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Autore: Saretta67    30/01/2013    1 recensioni
"Ciao, cosa posso portarti?" Rimasi interdetta a guardare il suo sorriso smagliante. "Ciao, ehm prendo un capuccino e una briches grazie". Sorrise scrivendo su un piccolo blocchetto la mia ordinazione. "Come te la porto la Brioche? cioccolato,crema, marmellata, vuota..." Sorrisi timidamente e lo fermai prima che continuasse la lungha lista dei tipi di brioche che hanno. "Alla crema va benissimo".... due occhi marroni con uno strato nero di matita che mi fissavano accompagnati da due labbra sottili tirate in un sorriso beffardo. "Scusami piccola ma questo tavolo è nostro!" Disse con superiorità. Lo fissai alzando un sopracciglio guardandolo negli occhi. "Come scusa?" Dissi abbastanza seccata dalla sua superiorità. "Quello che ho detto, il tavolo è nostro" Sorrise beffardo guardandomi dalla testa ai piedi con un espressione indecifrabile. "Non penso proprio!" .... nuova FF la prima, abbiate pietà ç_ç
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di luce entrava dalle piccole fessure delle persiane verdi della mia camera da letto, illuminando la stanza facendo accendere il colore lilla delle pareti. Mi svegliai aprendo dolcemente gli occhi guardandomi attorno. Era una magnifica giornata estiva, quindi non feci neanche tante storie per alzarmi dal mio comodo, ormai caldo letto. Guardai le mie lenzuola azzurre e blu tutte stropicciate mentre mi stiracchiavo, le risistemai alla buona e sistemai il cuscino celeste sopra di esse. Presi i vestiti che avevo preparato la sera prima e mi infilai nel bagno per farmi una doccia rinfrescante. Rimasi sotto al getto rilassante dell'acqua tiepida per almeno 30 minuti circa, mi rilassavo a rimanere li, immersa nei miei pensieri a riflettere sulle cose da fare, in fondo era da un giorno che mi ero appena trasferita e dovevo trovare ancora un lavoro.
Uscii dal box della doccia e mi avvolsi in uno asciugamano, mi asciugai velocemente con un altro asciugamano i capelli e poi mi guardai allo specchio. Una ragazza alta si e no 1 e 65 con due occhi verdi smeraldo fissavano la mia immagine, una chioma di capelli rossi lunghi fino alle spalle tutti spettinati, un corpo asciutto e in forma con tutte le curve al proprio posto. Ero soddisfatta del mio aspetto, quando ero piccola ero sempre quella presa di mira per ogni minima cosa, per i miei vestiti, per la mia statura, per il mio corpo e per altre cose, ma guardandomi allo specchio, a 28 anni mi sentivo finalmente soddisfatta e in pace con il mio corpo, era anche ora.
Mi rivestii con  una maglietta a mezze maniche bianca con la scritta in nero "AC-DC" sul petto, jeans corti e le mie fedeli All-Star blu basse. Misi un filo di trucco e mi legai i capelli in una coda e scesi le scale con la mia tracolla. Decisi di andare a fare colazione al Johnny's, un piccolo locale accanto alla spiaggia che avevo trovato il giorno prima mentre cercavo lavoro. Controllai che nella mia borsetta ci fosse tutto e uscii incamminandomi verso la spiaggia. Dopo 10 minuti arrivai al locale e mi accomodai al tavolino accanto alla finestra così che potevo guardare fuori. Un ragazzo alto, capelli ramati e occhi azzurri da paura si avvicinò, con una maglietta bianca con la targhettina con scritto "Jack", jeans e grembiulino nero. "Ciao, cosa posso portarti?" Rimasi interdetta a guardare il suo sorriso smagliante. "Ciao, ehm prendo un cappuccino e una brioches grazie". Sorrise scrivendo su un piccolo blocchetto la mia ordinazione. "Come te la porto la Brioche? cioccolato,crema, marmellata, vuota..." Sorrisi timidamente e lo fermai prima che continuasse la lunga lista dei tipi di brioche che hanno. "Alla crema va benissimo" Mi regalò un altro smagliante sorriso mentre finisce di scrivere la mia ordinazione. "Bene, arrivano subito" Annuii e dopo uno scambio di sorrisi lui si voltò e andò verso il bancone mentre io mi voltai verso la finestra e guardai fuori la gente che passava persa nei miei pensieri. C'era gente che correva per andare a lavoro, chi con le tavole da surf vanno in spiaggia, chi semplicemente faceva un giro a piedi. A interrompermi dai miei pensieri fu una mano con su scritto "Marl" sulle nocche che mi picchiettava sulla spalla. Mi voltai guardando chi mi  ha distratta dai miei pensieri e vidi un ragazzo alto, con le braccia piene di tatuaggi , muscoloso ma non troppo, capelli neri corvino sotto a un cappello rosso e due occhi marroni con uno strato nero di matita che mi fissavano accompagnati da due labbra sottili tirate in un sorriso beffardo. "Scusami piccola ma questo tavolo è nostro!" Disse con superiorità. Lo fissai alzando un sopracciglio guardandolo negli occhi. "Come scusa?" Dissi abbastanza seccata dalla sua superiorità. "Quello che ho detto, il tavolo è nostro" Sorrise beffardo guardandomi dalla testa ai piedi con un espressione indecifrabile. "Non penso proprio!" Ribattei innervosita dal suo atteggiamento, il ragazzo davanti a me stava per ribattere quando alle sue spalle arrivò un secondo ragazzo, alto...molto alto con anche lui le braccia tatuate, capelli neri che ricadevano suoi suoi magnifici occhi di un blu intenso. "Che succede qui?" Chiese all'amico per poi rivolgere il suo sguardo su di me.
