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Autore: Mick_ioamoikiwi    30/01/2013    4 recensioni
Erano passati cinque minuti, dannazione. Solo cinque minuti, e quello sarebbe stato il peso più grande che un uomo come lui avrebbe povuto portarsi addosso. L'amore per un amico che non sarebbe più tornato.
(Contiene spoiler sull'ultima puntata dell'ottava e sulla prima della nona stagione)
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert 'Gil' Grissom, Nick Stokes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'viva las vegas.'
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Addio, Warrick.



‘Perchè proprio a te? Perchè a te!?’

Non poteva crederlo, nemmeno lui.
Warrick era lì, esanime, disteso sull’asfalto vicino alla macchina di servizio. Coperto di sangue.
Le lacrime scendevano lungo il viso, il collo, bagnavano le labbra e il colletto della camicia.
Non bastava sentire il dolore quando doveva dare la triste notizia alle famiglie delle vittime, ora il Destino glielo aveva confermato.
La morte prende chiunque, nessuno escluso.

«PERCHE’ LUI!?»
«Nick...»
«Che volete adesso?! Lasciatemi stare!»
«Ci siamo dentro tutti, non fare così»

Grissom, Sara, Greg..Catherine! Perché a voi sembra tutto normale!? Eravamo tutti insieme felici fino a pochi minuti fa,
che abbiamo fatto!? PERCHÉ NON SIAMO INTERVENUTI?!


«Lo troveremo, troveremo chi ha ucciso Warrick, voglio tutti quelli che abbiamo a disposizione a lavorare su questo caso, muovetevi maledizione!»

Grissom si stava alterando. Il suo dolore era pari quasi a quello di Nick, infondo era come un figlio per lui.

«Nick, tu e Greg tornate in laboratorio. Voglio quel maledetto bastardo in cella!!»
La voce di Grissom sembrava lontana, irraggiungibile, coperta dal suono incessante delle sirene della polizia e delle ambulanze.

«Nick andiamo?» Questa invece sembrava la voce di Greg.
«Andiamo..»
Avrebbe volentieri fatto a meno di andare via, sentiva lo stomaco ritorcersi prima da una parte poi dall’altra.
Lungo il tragitto si era fermato vicino al guard-rail sulla Sunset Park Road per vomitare. E le lacrime continuavano a scendere.
Che scena patetica, pensò fra sé e sé.

Al laboratorio tutti avevano ormai sentito la triste notizia.
Quando Nick passava davanti a qualcuno tutti si giravano dicendo cose come ‘poverino, erano fratelli praticamente’, ‘vorrei dirgli che sono dispiaciuto, ma non vorrei sembrare ipocrita’.

«Ma la volete piantare!? Warrick se n’è andato, fate almeno finta di essere davvero dispiaciuti, e tanto per dire lui odiava gli ipocriti!»
«Nick calmati!» Greg si stava preoccupando, insomma, lui era l’ultimo arrivato in squadra, era il più piccolo, e soffriva in silenzio.
Ma non quanto l’amico.
Nick entrò nell’ufficio di Warrick, era un disordine unico. Le montagne di scartoffie rendevano impossibile appoggiare qualsiasi cosa sul tavolo.
Andò a sedersi dietro di esso.
Ripensò a tutti i momenti che avrebbero dovuto passare ancora insieme, a tutte le cazzate che si fanno tra amici, le foto che aveva sulla sua scrivania, con lui a pranzo insieme a tutti gli altri.
Troppi ricordi, che facevano male.

Tornò nel suo ufficio, il giorno seguente sarebbe stato pure il suo compleanno, che bel regalo, pensò ironicamente.
Gli avevano portato via il suo migliore amico, guarda un po’.
Chiuse tutte le veneziane e si abbandonò sul divanetto, senza forze.
‘Cosa diavolo hai combinato per meritarti questo?’
Sentì la voce della receptionist gracchiare dall'altoparlante del corridoio «Nick Stokes all’ingresso, Nick Stokes all’ingresso»
‘Che diavolo vogliono ora?’
Si alzò ugualmente, il volto rosso di rabbia e bagnato di lacrime.

