Lode agli ultimi eroi

Non preoccuparti Manecchan, non ti lascerò morire, non anche tu. Sei troppo prezioso per me, ben più prezioso del mio sciocco Swampert, il mio starter, sempre troppo allegro, ormai ha smesso di prendere le cose alla leggera per sempre, chissà se alla fine ha imparato a calmarsi. Poi Breloom, detto Lum, così audace, così generoso, si è lanciato tra noi e il nemico, ha piazzato per te Parassiseme ed è caduto sotto i colpi del mostro. Beast, il mio dolce Vibrava, gli mancava così poco per evolversi nuovamente e diventare magnifico, ma ha sottovalutato il potere delle sue debolezze. Perfino la mia dolce Lairon, il pilastro, la forza del gruppo, non ha potuto nulla questa volta. Ormai nessuno di loro potrà aiutarci, la terra battuta sotto i nostri piedi è intrisa del loro sangue, e le loro anime staranno già cercando riposo al Monte Pira.
So che tu stai soffrendo esattamente come me, la nostra empatia è sempre stata fortissima, mio adorato Manectric, sento l’elettricità scorrere lungo la tua schiena, serpeggiando tra il pelo arruffato, in gola un ringhio di odio e dolore verso l’essere che ha infine ucciso persino il tuo grande amore, la tua compagna che presto avrebbe messo al mondo il tuo primo cucciolo, la mia preziosa Niney, Ninetales, l’unica della squadra a non essere originaria di questa regione. Ora tocca a te. Non vorrei doverlo fare, ma non è una battaglia da cui potersi tirare indietro, la nostra è una sfida, sapevamo che sarebbe stata dura, questo sarebbe potuto essere un traguardo da superare perché le cose si facessero più semplici. O forse no. Tu sei già stanco, vedo che la gravità della ferita alla tua zampa, ancora sanguinante, ti impedisce di muoverti rapidamente come tuo solito. Il nostro avversario lancia ancora il suo attacco, quello che ha ridotto in cenere le mie speranze e ridotto le mie pokeball a contenere i miseri cadaveri martoriati di quelli che sono stati i miei migliori amici, i miei più fedeli compagni. Non posso permettere che finisca così anche per te, Manecchan, sono stanca di questa sfida terribile. Gettarmi davanti a te e proteggerti con il mio corpo mi sembra il minimo che io possa fare. Non gli permetterò di lacerare ancora il tuo magnifico pelo, di intaccare la tua fierezza. Tu devi sopravvivere, ad ogni costo.
Il dolore è lancinante e terribile, l’allenatore avversario emette infine un suono, un singolo suono di sorpresa. Un po’ misero come epitaffio. Ma il mio ultimo pensiero è sempre per voi, anche mentre cesso pian piano di muovermi, di percepire il mondo, ho ancora negli occhi i giochi di Swampert, il ventre dolcemente gonfio di Niney mentre Lum lo osservava intenerito, la lucentezza negli occhi di Beast il giorno che si è evoluto, quando gli sono spuntate le ali. Quasi non sento il sangue scorrere via da me, il pulsare delle vene che si svuotano. Vi raggiungo, amici miei, ma il mio ultimo pensiero è perlui: a lui ho passato il testimone della vita, dovrà portarla avanti per me e per gli altri. Se la caverà, ne sono certa, e cercherà una nuova sfida. Va’, Manecchan, e fatti valere.


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Angolo dell'Autrice
Questa cosa voleva essere una pokèpasta, ma alla fine è venuta fuori una cosa più malinconica e triste che altro. In ogni caso è incentrata su Manecchan perchè è stato l'unico a rendersi utile in quella battaglia in particolare, ma nessuno degli altri è effettivamente "morto", per fortuna.
Come al solito, grazie di tutto.
Flamebreath