27/01/2013
2 recensioniPrologo
La Sigmund Corp, un’associazione che possiede una tecnologia in grado di impiantare nella mente umana dei ricordi artificiali permanenti, offre ai suoi clienti la possibilità di esprimere un ultimo desiderio prima di morire. Dato che queste memorie sono permanenti vanno in contrasto con le vere memorie del paziente, motivo per il quale vengono prese in considerazione persone che non hanno più molto da vivere.
“Dove stavi guardando Neil?!” esclamò alterata la Dottoressa Rosalene, una donna giovane con dei lunghi capelli neri e gli occhi del medesimo colore, l’auto dove stavano viaggiando lei e il suo collega si era schiantata contro un albero.
“Beh scusami se ho schivato eroicamente quello scoiattolo che è sbucato dal nulla!” rispose il Dottor Watts tranquillamente; probabilmente aveva la stessa età di Eva, aveva dei capelli color castano e dei grossi occhiali che gli coprivano gli occhi, anch’essi dello stesso colore dei capelli.
“L’hai comunque preso in pieno..”
Lungo la strada infatti giaceva morto un piccolo scoiattolo color marroncino che era stato investito pochi attimi prima dalla macchina dei due colleghi.
“..Oh.” esclamò sconsolato l’uomo.
“L’hai preso in pieno e hai colpito un albero..” disse la donna rimarcando la parola e.
“Ascolta, non preoccuparti, è la macchina della compagnia.” rispose tranquillamente Watts.
“Mi stai prendendo in giro?! Il capo ci ammazzerà!”
“Hmm..gli potremmo dire che stavo salvando un cagnolino. Lui adora i cani, vero?”
“È più un tipo da gatti..”
“Perché il mondo deve essere tanto complicato? Bene, qualunque bestia gli vada a genio l’abbiamo salvata.”
“Perfetto, dopo ricordati di scriverlo sul tuo resoconto.”
La dottoressa Eva Rosalene si avvicinò alla macchina per prendere l’equipaggiamento.
“Perfetto, che si aprano le danze!” esclamò Watts prendendo l’enorme contenitore.
I due così si incamminarono verso la casa.
“Ehi aspetta, non dimenticare la macchina!”
“Volevo solo vedere se te lo ricordavi.” Esclamò pacata Eve estraendo dalla tasca destra del camice le chiavi della macchina e chiudendola a pochi metri di distanza.
“Come sei gentile a pensare sempre a me!” disse ironicamente Watts che rincominciò a camminare verso la destinazione.
Salirono alcune scalinate nel bosco finché i due non si trovarono davanti un’enorme masso che bloccava la strada.
“Chi ha messo qui questa roccia?” esclamò adirata Rosalene.
“Forse è il loro sistema di sicurezza.” rispose ironicamente Watts.
“Non essere ridicolo..non abbiamo tempo da perdere. Proviamo a spingerlo via dalla strada.”
“Forse potremmo trovare un ramo di un albero da usare come leva..aspetta..” Neil esitò un attimo “..oppure potremmo arrenderci subito e dare un taglio alla cosa!”
“..un ramo funzionerà..” esclamò Rosalene rimasta senza parole dopo l’affermazione del collega.
La sua attenzione ricadde così su un ramo che si trovava li vicino, proprio dietro Neil.
“Bene, questo dovrebbe funzionare..”
Eva appoggiò leggermente il ramo al masso ma questo scoppiò e si accasciò a terra.
“Che diavolo è successo?!” chiese Neil.
“Io..non capisco..” cercò di dare una spiegazione Eva “..sembrava quasi una specie di palloncino..Uh, va bene, è meglio se ci diamo una mossa.”
“Okkeey..”
I due camminarono ancora per qualche metro finché non raggiunsero la casa del loro paziente.
Rosalene bussò alla porta.
All’interno dell’abitazione un bambino stava suonando una dolcissima melodia al pianoforte mentre la sorella lo osservava ma venne interrotto da qualcuno che bussava alla porta.
“Mamma! Sono arrivati!” gridò la bambina.
“Non è un brutto posto dove ritirarsi, non trovi?” esclamò Rosalene.
Watts si guardò attorno “Avrei potuto trovare di meglio. Turni di notte: un bene o un male?”
“Sai già la risposta stupido gufo!”
“Ci vorrà tutta la notte, me lo sento!”
“Lo so.”
“E dubito che abbiano del caffè..”
“Chiudi il becco.” Esclamò seccata la donna.
“..mentre le onde dell’oceano ci deliziano con una ninna-nanna..” cercò di intonare Watts.
“Difficile sentirle con il tuo continuo blaterale.”
“E le tue sopracciglia si..”
Improvvisamente la porta della casa si aprì impedendo a Watts di continuare il suo discorso. Eva si girò e lanciò un’occhiataccia piena di rabbia verso il collega poi entrò nella maestosa casa.
“Non dimenticare l’equipaggiamento, cretino!”
Neil che stava seguendo la donna fece dietro front e prese di nuovo tra le braccia l’enorme scatola.
“Non vengo pagato abbastanza per questo..”
Detto ciò entrò anche lui nella casa.
~•~•~•
Eccomi qui!
Non dovrei scivere tre fic comtemporaneamente ma chiudiamo un occhio :)
Parlando della fic, come ho già scritto nella descrizione non ho scelto una coppia ma probabilmente sarà composta da Shade + ...
Vi dico quasi subito che probabilmente sceglierò Fine ma non perché è la mia preferita semplicemente perché nel gioco River ha i capelli rossi/arancio..
Appunto come dicevo nel gioco.
To the moon infatti è un gioco uscito da non molto in italiano, giocabile su computer e reperibile da steam.
È un gioco spettacolare, un di quei pochi giochi che quando arrivi alla fine scoppi a piangere perché ha una storia che ti prende, che ti emoziona, che ti coinvolge..
Spero vivamente che nessuno dica: no, non leggerò questa fic solo perché è red♥moon o blue♥moon perché io stessa, che scrivo solo red♥moon, in questo caso non mi interessa niente della coppia.
L'unica cosa che voglio è trasmettervi i sentimenti che ho provato mentre giocavo e vedevo giocare quel gioco.
Se proprio non vorrete leggere questa fic se siete interessati vi consiglio di vedere i gameplay nel tempo libero se potete e/o volete naturalmente :)
Vi avverto che sarà presente anche Bright con la sorella che non starà con Shade ovviamente :)
Scrivetemi voi come recensione o come messaggio privato che coppie volete :)
Aggiungo infine che i testi sono gli stessi che sono presenti nel gioco.
Spero vivamente di essere all'altezza :)
Un bacione ♥
Sunrise~
Cosa pensi che siano le stelle?
Ho sempre creduto che fossero fari. Bilioni di fari...bloccati all'estremità del cielo.
♥♥♥