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Autore: KuraTheocracy    23/08/2007    3 recensioni
Per tutti coloro che come noi hanno provato il desiderio di liberarsi di Lady Isabel!Il suo posto verrà preso da 4 dee, incarnate nel loro corpo umano, ma solo una avrà il suo potere, nel frattempo.. una nuova guerra si avvicina.. e i saint d'oro dovranno nuovamente svegliarsi dal loro sonno eterno? E chi è questa strana giovane nel tempio che tutti sembrano conoscere? Sorprese e battaglie per prottegere ancora una volta la terra dagli dei..Scritta da me e le mie amiche, a cui dedico la pubblicazione, spero vi attiri almeno un po'! Ogni giudizio è ben accetto,enjoy it![Verranno a breve pubblicate, o già lo sono, one shots con riferimenti a questa storia principale. (Grazie da KuraTheocracy,Nekomi,Abdulla e TheGoldMather)]bye!
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Saint Seiya:Apocalisse
Capitolo 1

Una leggera brezza entrò in una camera d’albergo scompigliando i capelli di una ragazza che a stento riuscì a tenerli lontani dai suoi occhi color del mare. Con un gesto goffo della mano li riportò indietro sperando di non dover ripetere l’azione mentre tornò a scrivere al suo portatile.

    Lady Isabel,la prego di leggere con attenzione questa lettera.
Anche se non mi conosce le posso assicurare che so bene chi è lei e cosa rappresenta per questo mondo e cosa ha già rappresentato in passato. Mi scuso per la mia insolenza nello scriverle questa lettera senza nemmeno presentarmi ma il motivo per cui le sto scrivendo e ben altra cosa. So che ora potrei spaventarla ma la prego di mettere in salvo la sua vita dalla mia persona!So che queste parole non le saranno chiare nemmeno rileggendole ma spero lei sappia già cosa sta per accadere,e per questo creda e segua le mie parole. Ormai manca poco tempo e io ogni giorno sento sempre più le forze mancarmi:non so più come trattenerla!Prima che io perda il controllo del mio corpo lei dovrà essersi allontanata dal Grande Tempio o..eog+ +èa  è   ooooooooooomcv

Le mani della ragazza cominciarono a tremare e quest’ultima sapeva bene cosa stava accadendo:tentò di raggiungere il telefono per poter chiamare qualcuno dell’albergo e riuscì ad alzare la cornetta componendo poche cifre con una velocità impressionante tenendo conto del tremore che la stava colpendo. Dall’altro capo una voce rispose solo dopo vari trilli dell’apparecchio”Si mi dica?Ha bisogno di qualcosa?” “…..” “Mi scusi non la sento,ha bisogno di qualcosa?”insistette il ragazzo alla portineria “….no…ora non mi serve più nulla…solo lei..mia sorella..clack!” e la chiamata terminò.Il ragazzo un po’ dubbioso decise che era meglio non impicciarsi degli affari altrui e fece finta che non fosse accaduto nulla.Nella stanza la ragazza si allontanò dal telefono dirigendosi verso uno specchio posto sopra un comò poco lontano dai piedi del letto.Poggiò la sua mano destra sul vetro che rifletteva la sua immagine e i suoi occhi cominciarono a brillare cambiando colore da un blu mare a un verde chiaro.
“La gentile clientela è pregata di allacciare le cinture:stiamo per atterrare,Grazie!”esclamò una voce forte e scandita dagli altoparlanti dell’aereo.Una ragazza ,intenta a finire di leggere un libro,fu l’unica a non muoversi:aveva già le cinture allacciate proprio per evitare di perdere tempo a metterle.Una volta atterrati i passeggeri cominciarono ad alzarsi e a prendere i propri bagagli mentre la porta per uscire si apriva.La ragazza che prima leggeva il libro fu la prima a dirigersi verso la porta e a passi svelti raggiunse la strada dei taxi.Ne chiamò uno che subito si posteggiò fianco al marciapiede. “Dove posso accompagnarla,bionda?” fece il tassista sorridendo. “La prego di accompagnarmi il più in fretta possibile verso il Grande Tempio se non le spiace”disse lei impettita.Mentre apriva la portiera per salire un forte malore la colpì al petto:non era la prima volta da quando era partita da casa sua ma credeva non fosse nulla di grave così non si era preoccupata di prendere alcun medicinale.Ma quella fitta sembrava linciarle il cuore in modo peggiore dei precedenti a tal punto che si accasciò a terra gemendo per il dolore.L’autista si accorse solo allora che la ragazza stava male e scese subito dall’abitacolo per venirle in soccorso.Una volta raggiunta la prese per le spalle e la rimise in piedi per poi aprire la portiera e farla sedere lasciandole comunque le gambe fuori dall’auto. “Signorina,che le è preso?Soffre di cuore o altro?” chiese l’uomo agitato mentre si asciugava la fronte con un fazzoletto.La ragazza non rispose,fece attendere qualche secondo l’uomo,poi scostando una ciocca di capelli rivelò il suo volto e disse “Non ho nulla,si sbrighi ad accompagnarmi al Grande Tempio!”l’uomo indietreggio di qualche passo ma la causa non erano le parole fredde e irritate della ragazza,bensì gli occhi di quest’ultima che brillavano fra l’azzurro e il violetto.”Maledizione,questo caldo mi sta giocando dei brutti scherzi…giuro che mi monto un mini-ventilatore in auto da domani!”e senza pensarci più montò in auto e partì verso la sua destinazione.
