Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: lipsbieber    27/01/2013    4 recensioni
Il bullismo al femminile è di marca psicologica: è fatto di pettegolezzi,esclusioni,prese in giro,piccolo invidie. Chloe,ragazzina semplice,timida,spontanea,brava a scuola,diviene a poco a poco vittima di un gruppo di suoi compagni di classe,capitanati da Justin. Justin,è un ragazzo viziato,ambizioso,deciso,che ama vestire alla moda e essere al centro dell'attenzione. Anche i suoi amici hanno paura di lui,del suo giudizio,delle sue reazioni.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chloe guardò attraverso i vetri della macchina la sua nuova città,e,come le accadeva sempre quando qualcosa la spaventava,cominciò a sognare. Questo era il suo difetto,ma era anche la sua qualità più grande. Sognare rendeva bella la vita,anche quando era brutta. E negli ultimi mesi era stata molto brutta: era bastato un incidente,e le risate,la gioia,le vacanze,i regali,le feste di Natale e di compleanno,e tutte le gioie della vita se n’erano andate.
La felicita era sparita.
Era rimasta sola con la mamma e le due sorelline,senza il papà,a condividere tristezza e smarrimento. Ed erano arrivati anche i problemi di soldi: bollette,debiti,fatture…
Sotto il peso del dolore e delle preoccupazioni la mamma aveva rischiato di crollare,o forse era crollata. La zia Helena,sorella del papà,le aveva trovato un piccolo appartamento nella sua città e un lavoro. Un lavoro provvisorio,come commessa in un supermercato,perché la mamma,con un diploma mai usato,aveva sempre fatto la moglie e la madre a tempo pieno. Ma era tutto cambiato rispetto a prima. Tutto finito! Anche per Chloe.
Dire addio alla loro città,alla scuola,alle amiche: ecco un altro dolore. Come fare,allora a non sognare?
Tutto ad un tratto,la mamma la strappò ai suoi sogni. Erano appena arrivati alla nuova casa.
-          Chloe! Non vedi che sono carica come un somaro?!
Chloe prese in braccio Marty,la più piccola e chiamò Jasmine,la seconda.
-          Vieni, Jasmine. Entriamo e andiamo a vedere la nostra cameretta – le disse.
Erano belle,le sorelline,paffute e buone. Le volevano bene. Lei era la sorella maggiore,da imitare in tutto: instancabile inventrice di giochi,bravissima narratrice di storie,una più belle dell’altra. La mamma,a sentire la sua voce,improvvisamente passò all’irritazione alla commozione,e mentre entrava in casa con le braccia cariche cominciò a piangere; non era certo quella casa che aveva immaginato per le sue bambine. E che lei e Robert avevano sognato a occhi aperti mille volte!
La mamma rimase ad ascoltare le tre voci infantili che ormai si accavallavano. Era stanca. Stanca. Piena di tristezza,di sconforto e anche di paura. Ma le bambine erano tranquille,grazie a Chloe.
Chloe: prima figlia,primo amore della mamma e del papà. Che cosa avrebbe fatto senza lei.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La mamma spostò lo sguardo dal mobile di antiquariato appena comprato e guardò Justin,osservandolo compiaciuto. Suo figlio stava scrivendo,serio e preciso. Prima aveva fatto gli esercizi di pianoforte, e prima ancora la sua lezione di canto. Bè,era un impresa stare dietro quel ragazzo! A volte era persino spaventata dalla sua intelligenza.
Occuparsi di lui era una grande responsabilità,anche perché Jeremy,suo marito,era spesso lontano per lavoro. Stava facendo una carriera importante, ma all’educazione di Justin teneva moltissimo. Figlio unico e superamato, per lui sognavano un destino eccezionale e una carriera favolosa,ricca di soddisfazione e di successi.
Justin era un ragazzo alto e chiaro di carnagione,con i capelli castani e gli occhi color miele.
-          Mamma…’ la voce leggermente pronunciata di Justin la strappò dalle sue meditazioni cariche di compiacimento – non mi dovevi dire una cosa?
- Una cosa?
-          Si.
Nella voce di Justin vibrò una nota di impazienza.
-          Me l’hai detto prima. Ma non ti potevo stare a sentire. Dovevo fare gli esercizi di solfeggio.
-          Ah,già! E’ vero. Come fai a ricordarti di tutto? Sai chi è tornata, nella nostra città? La tua amichetta dell’asilo. Quella che giocava sempre con te. Eravate inseparabili.
-          Ma chi?
-          Chloe.  Ecco come si chiamava. Chloe. Ti ricordi di lei?
Certo che se la ricordava: una bambinetta bionda e paffuta,più bassa di lui,che le dava sempre la mano e le voleva un gran bene. Ricordava che da piccoli giocavano con le formine nella sabbia.
-          Dovrai essere gentile con lei, Justin. Il suo papà è morto in un incidente,e, stando a quello che mi hanno detto,oltre a lei ci sono altri due bambini,o bambine,e pochi soldi. Povera Chloe! Tre bambini uno dietro l’altro, e nessuna sicurezza economica… Io non so! Sarà in classe con te,caro. Aiutala,sii comprensivo.
Justin ingoiò un sorriso seccato,ma anche un po’ compiaciuto.
-          Certo,le darò una mano – disse. E gli sembrò di ricordare che quella Chloe ne avesse bisogno.
Avevano frequentato insieme la scuola materna e la prima elementare,poi lei si è trasferita. E ricordava bene che la maestra le diceva sempre ‘‘Chloe,non ti distrarre! Chloe,non guardare per aria. Chloe,non pasticciare il quaderno!’’
 
 
Questa è la mia prima fan fiction,non uccidetemi. L’inizio può sembrare un po’ noioso ma pian pian diventerà sempre più ‘intricante’. Recensite in tante,mi raccomando kiss kiss :**
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: lipsbieber