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Autore: MonkeyDRobin    01/02/2013    3 recensioni
Il titolo vi ha incuriosito?! No?! A me fa troppo ridere, scusate! xD L'idea del titolo va a EclipseOfHeart, che ogni tanto sclera con me! xD
Questa fic infatti è dedicata al suo onomastico che è stato il 30 u.u
Beh che dire sulla storia, di sicuro c'entra una sedia e di sicuro è Gruvia xD ma lascio a voi la bellezza di leggerla!
Genere: Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Galeotta fu la sedia

 

Lluvia si svegliò con un grande mal di testa e una forte nausea. Si alzò lentamente dal letto e, massaggiandosi la testa, si avviò verso il bagno per darsi una sciacquata alla faccia.

Ma qualcosa non andava per il verso giusto…

Quella non era la sua stanza, non c’era neanche l’ombra di un qualcosa che poteva ricordare Gray, quindi non poteva di certo essere la sua stanza. Si guardò intorno e cercò di ricordare cosa potesse essere successo e perché si trovava in quella stanza sconosciuta.

In quelle quattro mura c’erano un letto, un comodino, un comò e c’erano due porte, una che dava probabilmente nel resto della casa ed una che dava nel bagno. Era una stanza talmente tanto normale da risultare anonima.

Ma come aveva fatto a finire lì?! E perché le faceva male la testa?!

 

Si diresse verso il bagno, continuando a farsi quelle domande, sperando di arrivare ad una risposta, e continuando invano a massaggiarsi la testa, ma il dolore non diminuiva. Aveva di sicuro preso una brutta botta, perché un enorme bernoccolo si faceva spazio dietro la nuca.

Arrivata in bagno continuò a cercare indizi che le facessero capire dove si trovasse. Ma ancora niente. L’unica cosa che riuscì a capire era che quella casa era di un uomo. Lo si capiva dai boxer lasciati incurantemente dentro la vasca…chiunque abitasse in quella casa doveva essere veramente una persona disordinata e sporca, fu la prima cosa che le venne da pensare.

 

Decise che per scoprire veramente di chi fosse la casa doveva armarsi delle sue capacità di stalker e rovistare tra gli effetti personali.

Aprì cassetti, cercò sotto il letto, girovagò per la casa, andando nell’unica stanza che c’era oltre la stanza da letto, ovvero la cucina, ma ancora niente! Le uniche cose che riuscì a scoprire erano che l’uomo che abitava quella casa era davvero troppo disordinato e non gli importava certo se aveva le provviste necessarie alla vita. Infatti nei cassetti trovò solo una moltitudine sproposita di boxer e camicie, probabilmente non si vestiva con altro; e in cucina, nel frigo non trovò niente se non delle bottiglie d’acqua e nel freezer solo ghiaccio. Che razza di persona poteva essere se viveva di sola acqua e ghiaccio?!

 

La testa le faceva ancora male e non riusciva a mettere insieme i pezzi del puzzle…più ci pensava più le faceva male la testa, fino a che non si accorse di un dettaglio che di sicuro le avrebbe dato la risposta alle sue domande: un biglietto di un invito a qualcosa, che si trovava sotto il tavolo in cucina.

Lo afferrò e si mise a leggerlo. Era un invito ad un party a Fairy Tail. Non c’era nessuna motivazione del party, ma in fondo, quando mai avevano bisogno di una scusa per festeggiare?! Era stata invitata tutta Magnolia, e quel foglio era uno degli inviti che i membri di Fairy Tail avrebbero dovuto distribuire per la città.

Allora doveva essere di sicuro qualcuno che era andato al party. Eh si, andato! Perché il party era stato la sera prima!

 

Lluvia era ancora confusa…ricordava di essere andata al party, ma dopo c’era il vuoto, qualcosa ancora non le tornava. Si accasciò al suolo in preda al panico. Non sapeva dove si trovasse e non sapeva neanche come ci fosse arrivata. Ma almeno il mal di testa cominciava a passarle.

Decise allora di tornare sul letto, di appoggiarsi e provare a ragionare a mente lucida. Quando ecco che, appena poggiata la testa sul cuscino, sentì la porta principale di casa aprirsi.

 

-Lluvia?! Lluvia stai bene?!- era una voce familiare. O per meglio dire, la voce familiare per lei.

-Gr…Gra…Gray-sama…?!- trasalì la blu, saltando immediatamente giù dal letto.

E improvvisamente, sentendo quella voce, tutto le tornò alla mente.

 

Erano tutti lì in gilda, c’era quasi l’intera Magnolia, gente di ogni tipo che si divertiva insieme ai maghi della gilda della loro città. Canti, balli, urla e boccali di birra che volavano in ogni dove. Era proprio una festa degna del nome di Fairy Tail.

La maga dell’acqua come sempre era alla ricerca del suo amato, che, come sempre, stava litigando con Natsu, e ovviamente, per un futile motivo.

-il mio è più grosso del tuo!!- disse infervorandosi il mago del ghiaccio.

