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Autore: Feel you    30/01/2013    2 recensioni
Proprio l'imperiosità del comando "non uccidere" ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In una casa vecchia e non molto vicina dalla città, abitava una famiglia,che viveva di agricoltura. Avevano un figlio di nome Liam.
Era esattamente l’11 Dicembre 1992. 
Era una notte buia,non c’erano stelle in cielo,solo grossi nuvoloni grigiastri.
-Liam,noi andiamo,torneremo verso le 2:OO-. Gridò sua madre,una donna sempre seria.
Così andarono via.
Liam prima si assicurò  che i suoi genitori fossero andati via,poi uscì fuori a controllare Skyum,il suo cane. Lo trovò seduto,immobile.Come se stesse fissando: un qualcosa o un QUALCUNO? 
Non si fece molti scrupoli,andò subito a letto dopo aver bevuto un bicchere di latte.
Quella notte non riusciva proprio a dormire.
Il suo pensiero:SKYUM.
Andò fuori.Trovò il sua amico fedele da 3 anni con la catena staccata,poco più lontano un’auto nera,lunga,era forse una BMW.
Non gli importava neinte della catena rotta,quanto di Skyum, ancora immbolile.
Sul suo corpo notò una chiazza di sangue. S’inccamminò per cercare soccorso ai vicini.
 Mentre camminava a passo molto veloce inciampò. 
Venne in suo aiuto un uomo,vestito elegate,con un paio di occhiali di sole.
Era strano,anche perché indossare gli occhiali da sole a quell’ora non era atteggiamento di una persona normale.
Liam mentì,dicendo che non si era fatto niente,solo una sbucciatura al ginocchio.  
Così l’uomo mentre raggiungeva la sua auto con un atteggiamento piuttosto sbrigaticcio perse dalla tasca un fogliettino.
Era piccolo.
Liam era cosciente che stava frugando nei fatti di qualcun altro,ma non gli’importava più di tanto.
C’era qualcosa che arrivava quasi a costringerlo ad aprire qual  bigliettino.
Una volta aperto,riuscì a stenti a capire cosa ci fosse scritto,su quel foglietto ingiallinito,con chiazze azzurre: ‘Portami il ragazzo entro domani mattina.’
La cosa che lo incuriosì maggiormente fù il fatto che ci fosse l’iniziale della via di casa sua.
 
Entrò in casa con il foglio appallottolato,sbattè la porta e andò a letto.
Non era mai stato solo a casa di notte,così sentendo un minimo rumore gli venivano in mente cose assurde.
Chiuse gli occhi.
 Tic
 Tic
Tic
Un rumore proveniente dalla cucina,accompagnato dall’abbaio quasi soffocato di Skyum .
Lì iniziò a capire che c’era qualcuno.
Così si altzò,mosse leggermente la tenda per non farsi vedere,e notò una cosa che lo fece terrorizzare:Skyum era stato impiccato al grande albero di ulivo che regnava nel giardino isolato dal resto della città.
Il cuore gli batteva all’impazzata.
Nel buio della stanza si iniziarono a vedere strane ombre.
Si girò di scatto e vidde un uomo con un coltello in mano
 Lo riconobbe subito,ERA L’UOMO CHE ERA CORSO IN SUO SOCCCORSO!
 
Quado i genitori ritornarono torvarono il cane morto,e a fargli compagnia c’era anche Liam.

  
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