Il Grande Tempio,zona a poche persone accessibile e fra queste poche si potevano contare sulle dita quelle che potevano girare in lungo e in largo l’intera zona.Era uno dei luoghi più visitati di Atene,in Grecia.Purtroppo per molti turisti,l’unica attrazione era vedere quel che circondava le dodici case che componevano il Grande Tempio più una tredicesima molto grande se paragonata alle altre dodici.Nessuno sapeva se mai qualcuno vi fosse entrato ma di sicuro a chilometri e chilometri di distanza non era possibile nemmeno capire coma erano fatte le colonne che le costituivano.Inoltre era disponibile un solo giorno per poter visitare il Tempio,cioè la domenica per l’intera mattinata,non un minuto di più.Nessuno aveva mai capito per quale motivo tanta segretezza e sicurezza per un paio di templi,ma questo,era un segreto che solo in pochi sapevano.
Una moto sfrecciò dritta in direzione del Grande Tempio e si fermò giusto giusto al limite concesso per ammirarla:oltre la moto si estendeva un’alta recinzione che impediva il passaggio ai turisti e a chiunque altro volesse passare oltre.Per essere ancora più sicuri,la recinzione era continuamente intercorsa dall’elettricità in modo che a chiunque passasse la voglia di scavalcarla.Chi guidava la moto scese e si tolse il casco facendo ricadere i lunghi capelli biondi sulle spalle.Il viaggio che aveva intrapreso dall’albergo non era stato poi così lungo,si era scelta proprio un bel posto per poter raggiungere quel luogo senza troppi problemi.Guardò quasi come a sfidarlo il muro che la separava dal Tempio ma prima di poter far nulla sentì una voce alle sue spalle “Non fare mosse azzardate:meglio non far sentire subito il nostro arrivo qui!” La motociclista si girò e vide una ragazza poco più bassa di lei venirle incontro mentre ad ogni passo i capelli biondi che le cingevano le spalle ondeggiavano. “…..tu sei….” “Si…e tu devi essere..” “Tsk,non avrei mai creduto che ci saremmo risvegliate assieme!A quanto pare siamo state fortunate,no?” “Si,credo proprio di si…ora il vero problema sarà convincere nostra sorella ad adempiere al suo ruolo..” “Non darti pena per questo!”disse sicura la motociclista “Il vero problema sarà convincere i suoi cavalieri che quello che stiamo per fare è solo per il bene di tutti!” “….forse hai ragione tu..”concluse la seconda arrivata cominciando a fissare la recensione come faceva l’altra. “Allora?Ci penso io?” “Accomodati pure sorella!”e l’ultima arrivata fece qualche passo indietro.
“Nh?” Ikki volse il suo sguardo lontano dalla casa del Leone in cui si trovava in direzione del forte rumore che aveva sentito. “Che qualcuno abbia tentato di superare la recensione?Sarà morto folgorato,ormai non è più mia competenza”e si diresse all’interno della casa che aveva alle spalle.
Di altro parere era Kiki,il cavaliere del fabbro,che risiedeva nella prima casa fin quando non fosse stato nominato un nuovo cavaliere dell’Ariete. I suoi occhi chiari vedevano bene quel che a pochi passi da lui accadeva e presi martello e scalpello d’oro si preparò a ricevere le ospiti.
“Non vorrei darti fastidio sorella Persefone…ma credi che c’era bisogno di richiamare uno spirito-difesa così potente per abbattere una semplice recinzione?” “Ma con uno di bassa forza non avrei mai fatto sentire il nostro arrivo ai cavalieri…”rispose la motociclista all’altra con un ghigno ben delineato in volto. “Umpf…io non mi preoccuperò dei possibili scontri o litigi che nasceranno a causa di ciò!” “”Diana..” disse la reincarnazione di Persefone guardando fissa negli occhi l’altra “..credi veramente che questi cavalieri siano così sciocchi da sfidare una dea?” “Perché no?Lo hanno già fatto da quello che so..” “Gli altri erano solo degli incapaci….da Nettuno a Discordia…nessuno di loro ancora capisce che poteri abbiamo e come dobbiamo usarli….anche mio marito…”e si fermò:portando una mano al petto strinse un lembo del giacchetto nero che aveva indosso.L’altra per un po’ la fissò,poi volgendo altrove lo sguardo sgranò gli occhi e disse “Credo che ora non sia il momento più adatto per far riemergere dolorosi ricordi…”ed indicò con l’indice dritta davanti a lei.La motociclista seguì il dito notando non troppo distante da loro un ragazzo indossare un’armatura e brandire in mano un martello e uno scalpello d’oro “Bene,cominciamo….” e mollò la presa dall’abito per poi dirigersi verso la prima casa.
