30/01/2013
1 recensioniDimmi Che Sarà Per Sempre...
Justin- questa è una promessa Erika…-disse unendo il mio ciondolo con il suo formando così un cuore con inciso sopra ’BEST FRIEND
Io-ti voglio bene Justin . Ti prego non partire , come farò senza di te- dissi scoppiando in un pianto che ci travolse entrambi
Justin- non sarà per sempre ; solo finché le sue condizioni non miglioreranno – disse asciugandomi una lacrima sfuggita appena dal mio occhio- ti prego regalami un sorriso , ne avrò bisogno…-
Faccio un piccolo sorriso o almeno ci provo. Mi sorride anche lui finché una voce metallica ci avverte che il volo per New York sta per decollare ; il volo che deve prendere Justin.
Mi lascia un lungo bacio sulla fronte prima di prendere la sua valigia blu notte e voltarmi le spalle.
Cammina per qualche metro dopodichè si rigira e mi fa un cenno con la mano per salutarmi un ultima volta.
Non sapevo quando ci saremo rivisti, se ci saremo più rivisti , non sapevo se sarebbe tornato. Pattie era ricoverata e i medici l’ avevano trasferita a New York in un ospedale che avrebbe potuto dargli migliore assistenza medica. Io conosco Pattie è una donna fantastica e volevo partire anche io con Justin per stargli accanto , ma mia madre me l’ aveva impedito dicendo che sono troppo piccola.
…2 anni dopo…
Sono passati 2 anni esatti dalla sua partenza. Non mi ha chiamato ed io non sono riuscita a premere quel fottutissimo bottone verde per far partire la chiamata. Avevo paura che si fosse scordato di me o che mi avesse sostituito con qualcun’altra. Non so come sta Pattie , ne come sta lui. Sono persa.
Inoltre oggi è il mio compleanno; si lui è partito proprio il giorno in cui compii 16 anni e oggi sono 18. Potrei partire e raggiungerlo ma non ho la minima idea di dove si trovi .
Mamma- ehi piccola non piangere..- dice mia madre entrando in camera
Io-vattene non voglio parlare con te ! sparisci !-
Mamma- ma tesoro , non puoi trattarmi così…-dice dolorante
Io-tu ancora non lo capisci è ? non hai capito che mi hai diviso dall’ unico amico che avevo, che mi hai fatto abbandonare l’ unico essere per cui provavo sentimenti !- urlo ed esco sbattendo la porta.
Non mi importa se ora ci sia rimasta male . lei è stata l’ artefice delle mie sofferenze.
Infilo le cuffie dell’ipod , metto il cappuccio della felpa e mi incammino per il parchetto di fronte casa; il tempo è brutto , il cielo è scuro e triste come la mia anima.
Raggiungo la pancina , la nostra panchina. È proprio lì che ci conoscemmo : io ero immersa nella lettura seduta sulla panchina e lui per sbaglio mi tirò una pallonata facendomi cadere il libro in una pozzanghera, e per farsi perdonare quello stesso pomeriggio mi ricomprò il libro da lì tutto cominciò. Su quella panchina avevamo inciso anche i nostri nomi con la data vicino ( 27/03/2009)
Ricomincio a piangere ,ma questa volta più forte , perché in questi ultimi mesi avevo capito che l’ amavo. Quando pensavo a lui non lo vedevo più come amico o consulente, ma mi immaginavo io tra le sue braccia mentre mi lasciava dolci baci sul collo.
Questo mi feriva ancora di più .
??-ehi tutto bene..?- mi dice qualcuno sedendosi accanto a me
Io-si grazie …- dico senza alzare la testa , non voglio far vedere le mie debolezze ,soprattutto a uno sconosciuto
??- a me non sembra, sei qui su questa panchina tutta sola …-abbozzo un sorriso , sembra un 13 che cerca di rimorchiare una ragazza.
Io-beh ecco vedi per me oggi è un giorno bruttissimo , qualche anno fa il mio migliore amico mi ha abbandonata …-
??- sai anche io qualche anno fa ho perso i contatti con la mia migliore amica , non l’ho mai dimenticata ; era una ragazza fantastica , ma non sono mai riuscito a dirle quanto l’amavo e l’amo se solo riuscissi ad avere il coraggio di suonare alla sua porta, ma qualcosa me lo impedisce..- sento che tira su col naso ; sta piangendo che dolce
Io-anche io non ero indifferente a lui ma l’ ho capito solo dopo esser partito … lui era un ragazzo fantastico , aveva due occhi bellissimi , se solo potessi rivederli una volta-
??- sai … la cosa buffa è che questa la chiamavamo la ‘NOSTRA PANCHINA’ è qui che ci siamo conosciuti …- il mondo per un momento si ferma ; collego tutto e le lacrime ora scendono più veloci di prima.
??-tutto bene?-
Io- Ju..Justi..n – dico alzando lo sguardo finalmente.
Incontro due occhi color nocciola che mi tolgono il respiro. Essi mi scrutano per bene poi si illuminano e diventano sempre più lucidi , fino a far cadere una lacrima.
Justin- sei ..sei tu…-dice scoppiando a piangere
Io mi butto tra le sue braccia e lo stringo fortissimo. Il suo profumo,il suo calore,i suoi abbracci.. tutto mi era mancato di lui.
Justin-ti prego dimmi che non è un sogno , dimmi che sei veramente qui tra le mie braccia!-
Io- sono qui ,justin,sono qui…- lo stringo di più a me
Justin-perdonami se non ti ho più chiamato , ma ho perso il cellulare e mi madre non ce l’ha fatta … scusami!-
Io-justin .. mi dispiace , ma ti prego non scusarti ora sei qui è questo quello che conta…-
Justin- io ti amo Erika…-dice lasciandomi spiazzata. Il mio cuore perde un battito ma subito dopo comincia a battere più velocemente.
Si stacca dall’ abbraccio e mi fissa negli occhi.
Fisso le sue labbra; le ho sognate così tante volte…
Mette le sue mani sul mio viso e con il pollice accarezza lentamente le mie labbra seguendone il contorno. Si avvicina lentamente socchiudendo le labbra e in un attimo ci troviamo uniti in un bacio bellissimo.
Le nostre lingue giocano e da un semplice bacio diventa un bacio passionale che ci travolge.
Io-ti amo anche io Juss-mi bacia nuovamente
Justin-questa volta però sarà per sempre …-
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