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Autore: shotmedown    01/02/2013    1 recensioni
Elisa ha diciannove anni da compiere, un'esistenza all'apprenza monotona, un cielo di carta da infrangere. Perché di certezze ne aveva fin troppe, ma tutte campate in aria. Un ragazzo da lasciarsi alle spalle, Alessandro, che un piccolo strappo in quel cielo lo aveva provocato, ma c'era lui, Andrea, che prometteva di squarciarlo completamente e cambiarle non la vita - sarebbe banale e scontato dirlo - ma la visione complessiva delle cose.
Andrea è un commesso della Hollister, all'apparenza burbero e senz'anima. Ma Elisa riuscirà a scovare qualcosa di più sotto quel guscio da duro, perché sotto quella corazza si nasconde il vero lui.
Il titolo è tratto da un passo ripreso da Pirandello, Il fu Mattia Pascal.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cosa sei? Un diario?
Be', poco mi importa. Non inizierò mai con quelle frasi banali o con i tipici cliché di ragazzine che non hanno nulla da fare e decidono quindi di mettersi a parlare della propria vita ad un pezzo di carta.
Il problema è che io non sono un cliché. Sento che se c'è qualcuno o qualcosa che potrebbe davvero aiutarmi , dovrei prenderne atto. Quindi...

Caro diario…
Che cosa stupida iniziare così – tanto quanto tenere una normalissima agenda costata un patrimonio solo per annotare i miei pensieri sconnessi. Eppure, ne ho bisogno.
Chi potrebbe mai ascoltarmi meglio della carta? Finora ho incontrato solo lei, Anna, quella che da un anno e sette mesi a questa parte è diventata la mia migliore amica. C’è sempre stata una forte empatia, ma forse, infondo, siamo troppo diverse per darci consigli su come andare avanti e, in particolar modo, sull’amore.
Già, è proprio questo il problema.
Io non ci credo, lei è una sua seguace appassionata: ne accetta le “punizioni”, i dolori, le sofferenze, l’incoerenza, l’instabilità…
Ed io?
Riesco solo a pensare di salvaguardare la mia persona, tenendo alla larga sentimenti simili.

O almeno così è stato fino a qualche mese fa.
Lui è entrato nella mia vita, definitivamente, il 23 Settembre 2012. Mi ha sconvolta, ha distrutto parte della corazza che mi ero costruita con tanti anni di misantropia e sprazzi di filantropismo che di tanto in tanto mi permettevano di sentirmi più umana che automa. Non avevo mai avuto voglia di ascoltare le persone: il loro continuo parlare dei propri problemi mi dava sui nervi. Insomma, io non li avevo mai sbandierati! Neanche quando quell’operazione tanto temuta mi aveva portata a cinquecento chilometri di distanza dalla mia famiglia e i miei “amici”. Ne ho relativamente pochi, ma per ora non mi lamento affatto.
Nessuno sapeva cosa mi portassi dentro, cosa si fosse aggiunto alla già critica situazione.
Il periodo di stabilità è arrivato, dopo anni, ma, al solito, c’è sempre qualcosa che giunge a rompere l’equilibrio. O, in questo caso, qualcuno.
Ex ragazzo di una mia cara amica, si erano lasciati da soli due giorni. Durante le precedenti settimane, ci eravamo sentiti, ma da parte mia c’era solo amicizia: quando ero venuta a sapere che il motivo per cui l’aveva lasciata ero io, avrei voluto scavare una fossa e saltarci dentro, prima di farla ricoprire di terreno, cemento e piastrelle.
Provava per me, da tempo, attrazione mentale.
Probabilmente fu quello a farmi cedere. Chi mai avrebbe avuto la forza di dire una cosa del genere? E’ risaputo che l’attrazione nasce prima fisicamente, eppure…lui aveva abbattuto il cliché.
“Sei intelligente, troppo forse. Non riuscirai a star bene in un mondo simile…” Sono caduta nella sua rete, e nulla avevo mai visto di più accogliente e maestoso. Forse avrei potuto innamorarmi, eppure…eppure c’era quel dannato senso di colpa a farla da padrone. Tanto che, quando ha ammesso di essersi preso una cotta bella forte per la sottoscritta, ho chiuso i contatti.
Lui non ha mai saputo quanto tenessi al suo ego ferito, alla sua personalità fuori dal comune, alla sua tendenza a mettersi in grossi guai.
Sono stata male a lungo, e quando finalmente avevo deciso di farla finita e di andare avanti, eccolo che si ripresenta a casa di Melinda. Caso ha voluto che ci fossi anch’io: quello che ho visto e vissuto mi ha mandata in mille pezzi. Ci stava riprovando con lei!
Dio, avrei voluto ucciderlo. Avrei voluto prendere la sua testa e sbatterla forte su un tegamino per poi friggere le sue cervella evidentemente consumate. Più cercavo di mantenere la calma, più sembrava volessi ammazzarlo. Me n’ero andata senza neanche salutarlo, dato che non mi aveva presa minimamente in considerazione durante quell’ora e mezza in cui eravamo rimasti vicini. A parte il momento in cui mi aveva praticamente costretta ad ascoltare “ The Blower's daughter”, di Damien Rice. Non mi ero neanche soffermata a leggere il testo, cosa che sto facendo ora. E la frase più idonea? “We’ll both forget the breeze”, dimenticheremo la brezza. Basta, solo quella, isolata dal resto del verso e quant’altro. Ma ora sento solo un vento troppo potente, un tornado di sensazioni: altro che brezza.
Era forse un messaggio? Non lo so.
Fatto sta che è lei che ha baciato, me che ha solo tentato, è lei quella con cui stava, io l’alternativa. Perché era così che mi sentivo: una semplice, banale, comprensibile alternativa.

 

Elisa







Liz's corner:

Questa è la mia primissima storia originale e con il prologo ho un po' cercato di far capire cosa Elisa stia affrontando. Son poche righe, forse anche poco chiare, ma è proprio questo il fattore principale: se scrivessi tutto, si perderebbe di drammaticità, e scoprireste il personaggio troppo in fretta. Pubblicherò il primo capitolo domani, e non pretendo voi vi affezionate a questa storia già da subito. Il fatto è che ne ho lette così tante, ho trovato autori che ora adoro, che non posso non leggere ogni sera, prima di andare a dormire. E ho deciso di iniziare anch'io. Ho sempre amato scrivere, e Grazia, la mia migliore amica che impersona Anna, è certamente il mio giudice più severo: mi ha spesso detto di essere molto teatrale. Staremo a vedere ;)


  
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