“Mh?...di già?” pensò Saori,non che reincarnazione della dea Atena,mentre camminava per la sala del Grande Sacerdote ormai priva del suo vero proprietario. “….se non interverrò…..” pensava quando una voce attirò la sua attenzione “Dea Atena,abbiamo dei problemi alla prima casa:qualcuno è entrato senza permesso….non sembrano semplici umane!” affermò il cavaliere dell’Acquario,Hyoga. “Lo so……” rispose la donna in tono assente e quasi freddo “Non deve preoccuparsi,non arriveranno mai a lei!” e si voltò per uscire dalla sala quando la donna lo richiamò “Cavaliere...esegui questo mio ordine……”
“Benvenute a voi,ospiti indesiderate..” “Grazie per il benvenuto cavaliere…siamo qui per vedere Atena!” Kiki prese a fissare la ragazza che le era di fronte:era umana in ogni suo sfaccettatura,sia nel corpo che nel comportamento,eppure sentiva un disagio…sentiva di non poterle competere…”Non ho afferrato i vostri nomi!Il mio è Kiki,della costellazione di Scultor..” “Il mio è Diana,dea della caccia e protettrice degli animale selvatici” Kiki tornò dunque ad osservare la ragazza che aveva più vicino “Il mio nome è Persefone,dea della Morte e vedova del dio Ade, ucciso per mano dei cavalieri di Atena!” “Sorella!!Non è ora il momento di parlare di…” “Non si preoccupi dea Diana,la rabbia della Dea Persefone è più che giustificata…se solo suo marito si fosse comportato in modo più consono al suo ruolo!” Kiki sapeva bene che con quelle parole avrebbe scatenato le ire di una dea,e ciò non era un giovamento ne per lui ne per gli altri che si trovavano al Grande Tempio,ma le intenzioni di quelle due donne erano chiare:raggiungere Atena per vendicare la morte di Ade!Non doveva accadere….
“Che parole forti sento dire da un semplice cavaliere a difesa di una dea…coraggio e senso della giustizia non ti fanno difetto però ….credi di poter mirare ancora una volta l’alba in questo mondo?” e fece due passi in avanti notando un passo indietro che fece il cavaliere “Uhuhuh…vedo che il tuo coraggio pian piano ti abbandona…” “Sorella Persefone non è questo il momento di perdere tempo..dobbiamo svolgere una missione e non c’è molto tempo lo sai..” “Se questo insulso cavaliere non ci vuole lasciare passare saremo costrette ad eliminarlo…lo sai questo?” e fissò negli occhi Kiki che,conscio dell’alta probabilità di sconfitta,non aveva intenzione di fuggire quando…”Fermi!” “Nh?Un’altro cavaliere?” commentò la reincarnazione di Persefone notando un uomo sulla cima delle scale della prima casa ergersi con in mano l’elmo:i corti capelli scuri non riuscivano a nascondere la cicatrice che gli segnava la fronte “Tu,Ikki del Leone..” quasi balbettò Kiki riconoscendo l’amico “La dea Atena ha espresso l’ordine di condurre le nuove arrivate al suo cospetto” “C-cosa?” Kiki rimase ancora scosso da quanto accadeva. Diana fu la prima a rispondere “ La ringrazio per la sua cortesia…andiamo sorella?” “Certo!” e le due ragazze sorpassarono il cavaliere di Scultor raggiungendo il cavaliere del Leone che le accompagnò per la lunga scalinata.Kiki ancora fermo mentre il sudore gli rigava le tempie decise di seguire i tre…
“Dea Atena! Sono arrivate…” annunciò Hyoga alla donna che si voltò di scatto mentre le mani le sudavano notando tre sagome avvicinarsi all’entrata del tempio del Grande Sacerdote.Ikki era avanti a tutti e una volta raggiunta la porta della casa si inginocchiò per qualche secondo,poi si rialzò e spostandosi scoprì le nuove arrivate alla Dea. Le tre donne ora si fissavano l’un l’altra,consce del ruolo che ognuna di loro aveva e rispettava,consce di quello a cui avrebbero dato inizio con il loro gesto,consce…di quello che avrebbero scatenato…o che forse si era già scatenato…
“Sorella Atena,che piacere rivederti..” disse Diana sorridendo e avvicinandosi alla donna che non esitò ad allargare le proprie braccia per accogliere l’amata sorella.Le due si strinsero l’un l’altra per molti minuti,poi si separarono con sguardo dolente l’una all’altra “Mi duole doverti rincontrare in cotal giorno…” “Non darti pena per ciò:non è dovuto a voi quello che accadrà!” Poi Atena rivolse lo sguardo all’altra sorella,quella che non si era ancora mossa.Intorno a loro vi erano ben quattro cavalieri d’oro a sorvegliare sulla Dea Atena e un cavaliere d’argento che ora,preoccupato più di prima,non perdeva una sola battuta o un sol gesto di quel che accadeva di fronte ai suoi occhi,cosciente di un pericolo che ancora si faceva attendere.
