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Autore: WhiteSpace    26/01/2013    0 recensioni
Ciao a tutti ^^
Ho deciso di scrivere perché l'idea che Castiel sbagliasse tinta era carina... spero vi piaccia...
La storia parla di Castiel e Lysandre che subiscono la vendetta di Ambra, ma alla fine si ribellano.
Genere: Parodia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Castiel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un lunedì come tutti gli altri. O almeno lo era per tutto il mondo fuorché per due ragazzi. I due abitavano in Francia, esattamente a Parigi, ma poco importa. Erano iscritti alla Dolce Amoris, una scuola molto prestigiosa. I loro nomi erano Castiel e Lysandre. Castiel era tinto rosso, e aveva dei piccoli occhi neri. Lysandre era bianco con una ciocca che finiva in nero. Aveva gli occhi di due colori diversi: uno verde e uno dorato.

Il loro tipico lunedì consisteva nello svegliarsi, ognuno nel proprio letto nella propria casa, prepararsi e andare a scuola. Passare cinque o sei ore dentro quell'edificio per poi uscire e andare a fare le prove per i loro concerti fino a tardi, quando stanchi tornavano a casa.

Questo lunedì era iniziato già diversamente dagli altri. Castiel era in bagno a cercare di rifarsi la tinta.

-Uffy, è così complicato mettere sta roba!-.

Parlava da solo. O meglio con la sua immagine riflessa nella specchio davanti a lui. Si accorse solo più tardi di aver sbagliato scatola e di essersi colorato i capelli con strisce verde mela. In quel momento una figura apparve riflessa nello specchio.

-Ciao Cas.-. Era Lysandre.

-Ciao Lys... Allora?-.

-Allora cosa?-.

-Stanotte?-.

-Mi ha fatto piacere dormire con te.-. Era bordeaux in faccia.

-Sì, anche a me.-. Anche lui aveva preso colore.

Si vestirono e andarono a scuola insieme. Nessuno doveva sapere di loro. Si erano confessati il loro amore la sera prima, e nessuno doveva sapere che tra loro stava succedendo qualcosa. Andarono a scuola a piedi. Entrarono insieme nel cortile, dove poi si salutarono con un'occhiata. Castiel rimase come al solito in giardino ad aspettare il suono della campanella pensando a solo lui sa cosa. Lysandre invece sorpassò il portone d'entrata e si diresse verso la sua classe. Era in 3° C. Insieme a Castiel, e a una loro amica di nome Ljdia .

-Ciao Lysandre! Come stai?-.

-Ciao Ljdia. Benissimo, grazie. E tu?-.

-Benone. Come mai così felice?-.

-Perché? Sembro felice?-.

-No. Sembri sprizzare felicità da tutti i pori!-.

-Oh. Non credevo si vedesse così tanto.-.

-Ahahahah! Lysandre, caro Lysandre, ormai ti conosco so quando sei felice.-.

-Già, hai ragione.-.

In quell'istante suonò la campanella e gli alunni si diressero nelle proprie classi. Tutti erano ai propri posti quando entrò la professoressa della prima ora. Erano ventisette totali in classe. L'ultima fila in fondo era composta da un banco unico con tre posti: sembrava fatto apposta per Lysandre, Castiel e Ljdia. I ragazzi si scambiarono bigliettini per tutte le tre ore mattutine prima della pausa. Durante il quarto d'ora di ricreazione Castiel come al solito si appartò in cortile, mentre Lysandre rimase in classe. Guardava fisso fuori dalla finestra. Ljdia si incuriosì così si avvicinò e guardò anche lei. Per fortuna di Lysandre, Castiel se n'era appena andato.

-Che guardi?- chiede l'amica.

-Oh, niente. Pensavo.- rispose Lysandre.

-A una nuova canzone?-.

-Eh... sì!-.

-Bravo Lysandre. Sono sicura che al concerto farete un successone.-.

-Come sempre in fondo.-. Alle spalle di Ljdia era spuntato qualcuno. Castiel.

La campanella suonò, e con lei entrò il professore di matematica. Il tempo trascorse velocemente. Avrebbero dovuto avere altre due ore di lezione ma l'insegnante mancava quindi li lasciarono andare in cortile. Perché, nonostante il professore fosse assente, non potevano uscire dalla scuola. Ljdia andò con le sue amiche, Violette e Iris, quindi non notò che Lysandre e Castiel si erano appartati.

-Ciao Lys.- salutò Castiel.

-Ciao mia musa.- salutò Lysandre abbracciandolo.

 

...Intanto dietro un cespuglio...

 

(tutto sussurrato)

1?: -Che schifo! Lysandre ha appena detto a Castiel mia musa!-.

2?: -Bleah! Si sono abbracciati! Che schifo, che schifo, che schifo!-.

1?: -Sssh! O non riesco a sentire quello che si dicono!-.

2?: -Mammina... Ti prego guardali tu io non ce la faccio a vederli.-.

1?: -Resisti!-.

