Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: MakeMePerfectToYOu    27/01/2013    9 recensioni
-" Ehi Malik tranquillo non sono spaventata da te. Figuriamoci... sono solo un pò agitata tutto qui. E io sarò la prima ad arrivare don't worry!"- per me il concetto di seconda non esisteva. O prima o ultima! E ovviamente preferivo essere prima.
Il moro si avvicinò di più a me, mettendo la sua faccia vicino al mio orecchio.
-" Vedremo chi vincerà..."-
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
THANK YOU DAD FOR EVERY THING, I LOVE YOU.

 
Mi sporsi con a testa fuori dallo spogliatoio, e vidi una marea di gente: pubblico, giudici, atleti che stavano sfidando loro stessi, mettendosi in gioco, e tra breve sarebbe toccato anche a me. Ero lì, sentivo urla, applausi e il presentatore che chiamava i nomi degli atleti che si sarebbero dovuti esibire. Avevo paura ed ero agitata, ma mi ero preparata per tutta una stagione e non potevo mollare, non potevo buttare via tutto, ero nata per combattere ed ero lì per vincere. Mi presento, sono Amy Bass, una ragazza nata e cresciuta nella periferia di Londra, ma cosa più importante, sono una nuotatrice professionista. Amo il nuoto, l'ho sempre fatto. Ero molto piccola quando iniziai a praticarlo e me ne innamorai subito, facendolo diventare la mia professione. Avevo passato la vita ad allenarmi per arrivare dov'ero. Giornate passate in piscina, pomeriggi -trascurando compiti, famiglia e persino amici-. Quando ero in acqua nient' altro esisteva per me. C'eravamo solo io e l'elemento che mi completava. Quando scendevo la scaletta mi sentivo libera, potente, sentivo che avrei potuta fare qualsiasi cosa, forse perchè era davvero cosi. Ero brava, la migliore e tutti lo sapevano. La prima volta che incontrai l'acqua ebbi all'incirca tre anni: mio padre mi portò in piscina - in un centro sportivo vicino casa- mi fece bagnare i piedi, per primi. Ricordo che non era molto fredda, ma il sole cosciente - poichè era Estate- faceva sentire la differenza di temperatura. Sentii quel liquido strano - visto solo dentro una vasca o scorrere da un rubinetto- accogliermi ed invadermi. Fui felice! Ero una ragazzina e quella per me era una cosa nuova, un gioco nuovo, una cosa curiosa da scoprire.  Dopo qualche minuto entrai e mio padre mi seguì, mi sorresse e mi fece fare la "morta a galla". Non ebbi paura, ma fu una strana sensazione: come era possibile che una cosa con così poca compantezza mi potesse tenere su? Fui basita, ma decisi di farmi trasportare. Dopo poco l'uomo che mi reggeva, mi lasciò sola, e non sentendo più le sue mani sotto la schiena, alzai la testa, ma muovendomi  e non toccando il fondo della piscina, scesi un pò nel livello dell'acqua. Muovendomi ancora, peggiorai solo la situazione. Così mio padre vedendo che ero in difficoltà prese il mio braccio e mi tirò a sé. Pensai che ero salva, bevvi un pò, ma stavo bene. Il mio salvatore decise di portarmi fuori, per quel giorno bastava così.
 
Negli anni seguenti frequentai dei corsi invernali di nuoto e imparai a nuotare. Li frequentai per anni. Il mio allenatore era sempre più fiero di me, mi proponeva sempre per le gare, ed io ero entusiasta di parteciparvi. Erano tutti orgogliosi di me, sapevano quanto amore vi mettessi e quanto fossi io stessa orgogliosa di me. Ogni giorno che trascorrevo in acqua era un giorno in cui ero felice. 
Di tanto in tanto nella piscina dove andavo venivano degli ispettori. Andavano in giro per  i centri sportivi, in cerca di ragazzi ben dotati, che avrebbero poi fatto delle gare importanti. Li osservavano, e ne sceglievano una decina alla volta, bastava che facessero un certo numero di vasche ad una certa velocità e diventavano i prescelti.
Un giorno, esattamente il 4/12/2010 scelsero me. Ricordo benissimo quel momento, il mio allenatore fischiò e io mi fermai. Uscii dall'acqua e mi avvicinai ai due signori - uno dei quali era l'ispettore-. 
 