"Questa ragazza ci ha fottuto il posto!" Disse mr. sorrisettobeffardo guardandomi in cagnesco. "Scusa ma non leggo il tuo nome qui sopra!" Replicai fissandolo altrettanto in cagnesco. "Calmatevi ora su, Brian non fare il bambino ci sono altri tavoli!" Disse il più alto all'amico. "Non fare il bambino?! Jim come facciamo a guardare le ragazza se non abbiamo la finestra?" il più alto sospirò esasperato. "Brian... quando crescerai?" L'amico brontolò qualcosa andando verso un altro tavolo lasciandomi da sola con quello di aver capito di chiamarsi Jimmy. "Scusalo, a volte non so cosa farci con lui" Rise, una risata così genuina e contagiosa che fece ridere pure me. "Comunque io sono James, ma mi chiamano tutti Jimmy o Jim" Sorrise di nuovo porgendomi la sua mano che strinsi sorridendo dolcemente. "Piacere, io sono Lilibeth, ma tutti mi chiamano Lily". Ci scambiammo qualche sorriso e poi si mise a sedere davanti a me, parlammo un po' del più o del meno mentre consumavo la mia colazione. "Sei nuova da queste parti?" Chiese mentre finiva la sua brioche al cioccolato. "Si, mi sono trasferita ieri da Los Angeles" Sorrisi portandomi poi la tazza del cappuccino alle labbra. "Ecco perché non ti ho mai vista" Sorrise e io ricambiai, guardai l'orologio e mi accorsi che erano già le 11 e 30 ed ero in ritardo con le mie cose da fare. "Cavolo è tardissimo!! Scusami Jimmy" Mi alzai sorridendo dispiaciuta prendendo la mia tracolla. "Tranquilla, se hai bisogno di me sai dove trovarmi" Sorrise indicando il locale. "Va bene, grazie di avermi ascoltata". "Grazie a te per la compagnia" "Alla prossima Jim" Sorrisi andando verso il bancone per pagare ma Jack mi avvisò che non dovevo pagare neanche un centesimo perché lo aveva fatto James per me, mi voltai verso di lui per sorridergli grata e lui mi rivolse un saluto con la mano e uscii di fretta dal locale. Se attraversavo la spiaggia potevo guadagnare tempo, andai a passo spedito verso il lungo mare, ma accelerai ancora di più il passo notando tre ragazzi che venivano verso la mia direzione. Il primo era alto e ben messo, capelli a spazzola e occhi color ghiaccio, il secondo un po' più basso ma molto più massiccio con i capelli ricci, castani che gli cadevano sugli occhi color nocciola e l'ultimo il più alto di tutti e il più muscoloso, rosso di capelli con gli occhi verdi. Anche se avevo aumentato il passo quei tre riuscirono a raggiungermi. Merda! pensai. "Ehi zuccherino... non dovresti andare in giro tutta sola". Lo guardai negli occhi con nervosismo, ma non feci in tempo a parlare che il secondo mi bloccò e il terzo mi teneva una mano sulla bocca. Merda merda merda!cercai di dimenarmi, ma non riuscii a liberarmi. "Shh piccola vogliamo solo divertirci". Un sorriso malizioso si fece spazio sul suo volto facendomi venire i brividi. Lo guardai con disprezzo continuando a dimenarmi ma nulla, ero troppo piccola e impotente per riuscirmi a liberarmi. "Sei una bella ragazza sai? e hai anche delle belle curve" Si avvicino e mi palpò il seno, cercai di dimenarmi ancora di più riuscendo ad allontanarlo tirandogli un calcio sull'addome. "Tienila ferma Richard!" Mi tennero ancora più ferma con forza facendomi male, portandomi dietro agli scogli in modo tale che gli altri non ci potessero vedere. Le lacrime iniziarono a solcare il mio viso, un po' per il nervoso e l'angoscia e un po' per il dolore che sentivo. "Shhh non piangere piccola, ci stiamo solo divertendo" Disse il terzo, quello che mi teneva ferma bloccandomi anche la bocca così che non potessi urlare. Gli altri due iniziarono a mettermi le mani ovunque, il primo stava cercando di togliermi i pantaloncini ma fu interrotto da un golden retriver che abbaiava rabbioso. Guardai grata quel cane che aveva fatto smettere ai tre di toccarmi. "Vai via cane