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Autore: Medea Astra    28/01/2013    2 recensioni
Una breve poesia rigorosamente non in rima sui pensieri di una donna qualsiasi che vede per la prima volta quello che sarà l'uomo della sua vita. Siete liberi di associarla a chiunque vogliate.
buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cercai tra le tue iridi primaverili il filo rosso che ci avrebbe legati,
resi l’uno dell’altro, disperati, angosciati e soprattutto innamorati.

Cercai spighe di grano, ricordi di un passato non troppo lontano,
vi trovai i sogni che solo un giovane può avere.

Guardai le tue mani vuote e grandi e pensai a come sarebbe stato
Averle tra le mie.

Guardai il tuo incedere sicuro e sprezzante, osservai la folla
Spiegarsi al tuo passaggio quasi come fosse un mare al passaggio del divino.

Sentii la tua voce tuonare tra tante, alta, sicura, fiera.

E fu come impazzire.

   
 
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