-"Salve signorina, l'ho osservata e credo che sia molto brava. Sa chi sono io vero?"- mi chiese l'uomo brizzolato.
 
Io riposi ovvia -"Certo lei è un collaboratore dell' associazione Enternational CONI"- sapevo chi era, ed anche bene.

 Seguivo da tempo i movimenti di quell'associazione, perchè quella ti permetteva di passare allo step successivo, farti conoscere regionalmente, e non era poco per una ragazza di periferia come me. Aspettavo da tempo di essere chiamata, sapevo di potercela fare, ne ero sicura. Avevo vinto sempre ogni gara in cui partecipavo. Ero sempre la prima, quindi non potevo fallire.

 
-" Bene signorina... che ne direbbe di partecipare ad una delle nostre gare regionali? Alla nostra associazione farebbe piacere presentare un talento come il suo. E si fidi lei lo è! Sono un' esperto in questo campo."- mi fece l'occhiolino.
 
-" Beh signore, per me sarebbe un onore. E non avevo dubbi che lei fosse un esperto."- scherzai io, per non deluderlo.
 
-" Perfetto fisserò un incontro con i suoi genitori tramite il suo allenatore. Mi raccomando non mi deluda."- mi disse.
 
-" Non si preoccupi, non succederà. Sarà orgoglioso di me vedrà..."- sorrisi ed entrai di nuovo in acqua, finendo cosi le vasche rimanenti.
 
Da quel giorno iniziai a gareggiare davvero. Feci gare provinciali, regionali vincendo medaglie e coppe. 
Passavano gli anni e la gente mi iniziava a conoscere. Avevo dei fans e diventavo sempre più popolare. Dopo lunghi e duri allenamenti ero diventata famosa, ero una star del nuoto. Facevo gare nazionali, niente mi spaventava. 

 
Ma ora era il momento di fare il grande passo, quello più importante della mia carriera, quello con il quale mi saprei potuta davvero considerare una "Campionessa". Ed ero lì,  con il costume indosso, ancora una volta, la cuffia che raccoglieva i capelli corti -tagliati apposta- e gli occhialetti messi, come un bracciale sul polso. 
 
Quella gara si decretava nella mia città: Londra, dove ero cresciuta anche professionalmente. C'erano tutti i miei parenti, amici, tutti quelli che contavano per me. E poi ovviamente c'erano anche i miei nemici, uno in particolare Zayn Malik. Era bravo, aveva talento. Aveva più o meno la mia età. Non mi spaventava, ma... non so credevo solo che fosse un degno avversario da non sottovalutare, tutto qui. E neanche a farlo apposta si avvicinò. Gli piaceva stuzzicarmi, sapeva che ero agiata.
 
-" Ehi Amy paura?? Sei per caso agitata? Beh ok... posso capire che sei spaventata dalla mia bravura, ma almeno seconda arriverai, vedrai..."- mi disse con un sorrisino del cavolo stampato in faccia. 
 
-" Ehi Malik tranquillo non sono spaventata da te. Figuriamoci... sono solo un pò agitata tutto qui. E io sarò la prima ad arrivare don't worry!"- per me il concetto di seconda non esisteva. O prima o ultima! E ovviamente preferivo essere prima.
Il moro si avvicinò di più a me, mettendo la sua faccia vicino al mio orecchio.

 
-" Vedremo chi vincerà..."-
-" E' una minaccia?"- dissi io allontanandomi da lui.
 
-" No, solo un avvertimento."- disse con voce bassa e sensuale.
 
-" Beh staremo a vedere. Vincerà il migliore, quindi basta dire cavolate."-
 
-" Bene. Niente trucchi o sotterfugi solo le nostre doti."- propose lui. Anche se da me non c'era pericolo di questo. Ero LEALE.
-" Certo. Era ovvio."- acconsentii io.
 
Avevamo già gareggiato insieme, una volta avevo vinto io e una volta lui. 
 
All' improvviso la nostra conversazione venne troncata da una voce, proveniente dal microfono. -" Si preparino: Amy Bass, Zayn Malik, Lucas Gastòn -ed altri cinque nomi- grazie"-. Tutti grandi campioni, che avevano una certa reputazione alle spalle. Sentendo i nostri nomi sobbalzammo e lui si allontanò dirigendosi verso la grande "vasca".  A me invece, venne incontro il mio allenatore, quello che mi allenava da sempre. 
 
