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Autore: EchoNight358    30/01/2013    3 recensioni
LA MUCCA VIOLA! LA MUCCA VIOLA! TUTTO A CAUSA SUA. Non aggiungo niente, sarebbe uno spoiler enorme, dal primo rigo già fa rotolare (è quello che speriamo) scritta a quattro mani da me e Grenger. Divertitevi, premetto che noi non vogliamo insultare nessuno, fatti e riferimenti a nomi, cose e persone sono puramente casuali e col solo scopo di provocare nosense e divertimento. Con questo lascio tutto a voi.
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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***Nooteee- premetto ancora che non vogliamo recare offesa a nessuno. Speriamo vi piaccia (crediti) http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=241230


The mission impossible of the Lardo-Pig



Pernacchio stava seduto al suo tavolo come si addice ad un vero uomo, sorseggiando un succo di frutta al pompelmo.
In un attimo attimo arrivò Ermenegildo con il suo maiale volante e disse

“Pernacchino mio c'è una missione; la mucca viola (quella della milka) è scomparsa”

“coooosa?”
esclamò Pernacchino con un urletto mascolino “oddio oddio stò andando in panico ora mi scioglie il mascara” disse sventolandosi con le mani velocemente

“non c'è tempo da perdere Pernacchino” disse aitante Ermenegildo bevendo un sorso di succo al pompelmo, dopo pulì la macchia lasciata dal rossetto.

“dobbiamo trovarla” e così dicendo si leccò le labbra emettendo uno schiocco.

I due aitanti uomini uscirono dal bar sbattendo a terra sonoramente i tacchi rossi, una volta fuori... Pernacchino rientrò un attimo facendo una corsetta leggera e andando a finire il succo lasciato a metà, con il mignolo rigorosamente alzato e smaltato di un accattivante fuksia fluo. Al suo ritorno ebbe una borsettata sulla guancia da parte di Ermenegildo, chiaramente irritato

“non c'è tempo da perdere farfallino” lo richiamò

“scusa” disse mugolando Pernacchino massaggiandosi la guancia ormai dello stesso colore della borsetta, Ermenegildo emise un gridolino acuto di compiacimento a bocca chiusa.

Salirono sul feroce maiale volante

“ok partiamo” con un calcio ben preciso dato di tacco Ermenegildo incitò il maiale a partire -e con una buona dose di red bull-, la sua frase fu seguita da un sonoro “PPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRR” proveniente dal deretano dell'animale

“porco!” squittì sonoramente Pernacchino, dando una borsettata anch'esso on the 'pacca' of the 'lardopig' e scatenando una serie di onde ballonzolanti

“ma quando lo porti un po in palestra?”

“presto presto”
disse irritato Ermenegildo che era in imbarazzo a causa del suo animale-trasporto. Pernacchino scuotendo le spalle, e facendo muovere i braccioli con gli unicorni, esclamò “partiamo!” e finalmente partirono.

Partirono velocemente e Pernacchino per la paura di cadere all'indietro e fare una gaff si aggrappò ai capelli corvini di Ermenegildo urlando acutamente a squarciagola senza interruzione, facendo moine e cercando di non perdere tacchi, braccioli e borsetta.

“Ma sei pazzo?? Ho appena fatto la permanente!” esclamò Ermenegildo mentre Pernacchino urlava ancora ancorato ai capelli di esso
“AAAAAAAAA PERNACCHINO LASCIAAAAA AAAAAAAAA!!!” urlò maschio Ermenegildo dando una testata all'indietro a Pernacchino che perse i suoi occhiali da sole preferiti firmati Barbie. Ermenegildo e Pernacchino stavano volando tranquillamente dopo quella partenza cruenta, Pernacchino sorseggiava un the cacciato al volo dalla borsetta, con quel suo mignolino inevitabilmente alzato.
Erano al semaforo (volante). Ermenegildo con un colpo di tacchi fece fermare the lardopig e sentendo la presa di Pernacchino, ai suoi fianchi, allentarsi. Sentì un fischio di gradimento da parte di due omaccioni a cavallo di un biscotto volante, girò sensuale il viso di lato e vide uno dei due fargli l'occhiolino, non gli diede corda, lui era innamorato di Pernacchino.