2?: -Ma si stanno baciando!-.

1?: -Cosa?!?-.

2?: -E pensa che dobbiamo pure riferirle tutto!-.

1?: -Questa volta sarà più difficile del previsto.-.

2?: -Ora vomito.-.

1?: -Finiscila! Siamo in missione segreta. Dobbiamo mantenerci belle e spiarli. Niente di più.-.

2?: -Bleah!-.

 

...Intanto una ragazza...

 

-Ma dove si saranno cacciate quelle stupide di Charlotte e Li? È un'ora che le sto aspettando! Sono sempre in ritardo quando si tratta di spionaggio! Questa volte le farò una bella ramanzina a tutte e due! Speriamo non le abbiano scoperte perché se i miei occhi non mi ingannano... questa sarà una vendetta micidiale! Oh, ma perché non arrivano?-.

-Ambra! Ambra, eccoci! Siamo arrivate!-. Due ragazze correvano, per modo di dire, su dei tacchi alti dodici centimetri nella direzione di Ambra.

-Li! Charlotte! Lo sapete che sto aspettando da un'ora!- disse Ambra incavolata nera per aver dovuto aspettare.

-Scusaci Ambra ma abbiamo notizie scioccanti!- rispose Li, una delle due ragazze. Era asiatica.

-Sì, non immagini neanche cosa abbiamo scoperto!- completò Charlotte.

-Parlate avanti! Prima le informazioni e poi la ramanzina!- disse Ambra.

-Castiel e Lysandre sono gay!- esclamarono le sue amiche in coro. Ambra era alquanto scioccata.

-Ma non è tutto! Si scambiano paroline dolci come amore... Ho anche sentito Lysandre dire a Castiel mia musa!- riferì Charlotte.

-E non è ancora tutto! Si sono anche abbracciati e baciati!- fece Li con una smorfia di disgusto. Ambra era ancora più scioccata di prima. Aveva una cotta per Castiel da tempo immemorabile e lui era gay.

-Cosa hai intenzione di fare Ambra?- chiese Charlotte.

-Vendicarmi... mi pare ovvio.- rispose Ambra con uno sguardo assassino.

-Come?- chiese Li.

-Vi risparmio la ramanzina se mi portate registrazione e video di quei due mentre... avete capito!- ordinò Ambra alle amiche.

-Ma è impossibile!- protestò Li.

-Zitta e obbedisci!- la rimproverò Ambra.

-Sì. Scusa Ambra.- rispose subito Li.

-E ora andate.- concluse Ambra.

Le due ragazze ritornarono a spiare Castiel e Lysandre. Registrarono e ripresero tutto ciò che successe nell'ultima ora di obbligo a scuola. Quando quei due si mossero di lì tornarono da Ambra per portarle il materiale raccolto.

 

La mattina seguente tutti sapevano di Lysandre e Castiel. C'erano foto di loro che si baciavano per tutto il liceo. Ogni studente che li incrociava li squadrava da cima a fondo guardandoli storto. Castiel se ne fregava altamente, era abituato alla gente che lo fissava in continuazione. Ma se non la smettevano di guardarlo così avrebbe fatto a pugni con tutta la scuola, ragazze comprese. Lysandre invece era più giù di morale. Lui era sempre silenzioso, e rimaneva spesso in disparte. Non era abituato, e si vedeva. Gli davano fastidio tutti quegli occhi puntati su di lui a cercare di capire perché fosse così. Non c'era una spiegazione, lui era così e basta. Non vedeva nulla di male o di sbagliato in se stesso, e nemmeno in Castiel. Quando entrarono in classe fu anche peggio. I compagni non volevano assolutamente stare vicino a loro, e gli sguardi raddoppiarono. Anche i professori quando potevano li guardavano storto, evitavano anche di nominarli. Nemmeno per svolgere gli esercizi alla lavagna o per rispondere a una semplice domanda li chiamarono. L'unica che a primo impatto era rimasta a bocca aperta era Ljdia. Quando aveva visto la foto non era più riuscita a dire una parola ai due ragazzi che erano davanti a lei. Ma poi si era aperta in un sorriso a trentadue denti e aveva esclamato: -Ragazzi! Perché non me lo avete detto prima? Sono così felice per voi!-. Li aveva anche abbracciati. Era l'unica a capirli.

La giornata era iniziata in un modo pessimo per Castiel e Lysandre. Ljdia cercava di distrarli e tirargli su il morale, ma non ci riuscì se non in qualche piccola occasione.

 

Trascorse cinque ore infernali tutti gli studenti si ritrovarono fuori dalla scuola. Questa aveva un grande giardino con varie collinette davanti a sé. Castiel e Lysandre si stavano dirigendo su una di queste quando Lysandre inciampò e nel cadere per terra si portò dietro Castiel. Finirono uno sopra l'altro.

-Che dici gli facciamo vedere che a noi non importa di loro?- chiese Castiel.

-Molto volentieri.- rispose Lysandre.

  
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