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Autore: _LonelyWolf_    29/01/2013    3 recensioni
Una semplicissima One Shot sui dolori che Derek è costretto a dover affrontare e l'unico rimedio che lo aiuta a non impazzire: l'eterna compagnia di Stiles.
Sterek, ovviamente!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E se ti mostro il mio lato oscuro, mi stringerai ugualmente questa notte?
E se ti apro il mio cuore e ti mostro il mio lato debole, cosa farai?

Pink Floyd – The Final Cut



Le voci.
Eccole di nuovo.
Come ogni notte, loro erano li quasi a voler ricordare a Derek che non era solo. Che il dolore era con lui, e che esso non l'avrebbe mai lasciato.
Ed il calore.
Il calore che per la millesima volta lo divorava, ancora tutto quel caldo soffocante, quelle fiamme dai colori caldi che si rivelarono essere una bestia feroce pronta a disintegrare quel poco di vita che si era costruito.
I ricordi, ricordi ancora impressi in quelle travi di legno bruciacchiate che facevano rimanere in piedi quella casa una volta piena di vita.
Perché si ostinava a vivere li? Lo sapeva. Sapeva che i ricordi lo avrebbero divorato, che non avrebbe retto. Lo specchio anch'esso rovinato e pieno di polvere se ne stava gettato all'angolo della stanza e rifletteva l'immagine di un uomo duro e impassibile. Nessuno avrebbe mai potuto neanche lontanamente immaginare l'uragano di emozioni che tormentava l'animo di Derek. O meglio qualcuno poteva, ed era l'unica anima umana a cui Derek si fosse aperto dopo quell'incendio. E non era niente più di un piccolo, gracile ragazzino dalla parlantina facile, Stiles Stilinski.
Derek non riusciva a spiegarsi come ci riuscisse, ma Stiles zittiva tutte quelle voci fastidiose. Quando le voci lo tornavano a chiamare, Derek perdeva quasi il controllo e l'unica cosa che poteva veramente farlo tornare nella realtà erano le braccia di Stiles attorno alla vita, come fosse un piccolo cucciolo, tranquillizzandolo dicendo che sarebbe andato tutto bene, ora che c'era lui. Ora che l'unica sua compagnia non era il dolore.
Ma non solo, perché Stiles gettava acqua su quelle fiamme che avevano reso quella casa- ed anche Derek- instabile.
Quando dormivano nella sua stanza, Stiles si sentiva sempre un po' fuori posto e terribilmente malinconico. Sapeva che per Derek non era facile,vederla ridotta in quello stato. Quindi dopo una dolce serata, guardando Derek angosciato per la situazione gli propose con assoluta normalità:
<< Sai, dovremmo ristrutturarla. >> E Derek si sentì spiazzato. Perché era l'ennesima dimostrazione che lui lo capiva. Non lo aveva attaccato come tutti, dicendo ''Comprati una casa nuova, questa sta andando a puttane amico.'' Stiles capiva che per lui, quella casa era un pezzo di vita. Non poteva semplicemente abbandonarla ma doveva averla con se per poter di nuovo chiudere gli occhi qualche volta, e sospirare, immaginandosi i Natali passati con la sua famiglia, sua sorella, le liti e i momenti di gioia....tutti quei ricordi che popolano il suo passato.
<< E con quali forze, Stiles?>>
<< Oh andiamo, fai tanto il ''potente lupo cattivo'' e poi non fai neanche lo sforzo di spennellare due pareti? >> Derek sorrise leggermente, pensando che non fosse poi una cattiva idea. Ma si meritava lo stesso una cuscinata in faccia.
Certo, deve ammettere che sopportarlo non è facile. Con le sue battutine, la sua irritante ironia e quegli occhi da cerbiatto che ogni volta rubavano qualche battito al suo cuore. Ma è pronto a scommettere che anche per lui sia davvero difficile sopportare i suoi cambiamenti d'umore.
La notte in cui iniziò tutto, nessuno si sarebbe aspettato che sarebbe andata a finire così. Erano semplici sguardi decorati da lunghi silenzi e dai respiri mano a mano sempre più pesanti.
Ne dovettero passare di pomeriggi insieme, Derek era molto più complicato di quello che dava a vedere e slegarlo dal suo pensiero ''Non fidarsi mai di nessuno'' era un impresa impossibile.
Ma lentamente i due impararono a capirsi, sopportarsi ed a consolarsi a vicenda.
Così le sere iniziarono a diventare sempre più lunghe, tra le ore perse a guardarsi l'uno negli occhi dell'altro come se dentro vi fosse un intero libro da leggere. Ed era proprio così, perché gli occhi di Stiles non sarebbero mai riusciti a nascondere una delle sue bravate o uno dei suoi momenti no, quelli in cui non c'era nessuna battuta pronta e neanche una delle sue spiegazioni logiche.
E gli occhi di Derek così tristi non riuscivano a mascherare il dolore che provava in alcuni momenti, o la paura che potesse un giorno stufarsi di lui.
E questo era un punto di forza per loro, quando mancavano le parole -perché troppo stanchi e sconfitti per aver la forza di pronunciarle- non c'era bisogno di super sensi da Licantropo, c'era bisogno solamente di quella sottile connessione che avevano solo loro due: Stiles e Derek.
Dove era possibile toccare il dolore dell'altro come se non fosse solamente un concetto astratto. Ma non era una relazione basata solo sulla sofferenza. Era come un lento processo di riabilitazione, entrambi in un modo o nell'altro si curavano le ferite che il destino gli aveva procurato, ed era questo a legarli in modo così profondo.
Alla fine l'unica cosa di cui si ha bisogno è sempre la stessa, per chi ha sofferto in solitudine per tutto questo tempo.
L'amore. Quel sentimento che sia a Derek che a Stiles era rimasto sconosciuto per troppo tempo fino a quando- il destino, o chiunque voi vogliate – li ha portati a conoscersi.








Ecco ragazzi, questo è il risultato del mio primo, inutile e folle esperimento.
Non mi sono voluta inoltrare in lunghi dialoghi, è solo una specie di narrazione della loro storia. Sicuramente, quell'anima pia che ha provato ad arrivare all'ultima frase prima di riuscire ad aprire un'altra fan fiction ne passerà di tempo. Sarà un forte trauma, sisi.
Seriamente parlando, è la prima volta che posto qualcosa del genere! Ho scritto sempre e solo in qualche Gioco di Ruolo, quindi datemi il tempo di abituarmi. Se vedo che faccio poi così tanto schifo mi arrendo, dai. Salverò il mondo di efp dalle mie torture!
Basta, mi sono resa già abbastanza ridicola! Inutile dire che le recensioni fanno piacere, positive e negative che siano!
Baci. :)
  
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