-" Ehi Amy, tra poco tocca a te. Ce la puoi fare."- disse lui.
 
-" Si lo so ma ho... paura."- affermai con tono basso.
 
-" Di che? Di Malik? Vi ho visto parlare."- mi domandò confuso.
 
-" No, non di lui... Beh si anche, ma un pò di tutti. Siamo tutti molto bravi, e non voglio perdere Liam."- confessai un pò in imbarazzata. Eravamo lì perchè avevamo delle grandi doti, e una carriera alle spalle. Erano pur sempre i mondiali e c'erano nuotatori da tutto il mondo.
 
-"Amy, tu non perderai. Sei la migliore, sei una vincente e nel tuo vocabolario non c'è posto per il verbo perdere. Sei nata per vincere!"-  quella frase mi diede forza e convinzione.
 
-" E' vero. Grazie Liam, vado e spacco tutto. Sarò la prima ad arrivare a quel muretto."- diedi un bacio a Liam -ovviamente sulla guancia... non c'era niente fra noi, nel senso di amoroso. Ci volevamo solo tanto bene, e c'era tanta stima- e mi avviai verso la mia sfida più grande. Era il mio turno ormai, cosi mi posizionai sul trampolino, come tutti gli altri della mia batteria.
 
Era il momento, mancavano pochissimi secondi e poi sarei dovuta saltare, fare un bello slancio e tuffarmi. Poi nuotare fino alla fine e tornare indietro e farlo di nuovo. Dovevo fare duecento metri in stile libero -il mio MIO stile-.
 
La tensione salì, l' adrenalina entrò in circolo. Mi girai, e infilando gli occhialetti incontrai lo sguardo di Zayn, il mio temuto sfidante, ma non gli diedi importante. Mi girai di nuovo verso la mia corsia e mi chinai aspettavo solo lo schioppo della pistola per il via.
 
Tre, due, uno... BUUUUMMMM. 
 
Mi tuffai e iniziai a nuotare a più-non-posso. Feci una vasca, poi due, tre e arrivai a fare l'ultima, ma non ebbi più fiato, ero stanca... le braccia e le gambe non le controllavo più, andavano per conto loro. Stavo rallentando e sapevo che questo avrebbe significato far passare avanti gli altri, ma non avevo più forze.
Ad un certo punto mi venne in mente tutto il percorso che avevo fatto per arrivare dov'ero, come un flashback.
 
-" Vai Amy dai dai, ce la puoi fare. Forza piccola!"-  Mio padre mi incitava insieme a tutti gli altri. Era la mia prima gara.
 
-"Dai Amy vaaaaaaaaaaaiiiiiii"- ancora Liam.
 
-"Siiii piccola. Ce l'hai fattaaaaa!"- dissero tutti in coro, visto che vinsi. Uscita mi abbracciarono. 
 
-" Brava ce l'hai fatta, la tua prima gara, e l'hai vinta. Questo ti presenta un grande futuro."- mi disse Liam.
 
DIECI ANNI DOPO
-"Amy hai vinto ancora. Promettimi che quando arriverai ai mondiali farai lo stesso."- disse io padre fuori dallo spogliatoio.
 
-" Papà dai, non esagerare."- gli dissi io. Era ancora presto per pensarci.
 
-" Piccola mia, tu ci arriverai, e come se lo farai. Percò mi devi promettere che vincerai."- mi porse il mignolo.
 
-" Va bene papà. Lo farò, te lo prometto."- risi e facendogli la promessa, gli porsi il mio dito.
 
* Tu ci arriverai...
Piccola mia ce la farai...
Promettimi che vincerai...
*Promettimelo...
 
 Quelle parole mi rimbombavano nella mente. Quelle parole dette da mio padre, morto sei mesi prima della grande gara. Glielo avevo promesso, dovevo vincere per lui, per la sua memoria, dovevo farlo perchè lui mi aveva fatto conoscere quella che sarebbe diventata la mia passione. E non mi ero allenata per cosi tanto tempo per niente. Ero una vincente e ce la dovevo fare.
 
Presi un bel respiro, ricominciai a muovere braccia e gambe. Feci l'ultima metà vasca in tre secondi, passai davanti a tutti. E ce la feci... toccai il muro. Non sapevo se fossi la prima o no, ma ce la misi tutta, avevo combatutto e quello che era, era.
 