-vorrai scherzare spero?! Guarda il mio!!- mostrò l’oggetto della discussione a tutti i presenti che davano corda a quei due.

Sentendo quelle parole Lluvia si precipitò vicino a Gray per capire meglio l’oggetto dell’agognata discussione, per poi scoprire, con rammarico, che stavano solo parlando di un panino. Quando il moro si accorse dell’arrivo della maga, la mise in mezzo alla discussione.

-Lluvia! Guarda! Il mio è più grosso!!- disse lui mostrando il suo panino con orgoglio.

-allora se la metti così…LUCYYY!!- disse il Dragon Slayer correndo all’impazzata in cerca dell’amica, per trovare un supporto anche lui, lasciando soli i due ragazzi.

Lluvia era diventata di colore bordò e non accennava a schiarire, Gray dal canto suo, avendo perso il rivale, si sedette sulla prima sedia libera che trovò e cominciò a mangiare il famoso panino.

La blu continuò a guardarlo per un po’, mentre mangiava, schivando di tanto in tanto qualche oggetto volante come se nulla fosse, per poi decidere di tornare a casa. Quella sera aveva l’impressione che sarebbe stato ancora più difficile avvicinarsi al suo amato.

 

Arrivata appena fuori dalla gilda si sentì fermare da qualcuno, e con gran stupore si rese conto che era proprio Gray.

-dove stai andando? Non rimani?- chiese lui. Ma la maga non poté dargli risposta perché vennero interrotti da un Natsu volante che passò sopra le loro teste, atterrando poco dopo.

-ma che diav..?!- si incazzò Gray contro l’amico.

-Graaay!!! Ecco dov’eri finito!! Prendi questo!- Natsu aveva in mano una sedia, che non si sa bene come, era volata insieme a lui, e il ragazzo decise bene di lanciarla contro l’amico, non calcolando proprio la figura di fronte al moro, Lluvia.

Visto quanto furono veloci e senza senso gli eventi, la ragazza non riuscì a reagire in tempo e trovandosi anche di fronte al suo amato, si irrigidì a tal punto che la sedia la colpì proprio dietro la nuca. Non era riuscita a diventare acqua e non se lo spiegava, e nel frattempo tutto si faceva buoi e lei si accasciava al suolo…

 

 

Ora ricordava tutto! La sedia! Ma non capiva ancora che ci faceva in quella casa, era di certo la casa del suo Gray-sama, ora tutto le tornava, i boxer, le camicie, il ghiaccio. “Viveva davvero di solo ghiaccio?!” Si chiese la maga. Ma i suoi pensieri furono nuovamente interrotti.

-ehi Lluvia! Allora?- Gray era entrato nella stanza dove si trovava la ragazza e la guardava preoccupato.

-Lluvia…Lluvia non capisce…-

-tranquilla! Ho dato una lezione a Natsu prima di portarti qui…pensavo fossi d’acqua tu…- disse lui porgendole un gelato –hai bisogno di zuccheri, mangia!-

Lei afferrò il gelato e cominciò a leccarlo.

-ti ho portata qui perché non sapevo cos’altro fare, non riprendevi conoscenza…- il ragazzo si sedette sul letto e osservò la ragazza con aria preoccupata. Lei lo seguì e si sedette accanto a lui, continuando a mangiare il gelato che gli aveva offerto il ragazzo, non dicendo nulla.

-poi non mi hai dato una risposta ieri…perché stavi andando via?!- chiese lui.

La ragazza lo guardò un momento, e dopo un po’ decise di rispondere sinceramente.

-perché Lluvia sa che Gray-sama non ha piacere ad averla intorno, allora Lluvia non aveva motivo di rimanere alla festa…- disse lei abbassando lo sguardo.

Gray non disse niente in risposta, ma allungò la mano e, prima, spazzolò i capelli della ragazza, per poi soffermarsi sul bernoccolo, massaggiandolo lievemente.

Quel gesto lasciò di sasso lei che con gli occhi di fuori guardò verso l’uomo che amava così tanto, e si sorprese ancora di più quando lo vide rivolgerle un bel sorriso. Lo stesso che le aveva rivolto la prima volte che si erano incontrati!

 

 

 

 

Ed ecco qui il mio sclero per l’onomastico della mia EclipseOfHeart!! <3 Anche se il suo è stato prima del mio, ma vabbè xD non ho avuto tempo di pubblicarla prima :P

Auguri Marty U_U ahahahah xD

Scusate davvero se è completamente no-sense, ma ero partita con un’idea, e mentre scrivevo me ne venivano altre mille in testa, alla fine mi sa che ho optato per la più stupida xD

 

Per il titolo date la colpa a colei a cui ho dedicato questa fic u.u non sapevo che titolo dare e ho chiesto a lei consiglio e ha cominciato a sparare titoli a caso e quando ho letto questo sono morta x’’’DDD non potevo non metterlo! xD

 

Beh che dire!

Alla prossima

NicoRobin92

   
 
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