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Autore: xbjebershug    28/01/2013    4 recensioni
"Mio padre diceva che per lui siamo solo soldi, ma io so che non è così. Lui mette l’anima in quello che fa, e ama le sue Beliebers più di se stesso."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.




Caro diario,
23 marzo, Unipol Arena, Bologna, ore 20:00.

Avevo aspettato a lungo questo momento, circa quattro anni. Ero riuscita a comprare il pacchetto VIP, un sogno. Avrei incontrato il mio idolo, Justin Drew Bieber. - Mio padre diceva che per lui siamo solo soldi, ma io so che non è così. Lui mette l’anima in quello che fa, e ama le sue Beliebers più di se stesso.-
Lo avrei avuto davanti agli occhi, lo avrei abbracciato, lo avrei ringraziato per tutto. La sua voce dal vivo, l’avevo immaginata tantissime volte. Chissà come sarebbe stato guardarlo mentre cantava ‘Die in your arms’. Si, Bieber. Morirei volentieri tra le tue braccia.

Fantasticai per quattro mesi, il tempo sembrava non passare mai. L’ansia mi assaliva. E se Justin non mi avesse voluta abbracciare? E se le altre Beliebers mi avessero presa in giro perché avevo solo dodici anni? Ma, alla fine, non mi lasciai condizionare più di tanto dalle mie paure.

Ventidue marzo. Io e mamma andammo all’aeroporto, era il momento di partire. Salimmo sull’ aereo e in poche ore, che mi sembrarono secoli, arrivammo a Bologna. Un taxi ci accompagnò al nostro albergo. Alle 19:00 del giorno dopo sarei dovuta essere all’arena, pronta ad incontrarlo.

 Mi presentai all’arena alle 15:00. La fila era lunga chilometri. Wow, non me lo aspettavo. Avevo il pass, quindi mi fecero passare avanti.
Erano le 18:30, mi fecero entrare in un stanza con un’altra cinquantina di Beliebers. Mi abbracciarono, in fondo eravamo una famiglia.

Arrivò Justin.

 Il cuore mi batteva all’impazzata, stavo per svenire. 

“Ciao ragazze”  Adoravo il modo in cui lo diceva, mi ricordava che era il Canadese più bello del mondo.

“Come state?” Aveva imparato a parlare così l’ultima volta che era venuto in Italia. Scoppiai a piangere, Justin sorrise e mi abbracciò.

“Ehi piccola, non piangere!” Non volevo più staccarmi da lui, mi sentivo in paradiso. Mi fece un autografo e mi abbracciò nuovamente per salutarmi.  Ci fecero uscire dalla stanza, e ci portarono in parterre.

Ero proprio sotto il palco. Ero emozionata, non riuscivo a smettere di piangere.

Le luci vennero spente, milioni di Beliebers urlavano, un riflettore venne puntato sul palco e uscì Justin gridando “Ciao Bologna!” .

Partì la base e iniziò a cantare ‘Baby’. Cantavo anche io con lui, era una sensazione fantastica.

 Dopo una lunga scaletta, Justin iniziò a cantare ‘One Less Lonely Girl’. Due ballerini scesero dal palco e mi vennero a prendere. Non ci potevo credere. Cominciai a darmi pizzicotti, pensavo fosse un sogno. Salii sul palco, e Justin mi fece sedere su uno sgabello mentre continuava a cantare. Mi regalò le rose, come era solito fare con tutte le ollg.

Mi sentivo una principessa. Cominciò ad accarezzarmi le guancie e a cantarmi davanti. Mi stava dedicando la canzone. Alla fine mi abbracciò, e mi fece scendere dal palco. Pensavo che sarei morta per l’emozione, ma in realtà piangevo dalla felicità. A mezzanotte circa il concerto finì, e uscimmo dall’arena.

23 marzo 2013, caro diario. Il giorno più bello della mia vita.
  
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