Uscimmo tutti dall'acqua, poi ci avvicinammo al podio tutti e otto- nessuno sapeva chi aveva vinto e chi perso-. Il presentatore iniziò a parlare e cominciò a dire i nomi, iniziando dal terzo classificato, fino ad arrivare al primo. Iniziò dicendo: -"Federica Giornali si posiziona come terza classificata nella categoria stile libero. A seguire Zayn Malik come secondo classificato. Ed infine per prima classificata si posiziona..."-
 
Mi batteva il cuore all'impazzata, Malik era secondo ed io? Io non ero niente? Come poteva essere? Avevo davvero paura adesso.
 
-" La prima classificata è AMY BASS con la medaglia d'oro, nello stile libero."- Non potevo crederci ero PRIMA. La cosa per cui mi ero sempre battuta finalmente era nelle mie mani, anzi sul mio collo. Finalmente avevo il titolo di campionessa mondiale, ero al settimo cielo. Tutte le paure si stavano annullando improvvisamente. Il cuore smise per un attimo di battere, sapevo di potercela fare, ma sapere che la cosa che hai sempre desiderato è nelle tue mani, è come un sogno che si realizza, e il MIO sogno si era realizzato.
 
Ci premiarono poi scendendo dal podio, e Zayn si avvicinò.
 
-" Brava, bravissima Amy, sei stata grande. Pensavo che non ce l'avresti fatta ed invece sei la prima. I miei complimenti."- disse lui.
 
 Non credevo che fosse capace di dire delle cose tanto dolci. Forse mi ero sbagliata su di lui, forse non era poi cosi male, come credevo.
 
-" Grazie Zayn. Beh te l'avevo detto che non ti dovevi aspettare niente di che. Lo sai che sono la migliore!"- gli dissi quelle cose beffardamente.
 
-" Adesso non fare la grandiosa Bass. Sei stata brava e ti meriti i miei complimenti, ma io non sono certo da buttar via."- disse con tono malinconico, come se quelle mie parole lo avessero toccato.
 
-" Va bene, scusami Malik. Dai per farti tirare su il morale, stasera sei invitato alla festa delle mia vittoria."- quella festa si faceva per tutti quelli che vincevano un grande titolo.
 
-" E tu per tirarmi su il morale, mi vorresti portare nel posto dove tutti festeggiano te? Dove tutti ti dicono quanti sei stata brava? NO GRAZIE"-
 
-" Senti Malik io sono, prima ma tu secondo, quindi non fare la vittima e vieni a quella festa se vuoi. Se non vuoi fottiti. Comunque per me sarebbe importante se venissi."- oh no, lo avevo detto davvero? Cavolo.
 
-" Cosa?"- mi domandò con gli occhi sbarrati. Da me non si sarebbe mai aspettato quelle parole.
 
-" Hai capito... Adesso devo andare, fammi sapere."- Lo liquidai, avevo altre persone da incontrare oltre a lui.
 
Come Zayn, anche tutti gli altri si complimentarono. Ma volevo condividere la mia vittoria con quello a cui dovevo tutto. Quindi mi cambiai al volo, facendomi una doccia veloce, e poi scappai da tutti per andare nel posto, dove c'era LUI.
 
Arrivata davanti ad  un grande cancello con su un cartello che diceva:" Cimitero di Londra". Entrai e mi avviai alla Lapide... Mi misi in ginocchio e iniziai a parlare.
 
-" Ehi papà, hai visto? Ho vinto. Beh ma tu lo sai, c'eri anche tu. Vero? Si certo che c'eri, tu ci sei sempre"- mi risposi ovvia, con la prima lacrima che scendeva. Poi continuai.
 
-" Ho vinto grazie a te. Ho ricordato le tue parole, quello che mi hai detto dieci anni fa. Te le ricordi? Mi avevi fatti giurare che avrei vinto una volta arrivata ai mondiali. E infatti eccomi, con una medaglia d'oro in mano. Pesa sai? Se ci fossi tu, vicino a me la sorreggeremo insieme, ma non puoi."- a quel punto le lacrime iniziarono a scendere senza fermarsi.
 
