31/01/2013
4 recensioni
Il Brivido Euforico di una giornata pazzesca!
"Io voglio solo liberarmi dalle pressiono ed essere onesta
Ma anche se la gente dice che questo non è il mio carattere
Cuore Mio, Schiuditi!"
[Buono!- "Kokoro no Tamago", Shugo Chara First Opening]
“Sta entrando l’ Italiana, la signorina Mizuhara!”
Lo sapevo. Alla Seiyo Academy vengo accolta ogni giorno dalle stesse immancabili parole. Faccio parte della sezione Stella della sesta elementare.
Mi sono trasferita qui da poco, ma non ho mai frequentato una scuola fissa, né qui né in Italia, dove ho vissuto per cinque anni. Prima a Treviso, poi a Napoli, a Bologna, a Trento e infine a Sassari. Uff! Conosco meglio l’ italiano del giapponese, la mia lingua natale.
Per questo tutti mi chiamano “L’ Italiana”. Faccio molta fatica ad integrarmi con il gruppo classe, consolidato già da un bel po’.
Ma veniamo alle presentazioni: io sono Kanade Mizuhara, ho undici anni, ma ho già l’ aspetto di una ragazza di 15-16 anni. Rispetto alla mia età sono sempre apparsa più grande.
Vado particolarmente fiera dei miei capelli, che sono neri, folti e mossi, ma non mossi per dire crespi, no, il loro movimento è proprio quello delle onde che si infrangono sulla battigia durante i caldi giorni d’ estate in spiaggia. I miei occhi sono blu scuro e anch’ essi mi piacciono abbastanza. Sono alta e snella, forse troppo magra, ma anche se maschero questa magrezza dentro abiti extralarge, gli altri la notano lo stesso. E poi lo stile Hip-Hop non è neanche il mio preferito: preferisco mettermi gonnelline e vestiti. Sotto la divisa, però, metto degli scaldamuscoli per nascondere le gambe, decisamente troppo sottili.
Non pratico sport, ma mi piace molto il pattinaggio sul ghiaccio.
Il mio carattere, invece, è molto problematico: certe volte arrivo persino ad odiarlo.
In primis io adoro il canto, ma sono decisamente stonata: una volta, quando ero piccola (avrò avuto sì e no sette anni), gorgheggiando ho rotto ben tre bicchieri di cristallo. Mia madre mi ha messo in punizione per due settimane dopo questo scempio. Ormai, quando arrivano i bravi bidelli con gli avvisi sugli eventuali candidati per il coro, nascondo la testa sotto al banco. Mi vergogno da morire perché mi sento, in un certo modo, chiamata in causa.
Il resto del mio schifoso carattere lo scoprirete voi, non voglio rovinarvi la sorpresa.
Mentre la prof. Heckett (l’ odiosissima madrelingua inglese, sembra una iena) si prende un caffè, noi approfittiamo per fare casino. “Noi” vuol dire tutti tranne me.
“Oddio mio, c’ è Kensuke Sanjo! Mamma mia quanto è figo! È da infarto! Kanade, ci sta salutando!!!”strepita Miyuki Saotome, la mia compagna di banco, una tipa bassina dalla voce stridula e i capelli rossi e ricci.
“E allora?”rispondo io completamente indifferente.
“Come e allora? Ti rendi conto che è il ragazzo più ricco e bello della scuola?”
“La cosa fa aumentare dello 0,000000000000000000000001% il mio interesse verso di lui.”
Miyuki mi guarda stranita e se ne va.
Ecco un’ altro mio insopportabile difetto: sono molto distaccata ed indifferente verso gli altri. Tutto ciò che interessa alla mia classe a me non importa minimamente, e ci sto male, perché poi gli altri mi credono ancora più avulsa di quanto lo sia già.
Ma non mi odio solo per questo.
Ora sono a ginnastica, la materia più rilassate ma al contempo quella che odio di più.
“Bene, ragazzi, ora vi aggrapperete alla sbarra e la percorrete tutta.”annuncia la il professor Suzuki, l’ insegnante di ginnastica.
Porca! Comincio a tremare come sempre. Sono una fifona. Purtroppo è vero. Tremo anche solo se devo eseguire una banale espressione con le quattro operazioni davanti a tutti (la matematica mi riesce bene). Ho paura. Sì, ho paura di quel che pensano, di quello che dicono e che diranno gli altri nei miei confronti. Sono la più popolare della classe e, secondo la comune logica giovanile, la più popolare della classe deve essere sexy da morire, tosta, simpatica, coraggiosa, forse intelligente e soprattutto deve garantire agli studenti almeno un quarto d’ ora di buco per poter mettere sottosopra la classe.
E pensare che io reputo l’ intelligenza il primo dei valori.
Adesso sono fuori in cortile, non ho ancora voglia di tornare a casa.
Due ragazzi della mia classe passano ridacchiando, le mani vicino alle labbra. Ostentando indifferenza, mi faccio piccola piccola: chissà, magari stanno parlando di me. Eh sì, oggi ad educazione fisica ho fatto un’ emerita figuraccia: sono rimasta appesa alla sbarra come una cretina, tremando tutta.
Ed ecco che passano i guardiani della Seiyo. Adoro quei personaggi, loro sì che sono mitici: sono belli, coraggiosi, intelligenti e vanno pure bene a scuola.
Il King’s Chair si chiama Masahiro, Masahiro Ohmoto. Ha la mia stessa età, ma frequenta la classe Luna. Si vocifera che vada bene in giapponese, ami il mochi e che sia un Gemelli.
