò Jackson innervosito da qualcosa che sfuggiva a lei.
- “Cosa?” April cercò di capire.
- “Quello che hai detto prima: E’ davvero una bella notizia!Beh non sembravi pensarla allo stesso modo quando è capitato a te … quando è capitato a noi! Avevi preso tutto come una punizione divina!Un avvertimento dal cielo al quale sei scampata!Perché per noi doveva essere tutto sbagliato e non una cosa meravigliosa?”
- “Jackson stai delirando!Meredith e Derek sono nati per stare insieme!Hanno superato qualsiasi ostacolo insieme, sono cresciuti insieme, sono caduti e si sono rialzati perché insieme possono fare tutto!Io l’anno scorso non sono nemmeno riuscita a reggere la tensione di un esame, come pensi che sarebbe stato crescere un figlio? Io e te facevamo sesso negli sgabuzzini, per quanto ne so non stavamo nemmeno insieme, Meredith è una donna sposata, lei … loro sono pronti come coppia e come famiglia!”
- “Lo saremmo potuti essere anche noi April”
- “Non è vero Jackson, non ancora”
- “Ti avrei sposata!Ci sarei stato sempre per te, ero pronto a giurarlo davanti a tutti”
- “Pensi che fare di noi un marito e una moglie ci avrebbe reso una famiglia?”
- “Penso che ci avrebbe reso felici”
- “Il matrimonio non deve essere un incidente di percorso Jackson.” E prima di lasciare la stanza aggiunse “Volevo che tu scegliessi di stare con me per scelta e non per necessità, ma non è stato così perché invece hai scelto di chiudere questa relazione, o qualsiasi cosa essa fosse”.
April aveva ragione e Jackson lo sapeva. Le cose nelle ultime settimana sembrano essersi capovolte. Lui non era più in grado di prendere delle decisioni responsabili e tutto gli sfuggiva di mano, mentre lei sembrava cresciuta. Era stato lui a lasciarla, lui aveva deciso che non ci sarebbe stato un futuro per la coppia, lo aveva fatto per orgoglio, lo aveva fatto per prendere le redini della situazione , ma tutto ormai gli stava sfuggendo e sentiva di essere in una posizione scomoda ma allo stesso tempo non sapeva come uscirne e non faceva niente per rimediare. Si stava allontanando sempre di più da April.
La mattina seguente Stephanie decise di concedersi del buon sesso prima del giro di visite, ormai era dipendente da quel piacere e non poteva farci niente. Andò a trovare Jackson il quale non perse tempo a sfilarsi il camice.
- “Dobbiamo fare in fretta!” disse lui “ho un intervento tra un’ora e devo prima vedermi con la dottoressa Grey”
- “Non mi piacciono le cose veloci “ disse lei
- “Beh potremmo continuare sempre dopo l’intervento, come sei messa oggi? Sei libera?”
- “Oggi sono di nuovo la Kepner e con il pronto soccorso chiuso non dovrei avere tanto da fare … purtroppo”
- “Di nuovo?”
- “Si, l’ultima volta mi è stata col fiato sul collo, non mi ha mollata un attimo. Però è stato bello, è una brava insegnante” poi sistemandosi il camice aggiunse “è stato anche divertente, soprattutto quando quel tizio , Matt il paramedico, le ha chiesto di uscire”
- “Come le ha chiesto di uscire?”
- “Si hai capito bene. E’ stato così carino!”
Il cercapersone di Stephanie suonò e i due non continuarono la conversazione, malgrado l’inquietudine di Jackson.
- “Conosci Matt? Il paramedico?” domandò più tardi Jackson alla dottoressa Grey.
- “Lo sai non sono una persona molto socievole io, perché?”
- “Niente così … ecco adesso passami il bisturi dieci”
- “Ecco, adesso chiudi e il lavoro è finito … Chi è questo Matt e perché dovrei conoscerlo?” Chiese nuovamente Meredith.
- “Non è nessuno” ripose Jackson uscendo dalla stanza per evitare altre domande.
Quando i due uscirono , Jackson vide in fondo al corridoio April in compagnia di un uomo. I due ridevano ed erano a proprio agio, April lo ascoltava attenta e sorrideva portandosi la mano sul viso quasi imbarazzata, era chiaro, lui era Matt.
- “Scommetto venti dollari che quello è il signor Nessuno” Disse Meredith ironicamente.
- “aaah piantala!” rispose irritato lui andandosene dalla parte opposta a passo svelto .
Jackson era arrabbiato con se stesso, con la sua incapacità di definire il suo rapporto con April e con la facilità con la quale ne aveva iniziato un altro altrettanto senza senso. Voleva lei, lo sapeva anche prima di Matt, ma allora perché non era tornato indietro a prendersela?
Dovremmo dare un altro nome alle “conseguenze” , tipo : dura realtà ; perché è solo quando ci rendiamo conto di aver fatto la scelta sbagliata che le conseguenze di quell’azione ci appaiono chiare e lampanti davanti agli occhi. Quando fai la scelta giusta le conseguenze sono solo dei bei momenti da aggiungere al tuo diario di vita. Tempistica, caso, fortuna,basta poco per trasformare delle conseguenze in momenti felici, e ancora meno per trasformarli in una dura realtà.