“Sorella Persefone,mi fa piacere rivederti anche se in altre sembianze..” disse Atena muovendo due passi verso la ragazza che finalmente parlò “Già…anche io sono felice di vederti….ma non tanto per come ti porgerò il mio addio…” “Diana e Persefone?” affermò a bassa voce il cavaliere della Vergine,Shun “Conosco per leggende narrate dal mio defunto maestro di loro…sono due delle sorelle della Dea Atena più potenti…ma non credevo che anch’esse si fossero reincarnate in semplici ragazze..”gli rispose Shiryu,della costellazione della Bilancia “Nessuna delle due si trova qui per scopi pacifici probabilmente…” “Hyoga?! Che dici?” disse costernato Shun “E’ da quando sono arrivate che l’aria è cambiata….è opprimente..quasi forzata la loro felicità nel rivedersi..” “E’ la stessa impressione che ho avuto io trovandole davanti casa dell’Ariete..” confermò Ikki del Leone. Mentre i cavalieri d’oro mormoravano fra loro,notarono dietro Persefone un’aura di tonalità nere e viola attorniarla…un’aura del tutto maligna… “Atena!!” urlò Kiki correndo in direzione di quest’ultima parandosi davanti ad essa come a difenderla da un possibile attacco ma la donna mise una mano sulla spalla del cavaliere e sorridendogli lo calmò “Non preoccuparti Kiki:quello che accadrà ora sarà solo per la pace del mondo..” Non capiva quelle parole,così rassicuranti ma al contempo tristi e amareggiate….Kiki decise comunque di dar retta a quello che la sua Dea gli sussurrava e si scansò in modo che la donna potè raggiungere la sorella.Diana venne colta da un brivido che non era causato dal vento,bensì dai suoi pensieri..pensieri che prevedevano quel che sarebbe accaduto di lì a poco.
Atena e Persefone si guardavano,fissavano,scrutavano….nessun termine poteva descrivere il modo in cui i loro occhi si incontravano ma la donna dai lunghi capelli viola ruppe quel silenzio creatosi “Cavalieri,so che quanto sto per dirvi non avrà senso ma date ragione alle mie parole e con il tempo capirete…Vi prego di ascoltarmi e di non spaventarvi,ora vi rivelerò quello che da tempo non vi dissi…” Tutti i cavalieri tenevano un rigoroso silenzio in rispetto della Dea “Purtroppo,la pace non durerà molto..anzi…probabilmente già da alcune settimane il male si è mosso lontano dalle dodici case “ I cavalieri si guardarono tra loro increduli “Purtroppo chi dovrebbe risiedere sul trono come dea dei Morti ora  si trova qui davanti a me perché spodestata da chi da sempre l’ha tradita…ma non è quella la peggiore minaccia…è solo una delle tante pedine di questa scacchiera che si stanno muovendo affinché il mondo non esista più…per riuscire a fermare al nascere questa nuova minaccia…io…devo adempiere al mio ruolo..e voi dovrete accettarlo qualunque esso sia..cosa rispondete,Cavalieri?” “Dea Atena come potremmo non rispettare le sue decisioni?” disse il cavaliere di Scultor con un respiro affannato,quasi come ad aver corso per lungo tempo “Ha ragione,noi non potremmo mai venir contro le sue scelte!” concordò Shun della vergine e anche gli altri cavalieri sembravano essere di ugual parere . “Voi non avete idea di quale sia la mia scelta….siete sicuri di voler accettarla?” I cavalieri in risposta si inginocchiarono a terra,capo chino “….d’accordo…allora….addio,miei cavalieri..” “Nh?” Shun alzò il volto notando la dea abbracciare la sorella Persefone “Sorella mia non piangere…quello che fai è per la pace e il bene…e io non farò nulla per bloccare tal cosa….per questo…ti dico addio felice..” e le lacrime rigarono entrambi i visi delle due sorelle “Sorella Atena… ti assicuro che farò di tutto purchè il tuo sacrificio non sia vano…” e detto ciò rilasciò l’aura che fino a quell’istante aveva trattenuto:un alone scuro avvolse la dea dai capelli viola che si portò le mani alla gola come a mancarle il respiro,poi,sembrò perdere i sensi e solo per via dell’abbraccio della sorella non toccò terra. “Atenaaaaaaa!!!” urlarono all’unisono i cavalieri correndo verso le due dee ma Persefone volgendo il suo sguardo verso i cavalieri d’oro mosse una mano verso di loro:i quattro uomini si alzarono