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Autore: Lady Aquaria    29/01/2013    8 recensioni
Qualcosa nella sua testa gliel'aveva detto: spegni il PC e fatti gli affari tuoi, non aprire quel link, esci piuttosto… ma non aprire quel pdf… non aprire quel documento…
Invece lui c'era cascato con tutte le scarpe, aveva cliccato su quel link maledetto e aveva letto quel file nonostante l'immagine già abbastanza esplicita.
Ma perché??
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer DeathMask, Pisces Aphrodite
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Demenziale su Aphrodite

Disclaimer: Aphrodite e DeathMask sono di Masami Kurumada; Facebook è di proprietà di Mark Zuckerberg.
Premetto che questa è la prima (e ultima comica / demenziale) che scrivo e che non è una presa per i fondelli nei confronti di nessun autore presente su questo sito né in alcun altro sito; tutto ciò è nato tempo fa dopo aver letto per caso una fan fiction su un sito estero, dove Aphrodite incarnava tutti i cliché possibili e immaginabili.
I miei propositi sono assolutamente pacifici, okay?

 

Non aprite quel PDF

 Era successo tutto per caso, così, in un normale pomeriggio di fine gennaio: terminata la missione era tornato rapidamente al Santuario, incontrando DeathMask davanti alla quarta casa, intento a rovinarsi la salute e i polmoni con le sue dannate sigarette.
"Da te o da me?" aveva scherzato Death, ammiccando.
"Dì, ma… per chi mi hai scambiato, per una ragazza di strada?" aveva obiettato, inarcando un sopracciglio.
Chi si credeva di essere?
L'uomo di Neanderthal si era estinto da un pezzo, eppure, guardando Death e la sua espressione da tiraschiaffi, pensò che evidentemente uno di loro era sopravvissuto alla naturale evoluzione della Specie.
Death aveva ridacchiato, tossicchiando subito dopo.
"Ti ho inviato dei link via Facebook." aveva aggiunto, con fare strano e con un tono di voce che gli aveva ricordato i maniaci sessuali dei film, con le loro voci arrochite.
"Spero per te che non siano altre stupide richieste di quei sciocchi giochi online." aveva sbuffato.
Non poteva aprire la propria casella di posta tranquillamente che ogni maledetto giorno trovava almeno una cinquantina di richieste diverse:
-Mi serve un mattone per la stalla, me ne mandi uno?
-Ho bisogno di un punto energia per sconfiggere i nemici, inviane uno anche tu!
-Hey, clicca e inviami un permesso di costruzione per costruire la nuova casa!

