“ Questa è la mia storia, e ve la racconto con tutto il dolore che ho nel corpo e nell’anima. Vi raccontero’ questa storia trattenendo le lacrime e la straziante sofferenza. Ho bisogno di sfogarmi. Gli eventi scorrono sulla mia pelle frenetici e non riesco a fermarli. Non riuscirò mai a cambiare ciò che è accaduto o lo scorrere del tempo, ma una cosa che mi ha cambiato : il colore azzurro dei suoi occhi.”
E’ una giornata d’inferno. Sono in ritardo e piove. Dimentico tutto, così come ho dimenticato a sorridere da molto tempo ormai. Oggi ho dimenticato l’ombrello, e sono zuppa. Milano è una città così grigia e fredda. Sono alla fermata dell’autobus come tutte le mattine, cerco di ripararmi come posso ma il cappotto a poco serve e la gente così anonima e inespressiva certo non si cura di una povera ragazza sbadata. Ho freddo, il vento gelido mi pervade. Sono quasi tentata di tornare indietro sui miei passi quando, con lo sguardo basso, mi imbatto in un possente petto proprio davanti alla mia strada, cadendo rovinosamente all’indietro peggiorando ancor di più la mia situazione. “ Ehi tu, stai più attento!”
Alzo gli occhi e al posto del cielo grigio che avevo lasciato poco prima trovo un azzurro terso e sereno. Ma non si trattava del cielo o dei postumi della caduta. Ma dei suoi splendidi occhi.