Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: RoxyDowney    01/02/2013    2 recensioni
Kyra incontra Bob senza immaginare chi si celi dietro a quell'apparente persona comune. Gli eventi complicheranno la sua vita semplice e la porteranno a scoprire quanto il suo desiderio di vivere la sua vita possa essere forte
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La stava guardando con un sorriso dei suoi, candido come niente fosse, in perfetto abbigliamento sportivo e le mani in tasca dondolandosi sui suoi piedi.
-Ciao... anche io sono felice di rivederti...
Scese dalla barca e si avvicinò a lui sorridendogli mentre lui le porgeva le sue mani a sostegno
-Ciao...
Accorciò le distanze tra loro baciando le sue labbra che le erano mancate terribilmente. Robert l’abbracciò e accettò quello slanciò nei suoi confronti che non si aspettava.
-Che ci fai qui?
-Volevo vederti... mi mancavi!
Disse mentre intrecciava attento una ciocca dei suoi capelli tra le sue dita. Kyra abbassò lo sguardo e sorrise imbarazzata ma questo non le impedì di essere sincera
-Anche tu mi mancavi...
-TI aiuto a chiudere la tua creatura?
-Perchè no... Ma come facevi a sapere che ero in barca?
-Non lo sapevo... speravo semplicemente di trovarti qui.
Kyra non sapeva che dire, era semplicemente felice, felice che lui fosse li con lei, cercò di sistemare in fretta la sua barca così da potersi dedicare a Robert che sembrava felice di essere li con lei ma allo stesso tempo i suoi occhi sembravano velati di tristezza. Mentre ripiegavano le vele in silenzio si rese conto che forse era li per dirle addio, in quel caso il suo bacio era stato del tutto inappropriato. Robert le chiese come era stata la navigazione e Kyra fu felice di quella domanda che spezzò il silenzio e gli raccontò la sua giornata in barca. Finirono in fretta di sistemarla, Pensò che sarebbe tornata un altro giorno a sistemare tutto meticolosamente, ora voleva sapere di lui, e se quello fosse stato il loro ultimo incontro non voleva passarlo così.
-Finito! Possiamo andare.
-Ma non hai sistemato quelle cose...
Era più osservatore di quanto lasciasse intravedere...
-Ah sì le lascio così perchè penso di uscire in barca di nuovo...
Sì accontentò della spiegazione forse anche lui voleva andarsene da li. Scesero dalla barca e camminarono sul pontile, Robert teneva le mani in tasca mentre lei lasciava ciondolare le braccia lungo i fianchi, avrebbe voluto chiedergli se si fermava a cena, ma se lui era li per parlare ed andarsene lo avrebbe messo a disagio. Robert le prese la mano mentre era assorta in quei pensieri destandola
-A cosa pensi?
-Nulla in particolare, guardavo le barche. Lasciò la chiave a Al e arrivo.
Lo lasciò che erano quasi giunti alla fine del pontile, un attimo dopo salutò Al e guardando il pontile non vide più Robert, probabilmente aveva continuato a camminare ed era nascosto nel buio del parcheggio. Camminò a passi veloci fino all’uscita del pontile e lo vide appoggiato ad un auto scura, appena la vide si sollevò e le aprì lo sportello. All’interno tutte le luci erano accese, ma attraverso i vetri non si vedeva assolutamente nulla. Guardò un po’ l’auto mentre saliva e Robert lo notò, sorrise
-Questa è l’auto perfetta per le donne da heat...
-Spiritoso!
Aveva ragione, in quell’auto non li avrebbero riconosciuti...Robert salì infilò la chiave e le luci si spensero. Restò per un attimo lì fermo, poi la guardò e le diede un piccolo bacio sulle labbra
-Scusami per prima... Spero tu non ti sia offesa... Ti devo accompagnare al lavoro?
-Non mi sono assolutamente offesa. E no, in questi giorni sono a casa, TJ mi ha concesso qualche giorno di vacanza...
-Allora facciamo un giro se non hai altri impegni...