“yuuu-huuu” salutava, da dietro, con la 'piccola manina' Pernacchino, Ermenegildo sconvolto dal frivolo comportamento del compagno rimase a bocca spalancata chiudendola subito dopo e strizzando le labbra.
Si alzò di poco per sovrastare Pernacchino e fece per salutare i due sul biscotto e mandare un bacio passandosi una mano tra i capelli corvini ancora stravolti per lo strattone di poco prima. I due uomini si spingevano verso l'alto, quasi per riuscire a scorgere dietro di loro, i nostri due protagonisti si accavallavano oramai l'uno sull'altro, per riuscire ad attirare l'attenzione dei due, uno di questi ultimi, urlò sensuale un: 'chiamami' ed Ermenegildo e Pernacchino girandosi si accorsero che alle loro spalle avevano due pornostar a bordo di una banana splint.
Ermenegildo oltraggiato perse il controllo del lardopig facendolo partire alla carica, Pernacchino per lo spavento si avventò dinuovo sui suoi capelli, tirandoli. Ermenegildo urlando dal dolore era anch'esso aggrappato alla folta chioma bionda del lardopig. Iniziarono a perdere quota, lardopig iniziò a sbandare e si udivano dei saettanti “PROM!” PROM!” “PROOM” “PROOM” PROOOOM” uscire dal deretano di lardopig.
Caddero in mare urlando e stando attenti ai tacchi e il resto, Pernacchino pregò che non si bagnasse i braccioli a cui teneva tanto, sé avesse saputo che sarebbe finito in mare quel giorno, non li avrebbe indossati. Lardopig funse da gommone, i due si sistemarono sulla pancia dell'animale, che oramai li sopportava da troppo, Pernacchino cominciò a lamentarsi di mal di mare, anche se erano fermi “non può essere mal di mare” esclamò Ermenegildo “e tu che né sai? Io sono unico e speciale” aveva detto ochettando e scuotendo la testa con dissenso “porcodio!” gridò femmina (?) “Mi si sono rotte le acque!!” si interruppe “e non è solo l'acqua che stiamo prendendo a causa di questo schifoso maiale!”

“aiuto Ermenegildo, fa qualcosa ti prego! AA”

“ti porto all'ospedale”
disse con convinzione l'altro. Prese in mano le zampe anteriori del lardopig e sbattendo i tacchi a spillo rossi provocò un enorme peto che li fece arrivare all'ospedale lasciando una scia di puzza tossica verdastra (ma cosa aveva mangiato quell'animale?). Arrivati all'ospedale due infermiere scivolarono sulle acque di Pernacchino, i medici lo soccorsero e dissero che doveva partorire al più presto.

Ermenegildo svenne.

 

Appena sveglio, un'infermiera con una gamba ingessata -quella che prima era caduta- gli disse che poteva andare a vedere il piccolo. Ermenegildo corse più veloce che poté, sulle punte, lasciando un ticchettio nell'aria. Spalancò la porta affannato, spezzandosi un'unghia, e dopo che l'ebbe pianta per due minuti buoni, si dedicò alla scena che gli era dinnanzi. Tremante prese in braccio il fagottino che gli porsero, e quando vi guardò esclamò “GAAAAAASPPP!!!” in quel fagottino c'era la mucca viola (quella della milka) “n-non è come sembra” balbettava Pernacchio
“tu! Come hai potuto?”
“è stato un errore..” Ermenegildo si coprì la bocca con la mano

“HAI MANGIATO LA MUCCA VIOLA! OMG!!!!!”.

 

Ermenegildo svenne, seguito da Pernacchino, seguiti dal maiale che aveva assistito a tutto con i popcorn, che porco.

  
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