da terra e volarono all’indietro sbattendo contro il muro della casa “Stolti…cosa vorreste fare…aiutare una donna che è già morta!?” “…no……Atena….”mormorò Kiki,l’unico rimasto fermo vicino la Dea Diana,mentre le ginocchia cedevano e il suo corpo si accasciava a terra:era stato l’unico a rendersi conto di un imminente pericolo eppure non era riuscito a capire di cosa si trattasse.Il sacrificio per ora inutile ai loro occhi della Dea era del tutto imprevisto e nessuno di loro era stato capace di fermarla! “Tsk…e vi fate chiamare cavalieri di Atena…avevate promesso a mia sorella di accettare la sua scelta…perché allora sento i vostri cosmi bruciare ostili contro la mia persona?” disse Persefone mentre i quattro cavalieri d’oro si erano rialzati correndo nuovamente verso di lei.Stavolta però fu Diana ad intervenire muovendosi ad una velocità impressionante per potersi parare fra i cavalieri e la sorella “Fermatevi!” e alzò entrambe le mani contro i cavalieri che inspiegabilmente si sentirono bloccati al suolo “ma cosa….” “Che diavolo succede?” urlò Ikki mentre notava ai piedi delle radici bloccarlo al pavimento “Ma queste sono liane!!” esclamò Shun notando che quest’ultime continuavano a crescere attorno ai loro piedi “Dobbiamo liberarci!” disse Hyoga preparandosi ad attaccare le piante “La prego cavaliere non lo faccia:prima ascoltatemi…poi se vorrete ancora ucciderci io non vi fermerò!” I quattro restarono fermi,e dopo vari secondi si calmarono lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.Come erano apparse le piante sparirono liberando i quattro e Diana iniziò a parlare “Mi dispiace aver dovuto usare un modo tanto brusco per fermarvi ma dovete capire il perché di quello a cui avete assistito.Purtroppo il trono di mia sorella Persefone è stato rubato da una donna di nome Pandora che voi credo conosciate già..” Sia Shun della vergine che Ikki del leone ebbero come una stretta al cuore:entrambi conoscevano troppo bene quella donna…”ma non ci sarebbe mai riuscita se non grazie all’aiuto di una persona molto più forte di noi che ora non ho tempo di spiegarvi chi sia e perché abbia agito in questo modo.La guerra è ormai prossima e io e mia sorella Persefone assieme all’aiuto di altre dee dobbiamo fare in modo che ciò non accada e abbiamo bisogno anche del vostro aiuto cavalieri!” “Perché Atena si è sacrificata?A che scopo?” urlò Kiki da dietro il gruppo con le lacrime calde che gli bagnavano il viso “Perché grazie alla sua morte una delle nostre sorelle si sarebbe risvegliata…il luogo in cui ora deve trovarsi Atena non è qui fra di voi ma altrove.Non datevi pena,se riusciremo nella nostra missione potrete rivederla ..”Le ultime parole della dea sembrarono tranquillizzare i presenti che già una volta avevano assistito al sacrificio della loro dea per poi rincontrarla nei Campi Elisi “Bene,ora ascoltatemi: la guerra cui andiamo contro è a causa di un grande esercito guidato da un potere divino e quattro semidivini perciò noi da soli non bastiamo a fronteggiarli..” “E come faremo?Non vi sono altri cavalieri oltre noi e i Cavalieri di Bronzo..” disse Shiryu preoccupato dalle parole della dea “A questo penserò io…” disse Persefone mentre adagiava a terra il cadavere di sua sorella Atena:fu un attimo,e il cadavere della giovane donna svanì in un cumulo di polvere che come avesse vita,volò tra i cavalieri in segno di conforto. “Dea Atena..” mormorarono i cavalieri prima che Persefone riprese parola“Io,in quanto dea e regina della Morte,riporterò in vita i defunti cavalieri d’oro!” “Cosa?!?” urlarono all’unisono tutti i cavalieri. Kiki a quelle parole smise di piangere,ora un solo pensiero aveva in mente: suo fratello Mur sarebbe tornato in vita,il suo amato fratello…
Mentre le dee e i cavalieri parlavano fra loro nel tempio,fuori non molto distante ,la statua di Atena aveva preso a brillare di una luce intensa.La piccola statua della Dea Nike che teneva nella mano destra brillò allo stesso modo per poi esplodere e rilasciare quella luce che prese a sfrecciare nel cielo in un punto non precisato.
