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Autore: fredlove    26/01/2013    7 recensioni
Un' amore vero è costante, difficile, contrastato.
L'amore tra Merlino e Morgana, non è da meno.
L'ombra scura di Uther, è una minaccia perenne. L'arrivo di Aridian...
Ed infine... la prova più grande : la distanza.
Tempi duri giungono all'orizzonte ed il giovane mago cambia.
Ma il suo amore per Morgana rimane immutato.
[...]
Questa storia, almeno la prima parte, nasce leggendo la fanfiction di HisRose - The Lady and the servant.
Sottolineo che le ho chiesto il permesso, concesso, di scriverne una mia versione.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione, Contesto generale/vago
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Come detto nell'introduzione, la storia è nata leggendo più volte The Lady and The Servant di HisRose
Sapete, poi, quando un'idea viene e non se ne va più?
Con il permesso dell'autrice, eccovi una mia versione. Alla fine, un pò tragica aggiungo. Ma ciò è un modo per collegarla alla seconda parte.
Brangel, ti ringrazio per il permesso concessomi.
Mila, spero ti aggrada questa nuova storia. Per dirti che per la maggiorparte ero "In panne... nel bel mezzo del nulla!"
Blackraven, lasciando stare il gatto, lascia più recensioni che vuoi! :p
Ambra, come vedi ecco la storia.
La seconda parte è nata letteralmente con la collaborazione di Gold93, che ho SERIAMENTE sfruttato ( muahahahahahah) quasi ogni sera. Quindi, i meriti vanno più a lui che a me.
















Prima parte.















Solo in mezzo agli alberi, e rilassato.
Tese la mano. Un lieve bisbiglio e veder il fumo prender forma.
Un bellissimo cavallo. *

Poi...


" È assolutamente inaccettabile! La magia è bandita dal regno, e c'è sempre qualcuno che continua a praticarla! È un affronto alla legge. Un affronto al sottoscritto! "
Uther parlava serio, a chi gli stava di fronte.
Morgana, seduta sulla sedia accanto al trono, osservò Merlino di sottecchi. Con le braccia lungo i fianchi, sembrava perfettamente a suo agio.
Eppure lei... dio santo, era preoccupata a morte. Conosceva Uther.
" Adotterò metodi drastici e duri. Manderò a chiamare Aridian. Il cacciatore di streghe."
E lì, a quelle parole, la nobildonna parve mancar di respiro.






Cpt 1






L'attesa la sfiniva. Camminava avanti ed indietro per la stanza.
Sedette sul letto. Si alzò. Riprese a camminare. Si accostò alla finestra chiusa, si riallontanò.
Si guardò allo specchio della toeletta. E tutto ciò che pensava era : Merlino. Morte. Merlino. Morte.
Amava Merlino. Veramente e profondamente.
La loro "storia", o tresca celata... era... la cosa più bella che le fosse mai capitata. Al diavolo il ceto sociale. Non lo pensava minimamente.
Merlino l'aveva conquistata con quel suo sorriso dolce.
Con quel suo abbraccio azzardato, tempo addietro, dicendole di volerla proteggere dai suoi incubi.
Lui era... lui. Sapeva come si sentiva a dover nascondere il suo essere. Era uno stregone. Un dolce, buffo, imbranato, stregone.
Quando bussarono alla porta della sua stanza, sobbalzò. Gwen le sorrise, mentre faceva passare l'ospite.
- Sei in ritardo!-
Merlino sorrise a Gwen, che poi li lasciò soli.
- Scusa. -
- Sono dannatamente preoccupata, e tu mi dici solo scusa?! -
Lui fece spallucce. - Non è successo niente... - la guardò.
- Eri tu?-
- È stato spontaneo. - ammise.
- Non ha visto, te. Vero?-
- No. Tranquilla... e poi c'è altro di cui doverti preoccupare. -
- Cosa intendi?- domandò, aumentando la preoccupazione nello sguardo. - Stai bene?-
- No. Sai che potrei morire se non ho un tuo bacio!-
Morgana lo guardò sbigottita.
- Non te lo meriti!-
Lui le si avvicinò, fermandosile di fronte. - Perché mia signora, se mi è concesso chiederlo?-
- Non... te... - gli guardò le labbra atteggiate in un sorriso e deglutì. - Nontelomeritiperchémihaifattapreoccupare - disse tutta d'un fiato. Poi lo baciò di slancio. - Ti odio, quando fai così. - gli borbottò sulle labbra. - Odio questo tuo sorriso... - lo guardò negli occhi.
- Perché?-
- Perché mi fai star bene. -
- È incoerente ciò che dici, amore mio. - le sorrise nuovamente. - Tu adori il mio sorriso, e cito le tue testuali parole di questa notte : " Merlino, amo il tuo sorriso. Mi fa sentire in pace."-
- Non sei preoccupato?-
Perché lei stava benissimo, rinchiusa nel suo abbraccio. Come in quel momento. Non voleva che gli accadesse niente.
- Vuoi la verità?-
- Ti prego. - lo guardò, arricciando le labbra. - Sì, la verità. -
- Poco. Gaius dice che Aridian è uno che va pesante. -
- Quindi, faccio bene ad aver paura. - chinò il viso contro il suo petto. Stringendosi a lui.
- Non ho paura io, figurati. Rilassati... - Ed iniziò ad accarezzarle la schiena, su e giù. Mentre posava dei baci lievi sul collo.
- Pensi sia egoista, a volerti tenere solo per me? - gli domandò ad un certo punto.
- In amore, tutti sono egoisti. - le accarezzò il volto, prima di toccarle le labbra con il pollice. Poi la baciò.
Con foga, dolce passione. La strinse forte a sé, senza fermare il bacio. Sentendola cedere ogni secondo che passava. - Ti amo. -
- Sta zitto, e baciami ancora. -
Ripresero a baciarsi, stringendosi l'un l'altra. La prese tra le braccia, adagiandola sul letto.
Continuando a baciarla, ad accarezzarle il corpo sinuoso, ancora coperto dal vestito di broccato.
La desiderava. Si desideravano. Erano l'uno che completava l'altro. Udì un suo sospiro, ed un lieve gemito, alle sue carezze.
Il suo stringersigli contro. Le sue carezze, delicate e decise, sull'addome.
- Morgana... -
Le accarezzò la coscia, nel mentre lei lo sfiorava sul fianco. Si inarcò ad una carezza, mentre le sollevava la gonna della veste.
I suoi muscoli asciutti guizzarono, come sempre, quando lo accarezzò ancora.
Le morse le labbra, prima di scendere a baciarla sul collo niveo, ed ancora nella scollatura del vestito.
Il desiderio urgente di unirsi a lei, lo stava facendo impazzire. Ma adorava prender tempo con lei, in quel frangente.
Un modo per poter assaporare meglio l'estasi dell'unire i loro corpi.
Merlino.
Morgana.
I loro nomi, gemiti soffiati. L'uno dalle labbra dell'altro...
Il tossire di qualcuno, vicino a loro, li distolse.
Gwen, fortunatamente.
Merlino fece finta di niente. Morgana guardò la ragazza con un cipiglio severo.
- Perdonatemi, mia signora... Merlino... -
- Fa niente... - si alzò - Tanto devo andare.... -
Si chinò verso la donna,ancora stesa sul letto, e la baciò dolcemente sulle labbra. - Magari riprendiamo più tardi... -