-" Tranquillo, lo so che non è colpa tua, ma del cancro che ti ha strappato dalla vita, da me! Ti voglio bene, spero che tu lo sappia... E grazie per avermi spronata e sostenuta finchè hai potuto. Mi sei stato di grande aiuto, sempre. Eri il mio fan numero uno, e forse lo sei ancora da lassù. Beh papà, ora devo andare per prepararmi. Stasera c'è la mia grande cena e sei invitato anche tu! Ci sarai no? Si che ci sarai. Allora ci vediamo dopo. Ciao papà..."- detto questo lasciai un bacio sulla pietra fredda e mi diressi all'uscita. Dovevo prepararmi, ero agitata ancora una volta, ma tanto ci sarebbe stato il mio papà a sostenermi perciò sarebbe andato tutto bene.
 
La macchina si fermò davanti ad un grande ristorante. Io scesi accompagnata da Liam, e insieme ci avviammo alla grande porta, poi entrammo.
-"Salve signorina Bass, ottima esibizione oggi. Prego quello è il suo tavolo."- mi disse un uomo all'entrata. 
Dopo averlo ringraziato, mi sedetti, accanto alla mia famiglia, ai miei amici e soprattutto tra Liam e Zayn che alla fine era venuto.
 
Mangiammo cose da alto rango, cose francesi i quali nomi conosciuti, ma che neanche ricordavo. Non mi importava di tutto quel cibo strano. Preferivo di gran lunga il cibo italiano, come la pizza o la pasta.
Finita la cena dovetti ballare, tutto per festeggiarmi. Mi piaceva ballare, ma non ne avevo voglia e forse qualcuno se ne accorse.
 
-" Ti va di ballare?"- alzai i miei occhi verdi e ne incontrai due marroni-nocciola.
-"Si"- risposi io. 
 
Iniziammo a ballare un lento, e io mi avvicinai alla spalla del mio cavaliere. Ero un pò malinconica.
 
-" Che hai? Sei... triste stasera, e non dovresti esserlo."- 
 
-"Lo so Zayn, ma mi manca mio padre."- confessai.
 
-" Amy lui ti guarda da lassù, non ti abbandona mai!"- mi consolò il moro.
 
-" Lo so, lo so. Ma perchè non posso ballare con lui adesso? Non che non voglia ballare con te, ma avrei voluto festeggiare anche con lui."- mi scese una lacrima che lui asciugò.
 
-" Senti Amy, so che ti manca e so che brav'uomo era, ma sorridi. Non farti vedere giù. Qui ci sono anche molti tuoi sfidanti, quelli che oggi hai battuto, quelli che non aspettano altro che vederti cosi. Non sono tutti come me, perciò riprenditi."- disse guardandomi negli occhi.
 
-" Oh mio Dio, ti ringrazio. Sei un tipo forte, non credevo che avessi un cuore cosi grande. Senza offesa."-
 
-" Ahahaha nessuna offesa, ma sai com'è anche io ce l'ho un cuore, e anche grande. E... beh forse me ne pentirò ma... ti voglio un pò di bene, insomma ci tengo a te. Capisci?"-
 
Io rimasi con gli occhi sbarrati. All'improvviso il cuore iniziò a battere forte, e non solo il mio ma anche il suo- che sentivo per la vicinanza-.
 
-" Zayn, forse anche per me è lo stesso..."- arrossii e abbassai lo sguardo.
 
-" Vogliamo provarci?"- mi domandò.
 
-" A fare cosa?"-
 
-" A stare insieme. Sì, lo so siamo due avversari e la gente parlerà, ma io lo voglio farlo.  E  va bene,è anche vero che io sono un pò troppo per te, sono bellissimo, ma..."- ecco il suo carattere sfottente che veniva fuori.
 
Lo stoppai con un bacio. Volevo anche io quel che aveva proposto.
 
-" Sì, ma non fare lo stronzo, perchè ti picchio."- ridemmo e continuammo a baciarci.
 
Eravamo belli insieme.
Salveeee a tutteeeeeee!! Questa è la mia prima ONE SHOT e sono un pò emozionata, perchè ho raccontato quello che vorrei che succedesse a me... Io AMO il nuoto!! E la mia vita è vorrei che quello che è successo ad Amy succeda anche a me *sogna*. Spero che qualcuno di voi recensisca e mi faccia sapere quello che pensa. Spero di non aver fatto troppo errori, soprattutto con i tempi verbali. Fate critiche- che sono bene accette- ma non offendete. GRAZIE in anticipo Belle.
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MakeMePerfectToYOu