“Mia signora?” domandò uno Specter attirando su di se l’attenzione di una donna dai lunghi capelli neri suonare un’arpa.Ella smise subito e volse il suo sguardo in direzione della porta ove si trovava l’uomo “Dimmi..” “Il nostro signore la desidera…” Pandora,questo il nome della donna,si alzò di scatto dalla sedia e percorse la lunga sala a gran passi uscendo dalla porta sorpassando il semplice specter che la seguì.Pandora sapeva che quando il suo signore la chiamava qualcosa di grave stava accadendo,altrimenti non si sarebbe mai scoperto così tanto da farsi vedere molte volte a lei ma a questo era abituata ormai: anche in passato fu la persona più fidata di un dio nonché la sua unica consigliera,ma in quell’occasione molte cose erano differenti,molte… “Toc-Toc” “Non perder tempo in queste formalità Pandora…entra ora”tuonò una voce da dentro la stanza.La donna non se lo fece ripetere e spinse in avanti la grande porta decorata da rilievi in oro e argento.La camera era poco illuminata ma a qualsiasi occhio abbastanza attento sarebbero risaltati i divani in pelle di un vivo rosso e gli scaffali adagiati sui muri contenenti libri di ogni genere.Al centro vi era poi un trono,maestoso e ornato con ogni sorta di gioiello come si addice a un vero re.Peccato che l’uomo che vi sedeva sopra non fosse un re,ne un semplice uomo,bensì… “Pandora,come procedono i preparativi?” “Bene mio Signore,non vi sono problemi..” “Racconti il vero?” “Come potrei mentire al mio signore” “Pandora non credermi sciocco:ti ho riportata in vita perché sei l’unica donna capace di aiutarmi!Tu,sei la donna che meglio conosce gli unici superstiti dell’ultima guerra svoltasi con i cavalieri ma so anche che quanto la tua ambizione possa corroderti e portarti a gesti inconsulti” “Mio signore,come potete..” “Taci!!” urlò alzandosi dal trono l’uomo di cui il viso era nascosto dalla penombra “Proprio poco fa ho sentito il cosmo di Atena spegnersi!” “Cosa?”esclamò esterrefatta Pandora alle ultime parole dell’uomo.Lei,dotata di poteri quasi pari a un dio,non aveva scorto l’assenza improvvisa del cosmo di Atena?Come era potuto accadere? “Io non..non me ne sono accorta mio signore,è sicuro che..” “Osi mettere in dubbio le mie parole?” “Non intendevo questo mio signore io..” “Atena è morta ma ho sentito due distinte forse divine risvegliarsi e poco fa ne ho percepita una terza,sai questo cosa significa…”disse infine l’uomo prendendo nuovamente posto sul suo trono “Atena morta..tre forze divine…ma..ma,no..non può essere!” Ora,solo ora Pandora aveva capito cosa stava accadendo alle sue spalle senza che nessuno,nemmeno il suo potente cosmo l’avisasse.Era un problema,un grande problema.. “Mio signore non datevi inutili pene lasciate che mi occupi io di questo” “Va bene,ti concederò la possibilità di riscattarti ma attenta a non deludermi di nuovo” “Non lo farò ve lo prometto.Con il vostro permesso..” L’uomo fece un gesto quasi impercettibile con il capo e la donna uscì immediatamente dalla stanza.Tornata nelle sue stanze furiosa sbattè a terra con un gesto della mano il calice che presenziava su di un tavolo “Maledizione!Le forze divine risvegliate devono aver offuscato i miei poteri e la mia percezione senza che me ne rendessi conto..Tu!”esclamò richiamando su di se l’attenzione dello specter che ancora la seguiva “Chiama Envy,digli di venire subito!” “Come desidera..” rispose lo specter congedandosi.La donna rimase ancora per qualche minuto in piedi,poi,come attratta da una forza invisibile,sedette allo sgabello e le sue mani si posarono ancora sulle delicate corde dell’arpa facendole risuonare per tutto il palazzo.
“Riportare in vita i gold saint..può davvero riuscire in ciò?”chiese ancora stupito Shun avvicinandosi a Persefone “Si,per me nulla è più semplice che riportare in vita qualcuno” “Ma le basta usare il suo cosmo per fare ciò?”chiese allora Hyoga portando le braccia incrociate al petto.Persefone allora guardò il gruppetto dei cavalieri:l’aria ostile che fino a pochi minuti prima aleggiava contro di lei ora sembrava essere sparita.Questo portò un sorriso sul suo volto “Sorride,cosa la rende così felice?”domandò incredulo Shiryu “Dovete portarmi ove si trovano i corpi dei deceduti,poi penserò io a tutto!” “Allora andiamo,non perdiamo tempo” “Io non posso seguirvi” “Come?” Ikki del Leone abbassò la testa di fronte le facce degli amici “Io devo tornare sull’Isola della Regina Nera per controllare come si stanno comportando i miei allievi,voi precedetemi,io vi raggiungerò” “Ma Ikki tu non..” “Shun lascialo stare,sai meglio di me come è fatto tuo fratello:quando si sentirà ci seguirà!” Ikki volse le spalle agli amici e con passi lenti si avviò verso l’uscita del tempio. “Noi andiamo al cimitero allora in modo da poter nuovamente abbracciare i nostri defunti fratelli” “Hai ragione Shiryu non perdiamo altro tempo:voglio rivedere presto il mio maestro.” “Finalmente potrò rivedere mio fratello…signorina..io..” provò a parlare Kiki rivolto alla motociclista che subito scosse la testa “ Non ringraziarmi,lo faccio per altro non per voi” e si avviò verso l’uscita assieme agli altri mentre il cavaliere di Scultor sorrideva.
Un lieve vento portava scompiglio fra i capelli di Ikki che incurante continuò la sua corsa verso una meta precisa.Nonostante quelle dee fossero venute con buone intenzioni,nonostante Atena si fosse sacrificata per il bene del mondo,nonostante la reincarnazione di Persefone prometteva di riportare in vita i loro amici,lui,Ikki,non riusciva ad accettare tutto questo e di sicuro non avrebbe resistito un minuto di più tra quelle persone.
