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Autore: Nick Wilde    30/01/2013    4 recensioni
Hiccup è preoccupato per l'imminente arrivo dei suoi parenti dalla scozzia, soprattutto di sua cugina Merida, con la quale non è mai stato in buoni rapporti. Intanto qualcosa non va negli abitanti di Berk, o meglio in quelli di tutto il mondo, cominciano infatti ad avere strani incubi. Toccherà ai due eroi e agli altri ragazzi di Berk unire le forze e sconfiggere questa oscura minaccia, ma per farlo dovranno scavare dentro se stessi, trovare il coraggio necessario e compiere delle scelte importanti.
Crossover: Dragon Trainer, Brave, Le cinque leggende.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La nascita delle leggende

Capitolo 1-Una notizia improvvisa

Vi ho mai raccontato di quella volta in cui mia cugina è venuta a farmi visita? Anzi, più generalmente vi ho mai parlato di mia cugina? No? Bene, allora credo di dover cominciare dall'inizio. Il mio nome è Hiccup o Hic, sono un vichingo diciassettenne del villaggio di Berk, un villaggio molto speciale. Perché? Be, sappiate solo che qui si allevano i draghi.

Comunque era una tranquilla giornata d'estate a Berk, e dopo un'estenuante ma dopotutto soddisfacente cavalcata con Sdentato, il mio drago una Furia Buia pura me ne torno a casa per un bel pranzetto a base di pesce fritto, come al solito spalanco la porta ed entro affiancato dal mio fedele Sdentato, credendo ovviamente di trovare come ogni sacrosanto giorno mio padre ad accogliermi e il mio piatto fumante pronto in tavola, invece non andò così. Non appena varcai la soglia mio padre mi saltò addosso, facendomi quasi venire un infarto, un po' per la paura e un po' per il peso.

''Indovina chi ci ha mandato una lettera!'' esclamò tutto contento.

Mi rimisi in piedi un po' a fatica e mi ripulì i vestiti ''Il mio vero padre?'' tentai in tono ironico, provocando ovviamente una risata da parte del mio vecchio.

''Non scherzare, la zia Elinor, ovviamente!''

''La zia perfettina?'' domandai, con il risultato di ricevere un' occhiata di sbilenco.

''Attento a come parli'' mi ammonì ''si tratta pur sempre di sua zia''

''Scusa'' mormorai, anche se sapeva bene di che cosa stavo parlando, la zia Elinor abita in Scozzia insieme al marito Fergus, alla figlia Merida e ai tre fratellini, ovvero mio zio, mia cugina e i miei cuginetti più piccoli. Ogni tanto vengono a trovarci, Fergus il capofamiglia è il fratello maggiore di mio padre e si può dire che i due si assomiglino proprio in tutto, spesso mi chiedo se in realtà siano gemelli, entrambi alti e robusti si divertono ad ubriacarsi e sollevare cose che pesano mille volte loro. La zia Elinor ovvero ''la perfettina'' come ero solito soprannominarla è educata ma molto severa come si addice a una regina, vuole sempre che tutto e tutti siano perfetti e in ordine, una volta mi ha persino spedito in bagno a lavarmi perchè avevo raccolto un po' di fango. I tra fretellini, ovvero ''le tre piccole pesti'' sono i loro figli e non perdono mai l'occasione di combinare tanti piccoli guai, una volta era riusciti a mettere a soqquadro la mia stanza, ovviamente a nulla erano valse le lamentele a mio padre il quale non volendo sentire ragioni mi fece riordinare tutto. Ma la peggiore di tutti era Merida la cugina. Era parecchio brava nel maneggiare le armi per essere una principessa, fin dall’età di sette anni riusciva a centrare perfettamente il bersaglio e all’età di quattordici li colpiva persino a cavallo, era talmente abile che mio padre non faceva che tesserne le lodi, non faceva altro che elogiarla “Merida di qua, Merida di là …’’, “Allora perché non l’adotti la nostra cara cuginetta? Così ti liberi definitivamente di me!” lo rimbeccai una volta ovviamente non senza incappare nelle ire di mio padre. Papà non era l’unico a elogiare le doti della nostra ''cara cuginetta'', l’intero villaggio pensava che sarebbe stata più adatta di me a prendere il posto di capovillaggio un giorno, persino Astrid andava d’accordo con lei e insieme non mancavano mai di escogitare qualche brutto tiro a mie spese ovviamente, come quella volta in cui mi fecero credere di aver avvistato un troll al Capo Corvo, avevano in realtà posto un manichino di paglia dove ai pressi era legata una corda, non appena lo vidi cercai di acchiapparlo e mi ritrovai penzoloni vicino all’albero con il risultato di suscitare l’ilarità delle due ragazze, restai così per almeno cinque ore prima che le due decidessero di tornare a prendermi.
Quindi che dire non è certo l’esempio di “famiglia perfetta” la mia.

“Comunque” riprese mio padre “zia Elinor scrive che tra un mese verranno a farci visita”.

''Perfetto ...'' risposi per nulla entusiasta, ovviamente me l'ero immaginato.

“Non mi sembri contento” commentò papà


“Be loro non sono l’esempio dei ‘’parenti perfetti’’ non credi?’’

“Hiccup!’’

“Che c’è?’’ chiesi “Dico le cose come stanno’’

“I nostri parenti scozzesi verranno a trovarci il mese prossimo, e tu farai bene ad andarci d’accordo che ti piaccia o no’’ urlò sbattendo la porta violentemente e mi lasciò da solo con Sdentato a riflettere.

   
 
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