❙ ΑΩ ❙
Res est sacra miser.

Trema. In quell'immenso palazzo, in quel trambusto di grida, di scontri, di armi, di grida, dello scorrere di sangue semi-divino (così dicevano, ma quanta verità celassero quelle parole non era per nulla chiaro), lui trema. Si copre la testa con le mani, rannicchiato in quell'angolo del corridoio.
Il capo pretorio ti rivolge uno sguardo confuso ed indeciso, poi sposta quegli stessi occhi verso i suoi soldati e seguaci: Incertezza vaga tra di loro ed affascina ogni senso, impedendo all'animo di produrre un qualsiasi pensiero lucido e sicuro.
« Tu-! Se sei onesto e timoroso del divino Giove, dimmi ora se il tuo nome non è forse quello di Claudio. »
La voce salda del soldato risuona nel corridoio: ora è Silenzio a prendere il sopravvento sui cuori di tutti; gli occhi restano immobili, pietrificati dalla sua forza. Solo tu hai il coraggio di muoverti, solo le tue iridi color marrone come la terra di Grecia dalla quale discendi riescono ad allontanare Silenzio ed a concentrarsi sulla figura dell'uomo. Nessuna risposta giunge ancora da lui; le labbra si aprono, tremano, ma Voce non è presente nelle sue corde vocali. Prima ancora che la divina Minerva potesse suggerirgli una risposta, tu, mosso da Curiosità grandissima, ti muovi veloce e giungi al suo fianco; i tuoi occhi di terra di Spagna s'incontrano con i suoi fatti di spavento e timore, ma ben vigili ed ispirati dalla dea che tutte le arti governa.
« Rispondi, se sei uo— » quella frase, prima ancora di giungere alla sua naturale conclusione, viene interrotta da un tuo severo sguardo. Nessuno comprende; nessuno deve comprendere, dopotutto, nessuno tranne te. Perché Voce non volesse aiutare quelle labbra, perché Paura animava quegli occhi: ecco cosa dovevi comprendere.
« Claudius sum. »
Ancora non hai formulato ogni domanda, ancora non hai compreso cosa t'incuriosisce, ma Voce giunge e Paura sparisce: una conseguenza l'una dell'altra, ti dici, mentre Stupore affascina il tuo animo. Stupore, Meraviglia ed i loro fratelli che danno nome a simili sentimenti; incredulo ancora, fai qualche passo indietro, ascolti distratto parole che ti vengono sussurrate, poi liquidi il tutto con un gesto veloce della mano. Non sai, ma vuoi comprendere; non sai, non ancora, ma comprenderai.
« Salute, Claudius, Romae Imperator-! »
Presto comprenderai.