Quando la dottoressa Mirando Bailey arrivò alla baita in montagna tutti gli ospiti erano già dentro ad aspettare la sua entrata . Era una bella sposa, era nervosa e piena di insicurezze che svanirono via quando, aperte le porte, guardò il suo sposo negli occhi. Tutti i rumori svanirono, le persone intorno a lei erano inesistente e tutto si fermò a quello sguardo, all’amore che aveva unito quella donna a quell’uomo.  April era bellissima nel suo vestito verde e quando vide arrivare Jackson con la nuova specializzanda, capì che l’idea di suggerire di portare qualcuno al matrimonio era stata una pessima idea.
Dopo l’entrata della sposa, c’è un altro momento magico che caratterizza la cerimonia nuziale : lo scambio delle promesse. La dottoressa Bailey aveva messo per iscritto quello che provava ma nel momento in cui arrivò il suo turno, nel momento in cui avrebbe dovuto giurare davanti a quella platea quanto e perché amava quell’uomo, si bloccò e un vuoto di memoria svuotò la sua mente.
-          “Ecco … io avevo preparato tutto un bel discorso su di noi, sulla nostra storia ma adesso è cose se non fossi più in grado di parlare o comunque di esprimere un concetto di senso compiuto … quindi provo ad improvvisare”
April e Jackson che erano seduti una accanto all’altro si guardarono dubbiosi e divertiti quasi, un po’ come tutte le persone dentro la sala . Dimenticare le cose non è tipico della dottoressa Bailey , non è una che si affida al caso ma,  si sa , in amore tutto è possibile e niente è prevedibile.
-          “Io ti amo perché hai imparato ad amare prima di tutto i miei difetti, perché mi hai capita anche quando ero incomprensibile,  perché  mi sento fortunata quando mi stringi tra le braccia,perché fai di me una donna. Ti amo perché con te mi sono lasciata andare, ho perso il controllo eppure non mi sono mai sentita persa.  Oggi sono qui perché non credo ci sia futuro senza te, non per me” .
Un applauso accompagnò la fine del discorso della dottoressa che commosse gli invitati e lasciò Jackson incapace di resistere all’istinto di cercare la mano di April.
Dopo la cerimonia in sala fu tutto un susseguirsi di lenti e canzoni romantiche.  Jackson si scusò con Stephanie, non doveva essere lì con lei, non doveva trascinarla a quel matrimonio solo per scommessa, non era da lui, non era in stile Avery.
-          “Io non lo so cosa ci sia tra te e la dottoressa Kepner” disse Stephanie “ e so che dovrei farmi i fatti miei , ma quando una persona partecipa ad un matrimonio non può restare indifferente all’amore, quindi secondo me, dovresti smetterla di guardarla da lontano e avvicinarti a lei stasera e dirle quello che provi”.
Stephanie si alzò e si diresse al bancone del bar “meglio approfittare dell’open bar” pensò. 
Jackson prese fiato e si diresse verso April ed inchinandosi leggermente verso lei domandò :
-          “Ti va di ballare?” domandò
-          “Certo” rispose lei.
-          “Ti ho stretto la mano …” disse lui accarezzandogli le spalle.
-          “Mi hai stretto la mano …” ripeté lei guardandolo negli occhi.
-          “Perché …”
-          “Perché?” domandò impaziente lei di sentire la fine di quella frase .
-          “Ho imparato ad amare anche i tuoi difetti …”
-          “Mi capisci anche quando sono incomprensibile …” lo interruppe lei .
-          “Perché mi sento fortunato quando ti stringo tra le braccia ….” Continuò lui
-          “Perché con te mi sono lasciata andare eppure non mi sono mai sentita persa perché mi fai sentire una donna e non una stupida ragazzina !”
-          “Non sei una stupida ragazzina April”
-          “Non lo so nemmeno io chi sono”
-          “Beh forse farò io adesso la figura di uno stupido ragazzino, anzi credo che un liceale sarebbe in grado di fare meglio , ma … potresti provare ad essere la mia ragazza April?”
-          “Sembra così bello, ma lo sarà domani?Quando non avremo più questi bei vestiti, quando nessuna orchestra suonerà per noi e quando non ci saranno più sposi che ci ricordano quanto sia bello essere innamorati?”
-          “Forse non sarà così bello, ma sarà perfetto perché è così che deve essere!”
Lei accostò il viso alle labbra di lui e disse :                                 
-          “Jackson … prometti che non mi lascerai per il capo cheerleader della scuola!”
-          “Sto con una dottoressa sexy e intelligente, che me ne faccio di una stupida cheerleader?”
I due sorrisero e si lasciarono cullare dalle note di Frank Sinatra prima di andare a casa . Quella notte sembrava aspettasse loro , era stata voluta e a loro non restò che viverla .