«Che c’è?»
«Una busta per lei»
«Da parte di chi?»
«Warrick Brown»
Era stupito, come poteva essere vero? E se era sua, probabilmente sarà stato sicuramente uno scherzo di cattivo gusto, era morto da nemmeno due, tre ore e già c'era chi ci scherzava sopra.
Maledetti bastardi.
Quella sopra la busta però era davvero la calligrafia di Warrick, ne era certo.

Tornò a sedersi sul divanetto del suo ufficio, strappò l'involucro della busta.
Una lettera?

Ciao Nick.
Sono sempre stato un po’ chiuso e recidivo a parlare di queste cose, sai perfettamente dove la questione mi ha portato con Tina, e sai bene che vorrei dirle con tutto il cuore che l’amo tantissimo ma purtroppo non ho ancora mai avuto occasione di dimostrarglielo davvero. Spero di farle una sorpresa uno di questi giorni: organizzare qualcosa in grande, magari una festa.
Non te l’ho ancora detto ma noi due abbiamo un figlio, e lei non mi permette di vederlo o di stare con lui.
Ho sempre desiderato una famiglia tutta mia, come te del resto, Grissom è stato il padre che non ho mai avuto, e tu invece sei un fratello per me. Voi siete la mia famiglia da quando sono entrato nella scientifica, da quando sono uscito dal giro di coca e poker.
So perfettamente che su voi posso sempre contare. Mi dispiacerebbe dovervi lasciare così, d’improvviso. Vivo con il terrore che succeda qualcosa di brutto, specie per le situazioni che noi due viviamo ogni giorno, a contatto con criminali e omicidi... E mi spaventa a morte l'idea di dovervi perdere, prego ogni giorno che non accada mai.
Riguardo al mio problema con il gioco d’azzardo, Grissom mi ha detto che di questa faccenda non mi riguarda più. Ecklie non ha più fatto domande, almeno mio figlio avrà un padre di cui essere orgoglioso.
Quando ho scelto di fare questo lavoro non avrei mai pensato che fosse così traumatizzante, ma grazie a voi mi sono pian piano affezionato e ho scoperto che c’è anche qualcosa di buono nel mondo, che siamo noi a fare del mondo un posto migliore arrestando i criminali, e questa è sicuramente la cosa migliore che io potessi fare della mia vita.
Ma ora basta parlare di me, sembra che non ci vediamo mai al lavoro.

Insomma, buon compleanno amico mio.


«Oh Warrick...io...» ormai non ce la faceva più. Pianse, come mai aveva fatto in vita sua.

***

«Come agenti della polizia scientifica, noi incontriamo le persone quando hanno appena perso un parente o un coniuge. Per confortarli, siamo addestrati a pronunciare la frase 'Mi dispiace per la sua perdita'. Ma adesso possiamo capire che quello che offriamo non è un gran conforto».

Grissom era lì in piedi davanti a tutti, lo stava guardando, tratteneva le lacrime a stento. Aveva perso una parte della sua vita e non gli sembrava vero. Alla fine, il cordoglio ebbe la meglio e gli lasciò solo il tempo di dire «mi mancherà così tanto» prima che la sua voce si rompesse in un pianto disperato.


 

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Spazio kiwi.
Non potrei essere più orgogliosa di questa fanfiction. Amo CSI come nessun altro, mi ha condizionato nelle mie scelte e altre cose, e Warrick è stato il primo che mi ha fatto piangere quando raccontava la sua storia, non oso nemmeno immaginare cosa ha provato Nick nel perderlo, io ho solo provato a immaginarlo.
L'unica cosa che ho da criticarmi è la scelta spazio-temporale: Warrick muore il 17 maggio mentre il compleanno di Nick è il 18 agosto, io invece l'ho spostato a tre mesi prima, scusatemi davvero tanto.
Grazie a tutti quelli che hanno letto, mi fate sentire meno sola quando piango per le emozioni che mi dà quella squadra di agenti della scientifica.
Un bacio a tutti, kiwi.
   
 
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