La Queen’s Chair è Ami Yamabuki, la sorella minore di Saaya Yamabuki, che adesso frequenta il secondo anno delle medie. Al contrario della sorella è simpatica e gentile, frequenta la quinta, le piacciono le scienze naturali e suona il pianoforte.
L’ Ace’s Chair, Atsuhime “Hatsu” Shirayuki, è al terzo anno ed è perlopiù la tipa pucciosa e timida che sembra, ma è una snowboarder provetta. Proviene da Sapporo, nell’ Hokkaido, è del segno del Sagittario e adora il ramen.
Il Jack’s Chair è il tipo più fantastico che io abbia mai visto sulla faccia della Terra, della Via Lattea e dell’ Universo. Si chiama Tomoya Fuyuki e frequenta la mia classe. Ha i capelli castani –corti- dannatamente magnifici e degli occhi azzurro-verdi nei quali affogherei volentieri. E’ alto ed atletico, è superintelligente ed è l’ unico che mi tratta con gentilezza perché lo prova davvero. Lo amo alla follia.
Ed ecco che mi deprimo: a me piacerebbe tanto fare parte dei guardiani, il problema è che penso di non avere i requisiti adatti. Qualcuno dice che potrei corrompere il Primo King, ma quel qualcuno prima o poi lo farò volare fuori dalla finestra, se solo avessi il coraggio di stampargli cinque dita sulle guance.
Hanno detto che potrei corromperlo semplicemente perché sono ricca. Mio padre è comproprietario di una nota compagnia automobilistica e mia madre è direttrice di banca. Figuratevi! È per questo che secondo molti io sarei la “figlia di papà”, la classica bambina viziata che, se vuole una cosa, viene subito accontentata. Non è così.
Non mi va di parlarne, ma desidero con tutto il cuore essere più coraggiosa.
Tap-tap-tap.
Davanti a me un’ uovo –giallo con dei soli arancio sopra?!?- saltella, come se fosse i procinto di rompersi. E si rompe.
Oddio, non voglio credere a ciò che ho appena visto.
Dall’ uovo è uscita fuori una bambina dai codini rosso carota e mossi che le arrivano alla vita, gli occhi del medesimo colore e un’ abbigliamento sportivo dall’ aria sbarazzina e coraggiosa.
Alza il visetto tondo verso di me e urla: “Forza, Kanade! C’ è un Uovo X nei paraggi, non lasciamocelo sfuggire!”
“Che cosa?!?”Non faccio neanche in tempo a chiedere delle spiegazioni che mi ritrovo per aria, ad inseguire un uovo nero con una croce bianca sopra.
“Ma insomma: mi spieghi perché sono per aria e perché dovrei dare la caccia a quel coso? E soprattutto tu chi sei?!?”chiedo mezza imbufalita.
“Io sono Mikami e sono un tuo Shugo Chara. Quell’ Uovo X è pericoloso, ora non ti posso dire il perché ma dobbiamo purificarlo. Forza, desidera con tutto il suo cuore di essere coraggiosa!”risponde la bimbetta volgendosi verso di me.
Oh sì, certo che lo desidero. Lo voglio da un pezzo. Mi concentro fino a far diventare la mia mente un cuneo acuminato di energia.
Ed ecco il miracolo.
Chara Transformation: Brivido Euforico!
La divisa rossonera della Seiyo Academy diventa un completo formato da pantalone largo, maglietta a mezza maniche, scarpe da ginnastica e berretto con la visiera sormontato da un sole. Tutto è nelle tonalità dell’ arancio e del giallo. I miei capelli sono rinchiusi in due simpatiche code che frustano l’ aria.
Mikami scompare nel mio corpo ed è la sua vocina a guidarmi nella Cacci all’ Uovo.
“Forza, Kanade! L’ Uovo X è davanti a te!”
“Frisbee Solare!”
Nella mia mano compare un frisbee che ricorda un sole –ancora?!?-. Mikami ordina emozionata di lanciarlo verso l’ Uovo X. Io, come un’ automa, obbedisco.
Il frisbee non lo colpisce, al contrario si ferma qualche centimetro davanti all’ uovo ed emana una luce tanto intensa da sbiancarlo.
In tutto ciò, io mi sono davvero divertita e mi sono sentita DAVVERO CORAGGIOSA.
Diavolo!
È tardissimo! I miei genitori sono a casa ad aspettarmi.
A quest’ ora, al posto di mangiare allegramente davanti alla TV, avranno gli occhi di fuoco. Sono spacciata!
Atterro fuori dalla scuola e mi avvio verso casa, aspettandomi una superpredica da parte dei miei.
L’ ultima cosa che vedo è il sorriso di Tomoya Fuyuki.
Quanto diavolo è bello!
Mikami mi segue seduta sulle mie spalle. Questa è stata una giornata pazzesca, ma ULTRASTUPENDA!
Angolo dell' Autrice
Salve a tutti! In primis, questi sono i miei primi racconti su Shugo Chara e spero che vi piacciano, come sempre, e spero, come sempre che la storia risulti tra le vostre preferite/ricordate/seguite, o che qualche anima pietosa me la recensisca.
A prescindere da ciò, ringrazio tutti coloro che leggeranno questa storia.
Ed ecco a voi qualche curiosità: a parte Kanade Mizuhara, tutti i nomi dei personaggi di queste FanFiction sono tutti mix di nomi e cognomi proveniente da anime e cartoons differenti, specialmente il nome "Tomoya" (che amo da morire).
Vi lascio un disegno di Kanade con la divisa da guardiana, se la storia vi piace potrei mettere anche gli schizzi delle Chara Transformation!
See you!
-Puff