rognoso!" Disse il primo dando un calcio al cane, cosa che fece aumentare lo state aggressivo dell'animale che lo morse ad una gamba. "Bella! Bella dove sei finita?" Sentii la voce che richiamava il cane mentre le lacrime iniziarono a scorrere di più sul mio volto. Arrivo un ragazzo alto, muscoloso con le braccia , petto e addome tatuati, occhi verde smeraldo, capelli corti e sul volto due fossette che sparirono subito vedendo la situazione e vedendomi in lacrime, mezza nuda tenuta ferma contro la mia volontà. "Che cazzo state facendo a quella povera ragazza!" Disse guardando i tre con rabbia. "Ci stiamo divertendo... vuoi partecipare anche tu Matthew?" No... ti prego un altro no! "No! non sono un verme come voi! Lasciatela!" Inizio ad urlare mentre attaccò quello che mi teneva ferma, Richard mi sembra. Il cane inizio ad aiutare il padrone mettendo in fuga i due ragazzi mentre cadevo sulla sabbia in ginocchio fra le lacrime mentre i due iniziarono a menarsi di santa ragione. Mi rannicchiai su me stessa mentre Bella si avvicinò a me mugolando, strofinandosi dolce come per tranquillizzarmi. Il ragazzo con le fossette riuscì a far scappare anche l'altro mentre si asciugava il labbro che insanguinava. Sospirò per poi raccogliere i miei vestiti e me li porse. "Tieni" Disse dolcemente, mi sorrise mostrando le fossette donandogli un aria serena, da bambino sul volto. Presi i miei vestiti risistemandomi tremante, continuando a piangere senza accorgermene. "Shhh è tutto finito" Mi abbracciò sedendosi sulla sabbia cullandomi, asciugandomi le lacrime. Annuii lentamente, era strano come mi sentivo al sicuro fra le sue braccia e non lo conoscevo nemmeno. "Come ti chiami?" Disse dopo un po' guardandomi dolcemente con i suoi occhi verdi. "M-mi chiamo Lilibeth, ma tutti mi chiamano Lily" Risposi con voce tremante. "Io sono Matthew, ma chiamami Matt" mi stringe a se cullandomi di nuovo. "Tranquilla, ci sono io, è tutto finito nessuno ti toccherà più... non ti hanno ferita vero?" Mi guardò da testa a piedi con aria preoccupata. "N-no... m-mi hanno solo..." Mi fermo prima di continuare a parlare. "Lo so... dai vieni" Sorrisi debolmente, guardandolo grata per poi alzarmi tenendo la sua mano. "Sei nuova?" Chiese mentre legava al guinzaglio il cane. "Si, è da ieri che sono qui" Alzò di nuovo il volto verso il mio sorridendomi. "Per caso abiti alla 27 strada la prima via dalle fontane a forma di colomba?" Lo guardai sorridendo come cavolo sapeva dove abitavo?  "Si esatto, ma come fai a sapere dove abito?" Sorrise divertito. "Sapevo che nella casa accanto alla mia si sarebbero trasferite nuove persone, sarei venuto ieri a presentarmi ma ero occupato e non sono riuscito a liberarmi in tempo" Mi sorrise e io ricambiai. Ecco... ha la ragazza fantastico!"I miei amici avevano bisogno della mia voce" Rise. Oh...bene bene. "Canti?" Sorrise divertito. "Già, io e i miei amici abbiamo messo su una band, si chiama Avenged Sevenfold, suoniamo stasera al Johnny's, ci sarai?" "Certo" Sorrisi "Tieni, questo è il pass per il backstage" "Grazie" Sorrisi rimanendo interdetta guardando il suo magnifico volto.  "Ti va se andiamo a mangiare qualcosa insieme?" "Volentieri" Sorrise iniziando a camminare al mio fianco, uscendo dalla spiaggia. "C'è un posticino carino qui dietro l'angolo, dicono che si mangi molto bene" Sorrisi di nuovo, ci fu un piccolo silenzio interrotto al mio "Grazie". "Di cosa?"  "Di tutto, per avermi salvato prima, per il pass e per il pranzo e la compagnia, grazie." Fece un sorriso timido, sorrisi  dolce quel ragazzo mi piaceva, e tanto eppure ci  siamo conosciuti da neanche 30 minuti e usciamo a pranzo insieme... Non credevo negli amori a prima vista, ma questa ne è una prova confutabile.
  
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