Il viaggio dell'Host Club!
‘‘Haruhi,amore svegliati!È ora di andare’’ disse
Tamaki,già pronto,ben vestito e profumato,accarezzandole dolcemente la
spalla…ora unica parte visibile da sopra le lenzuola…
La
giovane dopo qualche brontolio aprì gli occhi ancora
assonati…
Nel
vedere,però il suo principe,sorrise…dopo essersi alzata gli si avvicinò ancora
nuda…e lo baciò senza pudore o rammarico,lasciandosi accarezzare…
Successivamente a qualche minuto scesero nell’atrio,entrambi vestiti… Dove gli
altri membri dell’Host Club li aspettavano,già da un po’…
Honey all’improvviso colto dalla voglia di
ripartire,senza contegno,freddo e con un tono di superiorità disse ’’ce l’avete
fatta,piccioncini!!!’’
Tamaki fece finta di nulla,portandosi Haruhi vicina,lei
però rimase stupita dal tono del piccolo solitamente gentile e di buon
cuore…Allo stesso tempo stesso Hikaru consolava Kouru,colto dalla dolcezza della
coppia e dall’insensibilità di Honey!!!
Kyoya:’’la valige sono già tutte
dentro?’’
Mori accorgendosi dopo qualche secondo che parlava con
lui lo guardò con occhi spalancati,come appena svegliato da un
sogno,annuendo!
Tutti pronti per il viaggio al castello di
Roosvelt,viaggiarono in pullman.
Il
pullman,caratterizzato dal blu e dalla scritta ’’Host Club’’ in rosa,partì alla
volta del castello.
Il
tempo sembrava non passare mai per alcuni,altri invece non si accorsero neanche
di ciò che gli accadeva in torno,evidentemente,troppo presi da
altro.
Durante il viaggio la situazione era caratterizzata da
strani comportamenti:
Tamaki e Haruhi erano nascosti dietro una tendina,color
crema come tutte all’interno del pullman,anche Kaoru e Hikaru sembravano essersi persi nel mondo oltre
al tessuto.
Mori e Honey giocavano a carte sul tavolino di lego di
pino,solido e di un colore non troppo scuro,al centro del
mezzo.
Kyoya nel frattempo pareva distratto…seduto in un
angolino,in fondo ,scriveva su fogli di colore giallognolo,con una penna blu.
L’unica sua compagnia era composta dallo zaino e i mille fogli scarabocchiati a
lui affiancati.
Un
rumore lo distrò dal suo lavoro,si girò e non vide nulla,riprendendo allora il
suo da fare.
Poco dopo,di nuovo quello strano
rumore…
Decise,allora,di alzarsi a vedere,tutti distratti non si
accorsero che una giovane donna,dai capelli rosso ramato,dai folti riccioli,era
addormentata per terra in un angolino. Portava un vestito di una stoffa leggera
decorato da fiori di colori differenti. La pelle liscia brillava quasi al colore
del sole… quell’immagine lo sconvolse a tal punto da non riuscire a
parlare,rimase in mobile per qualche attimo…
Dopo di che si guardò in giro,indeciso sul da
farsi.
Infine chiuse la tendina,e rimase li fuori in attesa,o
forse solo per non creare casino e così,disagio.
Arrivati a destinazione,Kyoya fu l’ultimo a
scendere,mentre gli altri ancora una volta,distratti a fare
altro.
La
prese tra le braccia dopo averla portata in un hotel.
Dalle grandi torri e dall’immane eleganza,era forse
stato un castello in precedenza? Non lo sapeva ma ne fù sbalordito. Si fermò
all’entrata,chiedendo che nessuno disturbasse la
signorina.
Entrato in camera,la stanza ad atmosfera romantica lo
turbò leggermente:
le
luci del comò spente,il profumo delle candele profumate gli inebriava il
pensiero. Il letto era a due piazze,la coperta decorata a petali di
rose,colorava l’ambiente,insieme ai fiori sparsi per tutta la stanza,in appositi
vasi di terra cotta decorati.
Dopo averla posata dolcemente sul letto uscì dalla
stanza,non voleva lasciare tracce di sé.
Non
sapeva però,che…
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