“Così è questo il cimitero dei cavalieri “sentenziò Diana volgendo il suo sguardo in lungo e in largo verso una lunga distesa di lapidi e croci “E’ un cimitero che ti aspettavi” “Sempre molto cortese sorella,grazie” Persefone ridacchiò al broncio che la sorella aveva messo per poi chiedere ai cavalieri “Dove sono le lapidi dei precedenti gold saint?” “Seguitemi” gli rispose Kiki incamminandosi verso un vialetto che percorreva l’intero cimitero.Arrivarono in fretta nei pressi di un mausoleo che si ergeva grande quasi quanto uno dei dodici templi che costituivano il Grande Tempio.Kiki mirò le mura di quel mausoleo:le conosceva fin troppo bene,molte volte era entrato in quel mausoleo,troppe volte… “Kiki,non rattristarti:presto lo rivedrai” disse Shun poggiando una mano sulla spalla del ragazzo.Kiki si voltò stupito,ma poi capì..tutti sapevano quanto ancora soffriva per la morte del fratello ma ora finalmente una possibilità di cancellare quella sofferenza c’era..finalmente. “Ebbene chi tiene le chiavi di questo mausoleo?” “Sorella comprendo la tua fretta ma modi così volgari e poco decorosi non sono degni di una dea” “Sorellina,devo ricordarti quanto tempo ci rimane prima di dover abbandonare questi corpi?” “Abbandonare?” ripetè il cavaliere della bilancia “Non ve ne è bisogno,ne sono a conoscenza.” “Perché dovete abbandonare quei corpi?”chiese Hyoga avvicinandosi alle due che non convinte di poter rispondergli si guardarono per un breve istante “ Noi non possediamo dei corpi mortali perciò come fu per nostra sorella Atena,anche noi ricorriamo alle nostre reincarnazioni mortali” “E come dissi per Atena,neanche per noi questo è il posto dove restare” “Ma ..come faremo se voi ve ne andrete?” Persefone prese a camminare verso l’entrata del mausoleo e ferma sullo stipite,poggiò una sola mano sulla porta che senza bisogno di chiavi o altro si aprì “Noi serviamo solo per la morte di Atena e la resuscitazione dei Gold Saint,nient’altro…al resto penseranno le nostre reincarnazioni.Vi prego di accoglierle tra di voi e allenarle per quella che sarà la peggiore guerra mai vista prima”ed entrò nella struttura che si ergeva innanzi a lei.Gli altri rimasero per pochi istanti fermi a fissare l’ormai vuota entrata,poi mossero i primi passi per seguire la dea.
“Ma che diavolo….?” L’Isola della Regina Nera non era mai stata luogo di colori e vita,ma quello che si prospettava agli occhi del cavaliere del Leone era cosa ben peggiore:una landa desolata portatrice di morte e distruzione….cosa era accaduto durante la sua assenza? –Crick- “Mh?..Ah!Black Seya!!”esclamò Ikki correndo in direzione del suono.Li,vi era un cavaliere dall’armatura nera disteso a terra coperto di ferite e graffi “Black Seya,Black Seya parlami cosa è accaduto qui?”chiese il gold saint afferrando le spalle del ragazzo a poggiandolo sulle sue gambe “Un…..u….un a-attimo…n-non sono riuscit…a..veder….vedere molto..” “Chi ha osato attaccarvi durante il vostro scontro?Gli altri sono ridotti allo stesso modo?” “Si ma…era…di…noi….noi..” “Di voi?!...Ah!!Vuoi dire che è stato uno soltanto fra tutti voi a ridurre così questo posto e mettervi fuori combattimento?” “Si…” “Chi…chi ha questo enorme cosmo da poter spazzare via tutti i miei migliori allievi e ridurre in questo stato l’isola?Chi fra di voi…un demone,un mostro,un…” “ Yahoooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!” “Nh?...Cosa????” Ikki stentò a credere ai suoi occhi,ma non poteva non farlo:poco distante dai due cavalieri una ragazza dai lunghi capelli scuri agitava una mano in gesto di saluto seduta comodamente su di una roccia a gambe incrociate “Maestrooooooooooooooo!!!!!!!!!Visto che brava che sono stata???” “Ma…ma…ma…” “Mi spiace Maestro ma..nessuno di noi è riuscito a fermarla…sembrava la più debole e invece…ci ha spazzati tutti quanti via…cough-cough!!” “Nyaaaaa non darmi così la colpa:io vi avevo detto di non farmi arrabbiare ma voi non avete voluto ascoltarmi,eh!” “Non riesco a crederci…quella ragazzina,dove nasconde un simile potere?”si chiedeva il Gold Saint lasciando il Black Saint e raggiungendo l’allieva che ancora gli sorrideva soddisfatta del lavoro svolto “Tu,dimmi il tuo nome” “Laura” “Laura?” “Se non era questo il nome che voleva sentire,qual’era?” “Il nome è indifferente quando si ha davanti un cavaliere con un eclatante cosmo quale il tuo” “Perciò riconosce che io ho un grande cosmo,è un complimento il suo?” “Un grande cosmo in mani inesperte però..” concluse poi l’uomo facendo svanire il sorriso dalle labbra della giovine. “Come