Lo guardò sorridendo era felice di stare un po’ con lui
-Nessun impegno!
Mise in moto l’auto e si allontanarono da Venice andando verso nord. Robert le carezzava una mano mentre con l’altra guidava, i fari delle altre auto gli illuminavano il viso, la sua espressione era serena con un leggero sorriso sulle labbra. Non seppe nemmeno lei come trovò il coraggio di iniziare quel discorso, ma sapeva che avrebbero dovuto parlarne.
-Come è andata a casa?
Robert la guardò e poi riprese a fissare la strada, forse non si aspettata questo genere di domande ma non sembrava infastidito.
-Ieri mattina quando sono tornato a casa Susan era già a casa e... aveva letto il giornale.
-Mi dispiace...
-Le ho raccontato la verità, ...tutta la verità...ovviamente non ha gradito...
-Non credo che qualcuno possa gradire questo genere di verità...
-La cosa buffa se così possiamo definirla è che non si è arrabbiata per esser stata tradita...
Vide il viso di Robert tendersi e farsi scuro
-Si è arrabbiata perché... l’immagine che aveva costruito di noi è stata distrutta...
-Robert se vuoi... io, potrei parlare e dare una versione che non leda la tua, la vostra immagine...
La guardò e poi si fermò con l’auto in un parcheggio affianco alla strada
-Perché dovresti fare una cosa del genere? mentire per cosa?
Il suo tono di voce era leggermente più altro e il suo volto serio, sentì il suo cuore iniziare a battere forte nella sua gola, era arrabbiato e non capiva il perché, tanto che balbettò nello spiegare il perché
-Io... io credevo che... non so... se dicessi questa bugia, la tua immagine pubblica, la tua vita tornerebbe quella di prima e forse... anche tua moglie riuscirebbe a perdonarti...non so perché ho detto così... non ti arrabbiare con me... certo ho sbagliato, sapevo che eri sposato e avrei dovuto fare in modo da non concederti di sbagliare... scusa...
Robert spense l’auto lanciò gli occhiali sul cruscotto dell’auto e si stroppicciò gli occhi, poi la guardò sembrava così piccola e indifesa con le lacrime agli occhi, si tormentava le mani senza guardarlo, prese il suo viso tra le mani obbligandola a guardarlo a pochi centimetri dal suo volto
-Io non voglio che tu menta per Lei! non voglio che tu pianga... non sono arrabbiato con te e mi devi perdonare se è questo che hai percepito dalle mie parole... E ciò che c’è stato tra noi c’è stato perché IO l’ho voluto, e lo rifarei... Stavo vivendo dentro ad una bugia da troppo tempo, e non sai quanto io sia dispiaciuto che tu abbia pensato di essere colpevole.
Appoggiò la sua fronte a quella di Kyra per un istante chiuse gli occhi e respirò il suo profumo
-Sei tu che devi perdonarmi per averti messa in questa situazione...
Kyra accarezzò i suoi capelli scendendo con le mani fino alle sue guance, Robert aprì gli occhi e la vide fissarlo, i suoi occhi brillavano ma le lacrime sembravano scomparse
-Non voglio perderti Kyra.
Lei non rispose, aveva paura di cosa il suo cuore potesse rispondere, ma si avvicinò e lo baciò prima fu un bacio dolce e tenero che in pochi secondi si riempi di tutta la passione e desiderio che provavano l’uno per l’altra.
-Se non vogliamo essere fotografati di nuovo direi che dobbiamo darci un contegno...
-Dimentichi che quest’auto ha i vetri scuri!
-Robert...
-Capito...mani sul volante... vedi? Comunque è colpa tua...
-Colpa mia?
-Certo! guarda come ti vesti!
-Già... Non avevo pensato valutato di essere troppo provocante con questo abbigliamento da pescatore dello stretto di Bering!
Scoppiarono a ridere e lui cadde con la testa sulla sua spalla le diede un bacio sulla guancia si rimise gli occhiali e ripartì.
-E se ti offrissi la cena?

   
 
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