"No, no."
"Ah bene. Sarà meglio."
L'altro aveva ridacchiato di nuovo.
"Nessun gioco, vedrai. A dopo, bambolina." aveva infine concluso, con una generosa pacca sul suo posteriore.
Sulle prime il gesto l'aveva lasciato sconcertato –soprattutto perché Death non l'aveva mai fatto e perché non si sarebbe mai permesso-, poi, superati i primi secondi, gli aveva risposto con un gran pugno in faccia.
"Non so che cosa t'è preso, ma se ti azzardi a rifarlo, quella mano te la trancio."
"Le altre volte non dicevi così."
Okay. Non poteva essere ubriaco già a quell'ora, perciò, che cosa si stava fumando? A giudicare da ciò che stava dicendo quella canna doveva essere anche piuttosto forte.
"Ma và al diavolo…"
"A dopo, bambolina."
Aveva deciso di lasciar perdere preferendo rintanarsi in casa propria dove, una volta chiusa la porta alle spalle, aveva impostato il timer della caffettiera e si era spogliato gettando tutto nella cesta dei panni sporchi prima di concedersi una veloce doccia.
E solo dopo aver preparato la sua dose quotidiana di caffeina aveva trovato la giusta carica per accendere il PC e affrontare il mondo.
Per prima cosa le ultime notizie su Yahoo! e la posta elettronica –DeathMask e i suoi giochini strambi potevano anche aspettare-, quindi un po’ di sano relax (relax?) navigando qua e là sui social network.
Nella casella posta di Facebook vide ben cinque link di DeathMask, e tutti rimandavano a diversi siti a lui sconosciuti: ne aprì uno con cautela, scoprendo un documento in formato pdf.
Un racconto in inglese, suddiviso in più capitoli e con l'avviso: rated M – per adulti.
"Oh porca paletta."
Navigare impunemente per rilassarsi? Che gli era saltato in mente?
Non l'avesse mai, mai fatto.
"…cosa mi tocca leggere." disse, schiaffandosi una mano in fronte.
Qualcosa nella sua testa gliel'aveva detto: spegni il PC e fatti gli affari tuoi, non aprire quel link, esci piuttosto… ma non aprire quel pdf… non aprire quel documento…
Invece lui c'era cascato con tutte le scarpe, aveva cliccato su quel link maledetto e aveva letto quel file nonostante l'immagine già abbastanza esplicita.
Ma perché??
Per curiosità, principalmente. Perché l'uomo è un animale curioso, affamato di sapere.
No. Perché l'uomo è masochista e a volte ama farsi del male.
C'era da dire che non si scandalizzava facilmente e di sicuro non di fronte a un racconto a rating per maggiorenni o un'immagine porno.
Le cose che lo colpivano di più erano gli stereotipi assurdi con i quali i non-etero erano descritti, come nel racconto in questione.
"Phro, sei in casa?" domandò DeathMask.
Inarcò un sopracciglio e lanciò un'occhiata al corridoio: l'aveva visto passare prima, certo che era in casa.
"E dove dovrei essere, altrimenti?" replicò.
"Mah, non saprei. Sai, dicono che sei molto, molto impegnato."
Sbuffò sonoramente.
"Impegnato a farmi sfondare da qualcuno nel mio letto, magari chinato a novanta, travestito da donna e con il rossetto rosso fuoco e la french manicure?" replicò alludendo al documento che aveva letto poco prima, facendo scoppiare DeathMask in una risata potente e divertita.
"Hai aperto quei link dunque."
Oh sì.
E aveva scoperto cose di se stesso che nemmeno lui pareva conoscere: anzitutto lui era la prostituta del Santuario, quello che in poche parole regalava il suo posteriore e il suo corpo a chiunque, uomini e donne.
Lui era bisex, d'accordo, ma non era una prostituta. E che diamine.
Aveva scoperto che era sempre, costantemente il passivo, quello che si comportava da checca isterica preda della sindrome premestruale, quello che lanciava gridolini se per caso, nell'amplesso, DeathMask gli faceva spezzare un'unghia.
"Accidenti a te, non avrei dovuto."
"Perché? In giro per la rete trovi cose interessanti." scherzò DeathMask.
"Sì, a quanto pare c'è gente che pretende di conoscere meglio di me le mie abitudini sessuali."
DeathMask sghignazzò.
"Interessantissimo, vero?"
Quasi non meritava risposta.
"Per te di sicuro, visto che etichettano me come uke e te come il seme di turno."
DeathMask alzò il mento con finto orgoglio.
"E vorrei ben vedere, insomma. Sono un maschio italiano, io domino." disse, gonfiando i muscoli in improbabili mosse da body builder. "Io sono un macho." aggiunse, prima di stirarsi i dorsali. "Argh."
Stavolta fu Aphrodite a ridere.
"Ma quale macho, sei un rottame buono solo per lo sfasciacarrozze."
Sì, da quando Shiryu l'aveva cafuddato per bene, 'tacci sua.
"Comunque dai, te l'ho fatto leggere per ridere un po'."
Eh, infatti. Aveva riso tantissimo nel leggere quegli stupidissimi cliché.
"Non pensarci. Noi andiamo a farci una birra giù al pub, vieni anche tu?" continuò DeathMask.
Cancellò la cronologia, spense il PC e seguì DeathMask dopo aver afferrato il chiodo appeso nell'ingresso, con un inspiegabile senso d'inquietudine addosso.
Chissà perché, sentiva che la cosa non era affatto finita lì.

 

***

Lady Aquaria's corner.
Come dicevo nei disclaimer, dico subito che non è mia intenzione offendere nessuno qui su efp né in giro, è tutto nato da alcune storie lette su siti stranieri, storie che stereotipavano Aphrodite fino a ridurlo a una specie di macchietta.
Tutto qui. Solo per ridere, non per offendere.

Lady Aquaria.

   
 
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