Il tempo lavorativo passò... lento.
E sembrò rallentare ancora, per Morgana, mentre guardava la luna piena dalla sua stanza.
Lui le aveva detto che si sarebbero visti. Lo sperava vivamente.
Incrociare lo sguardo, a cena, mentre la serviva era tutt'altra cosa. Vederlo far le sue piccole smorfie, mentre Artù ed Uther parlavano.
Sorridere e far finta di niente. Fingendo di pensar ad altro, quando il re le domandava del suo buon umore.
Si passò una mano tra i capelli, sciogliendoli lentamente.
- Sei stupenda, te l'ho detto?-
La voce di lui, accanto alla porta. Finalmente era lì.
- Varie volte... ma continua. Adoro i complimenti.-
Lo sentì ridere, chiudere la porta ed avvicinarsi a lei. - Vanitosa... -
Si voltò a guardarlo. - Però ti piaccio... -
- Ti amo, è diverso. - asserì prima di baciarla. - Ora... amore, che ne dici se... - la baciò ancora - Riprendiamo ciò che abbiamo interrotto nel pomeriggio?-
E spostò le labbra verso il suo collo. Scostandole i capelli con una mano, e riprendendo a baciarla.
Dapprima dolcemente, poi sempre più con passione. Arrivando a morderla lievemente.
Il gemito di lei, ed il suo cedere tra le sue braccia... furono la semplice conseguenza.


Il materasso morbido sotto di loro. E le tende d'organza, drappeggiate intorno al baldacchino. Semichiuse.
I sospiri di lei, alle sue carezze. I gemiti ai suo morsi lievi.
Merlino la guardò, con desiderio, mentre le toglieva la vestaglia. La baciò con venerazione e passione sul corpo.
Accarezzandola.
Sospirando, quando lei gli passò con le dita sulla schiena nuda.
La baciò ancora sulle labbra, chiedendole un permesso concesso, accarezzandole il palato con la lingua. Inseguito presto da lei, come in un gioco.
I morsi di lei sulla mascella, le carezze forti tra i capelli. Le cosce, che lo sfioravano. Il seno che toccava il suo petto.
Si chinò ancora, posando lievi baci. Dal seno, scendendo sul ventre. Mordendola appena vicino all'ombellico.
- Così mi fai solletico... - rise lei.
- Lo so... - e la baciò subito, di nuovo in quel punto.
Lei rise ancora, ma tornò semiseria, quando lui la sovrastò del tutto. Sentendosi stringere in una morsa ferrea, e sentirlo finalmente dentro di sè.
Chiuse gli occhi per un attimo, poi li riaprì. Lui la guardava.
Iniziò a rispondere ai movimenti. Rispondendo con ardore ai baci. Accarezzandolo a sua volta, sapendo che lo adorava in quei momenti.
Poi...
I movimenti, più frenetici. I sospiri divennero meno silenziosi. I gemiti, meno soffocati.
Le labbra di lui, la divoravano. Le sue mani, sembravano plasmarla... e gli occhi. Gli occhi la guardavano.
Cercando ogni nuovo segnale.
Morgana si inarcò ancora di più, mentre sentiva il piacere salire. Ed i baci, le spinte di lui, non facevano che aumentare la sensazione.
Si trovò sollevata dal giaciglio, stretta a lui.
Oro.
Gli occhi di lui divennero dorati. Mentre insieme raggiungevano la vetta del piacere.










Nda : La faccena inziale dell'incantesimo l'ho ripresa appunto dall'episodio di Merlin. Quando poi Uther chiama il cacciatore di streghe. A parer mio uno dei migliori episodi Mergana.

   
 
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