L'amore nella Terra di Mezzo
Sam e Rosie
Sam era sempre stato un timido con le ragazze. Soprattutto con una: Rosie.L’amava da anni e l’avrebbe voluta sposare ma ogni volta che la vedeva si imbambolava davanti ai suoi meravigliosi occhi azzurri che a lui piacevano così tanto.
Era un caldo pomeriggio d’estate e Sam riposava placidamente sotto un albero pensando alla bella Rosie.
Era esausto, il ricostruire la Contea dava soddisfazione ma era pur sempre faticoso. La colpa era tutta di Saruman il quale non si era limitato a distruggere Isengard ma aveva rovinato anche la Contea.
Solo grazie alla polvere che Galadriel aveva donato a Sam questo poteva stare sotto un albero sano e già abbastanza grande per fare molta ombra.
Sam aprì gli occhi e notò che Rosie lo fissava contenta. Il ragazzo arrossì leggermente nel vederla così bella e raggiante.
“Lo sai Sam, che quando sei partito ero poco contenta di ciò. Naturalmente non potei dirti nulla poiché non ti eri pronunciato…”
“Non mi pronunciai poiché prima avevo altre cose da fare” disse lui poco sicuro.
“Capisco, hai fatto bene. Grazie a te siamo qui adesso”
“Non è merito mio, è grazie a padron Frodo il quale si è sacrificato per tutti noi portando quell’anello”
“Ti si illuminano gli occhi nel parlare di Frodo, ti deve essere molto caro”
“Sì, ma mai quanto mi sei cara tu!” esclamò con coraggio e ardore.
Scese fra loro un silenzio imbarazzato, Sam arrossì violentemente e Rosie cominciò a giocherellare con i suoi boccoli castano chiaro abbassando lo sguardo.
“Mi sei caro anche tu” disse ad un tratto Rosie rompendo il silenzio che era calato fra i due. Sam la guardò con gli occhi illuminati dalla gioia.
“Sai, quando ero sconfortato durante il mio viaggio per farmi coraggio pensavo a te, ai nastri colorati che usi mettere fra i tuoi capelli castani e ai tuoi occhi azzurri che amo così tanto” le confessò guardandola in faccia.
“Se non fosse stato per te non sarei sopravvissuto dopo la distruzione dell’anello, il tuo dolce ricordo mi dava forza e coraggio”
“Samvise, nei giorni in cui sei stato lontano dalla Contea non ho desiderato altro che rivederti e grazie a questo desiderio ho scacciato la paura nei giorni di terrore in cui Sharkey distruggeva le nostre case e la nostra speranza”
“Rosa, ti amo e ti ho sempre amata dal primo istante in cui ti vidi coi tuoi lunghi capelli sciolti al sole e il tuo sorriso smagliante che avrebbe reso una giornata di pioggia nel più bel giorno dell’anno”
“Anche io ti amo Sam” gli rispose sorridendo la Hobbit. I due restarono in silenzio per qualche istante poi, Sam decise di rompere gli indugi.
“Rosie Cotton, mi vuoi concedere la tua mano?” chiese non senza una certa ansia nella voce.
“Sì, lo voglio. Sam Gamgee” rispose lei, sicura e felice come mai era stata prima.
I due si alzarono, Sam prese il bel volto di Rosie fra le mani e la baciò delicatamente e a lungo. Se avesse potuto non si sarebbe mai più staccato dalle rosee labbra della giovane.
La lasciò andare, entrambi sorridevano contenti e si presero per mano. Non si sarebbero più lasciati, fosse crollato il mondo.