hai fatto a spazzar via ogni nemico che di fronte ti si era parato?” “Non è stato difficile..” disse lei scendendo dalla roccia e prendendo a camminare distanziandosi dal maestro “..io volevo combattere lealmente ma loro si erano coalizzati contro di me perciò alla fine non ho potuto trattenermi.Sarà stato perché ero l’unica ragazza o perché ero la più piccola…non saprei..” “Il fatto che tu sia riuscita nonostante tutto a batterli è ammirevole” “Davvero?” Laura sembrò ritrovare il sorriso in quelle parole:non sapeva perché ma il fatto che il maestro le rivolgesse tante attenzione dette in toni bruschi ma sincere non le dispiaceva affatto. “Adesso perciò posso prendere l’armatura della Fenice?” “No,ora non ho tempo da dedicarti,allontanati da qui,ho bisogno di rimanere da solo…” “Cosa???Non voglio!Ora che finalmente sono arrivata fino a qui lei mi dice di andarmene?!” “Osi contraddire il tuo maestro?” “Ah…mi..mi scusi..non volevo..” “Sta tranquilla ma ora va via,non mi sento molto bene..” Solo in quel momento Laura sembrò notare il velo di tristezza che insidiava gli occhi dell’uomo:lo sguardo era lo stesso,i lineamenti del viso ben marcati e decisi ma qualcosa differiva dalla solita figura che Laura era solita trovarsi di fronte. “Maestro so che non ho alcun diritto di porgerle tale domanda ma…..se mai la potesse aiutare io posso ascoltarla..” Ikki nel frattempo si era seduto dove prima si trovava la ragazza e reggendo il viso con le braccia impuntate sulle ginocchia dava l’idea di essere molto affaticato.Le mani giunte sotto il suo mento si stringevano sempre più nel rivivere i ricordi appena vissuti:l’immagine della dea Atena cadere a terra priva di vita per via di sua sorella e lui inerme ad osservare la straziante scena…come aveva potuto non intervenire? Come aveva potuto dar ascolto alle parole di due straniere per giunta sconosciute a tutti gli altri saint? Quasi si era dimenticato della presenza della sua allieva ne aveva dato ascolto alle parole di quest’ultima “Maestro almeno mi risponda!” “Nh?Non ti avevo forse detto di lasciarmi da solo?Cosa ci fai ancora qui tu?” “Io rimango qui fino a quando non saprò cosa le è accaduto!!” e detto ciò Laura si gettò a terra a gambe e braccia incrociate con il viso contratto dalla rabbia. “Sciocca cosa credi di fare?Disobbedirmi?Non montarti la testa solo perché hai avuto la meglio sugli altri presenti…” “Io non mi sto montando la testa” “Lo stai facendo” “Sbaglia!!” “Ah si? E come puoi dimostrare di avere ragione?” “Semplicemente perché io dico sempre quello che penso e non mento mai..ecco come!” L’ultima affermazione della ragazza lasciò interdetto Ikki:solo in quel momento si decise a guardare negli occhi la giovine ancora imbronciata e seduta a terra fissarlo torvo:quello sguardo,deciso e sicuro…quelle affermazioni,sincere…si è vero,le aveva già viste più di una volta,ma ora quella persona non c’era più.Anche lui era una testa dura come la ragazza e mai e poi mai si tirava indietro,nemmeno se aveva un pericolo più grande e forte di lui e fu proprio per le sue convinzioni che donò la propria vita per salvare quella della donna che amava… ‘Tsk,che tristezza….amico mio,ci avevi fatto ripromettere di proteggere Atena se tu non fossi riuscito a sopravvivere dallo scontro con Ade….e ora?Con che faccia dovrei andare in giro non avendo mantenuto tale promessa?...’ “Allora Maestro?Mi dice cos’ha?” Laura ancora sicura di se restava immobile a terra “Se non riuscissi a mantenere la parola data a un caro amico….se non riuscissi a salvare la vita della persona per cui hai sempre combattuto…” cominciò a dire Ikki alla ragazza senza però rivolgere alcun sguardo “…cosa faresti?Come potresti andare ancora avanti nella tua vita senza provare vergogna di te stessa?Se sai darmi una risposta ti prego di rivelarmela…perché io non ci sono ancora arrivato..” Laura rimase in silenzio,con sguardo non più corrucciato ma triste e serio:aveva capito quanto soffriva l’uomo che le sedeva poco distante solo in quel momento,prima mai e poi mai si sarebbe resa conto di quale dolore scuoteva l’animo di Ikki. Si rialzò da terra e prese a parlare “Io rimasi orfana quando ero piccola,non ho mai conosciuto i miei veri genitori ma fui allevata da un uomo che si è sempre preso cura di me.Per questo motivo non so cosa vuol dire voler bene a una persona e poi perderla perché l’unica persona a cui voglio bene ora è il mio tutore…e poi…ce ne sarebbe anche un’altra a cui da poco tempo mi sono affezionata…” Ikki prese a guardarla e la ragazza arrossendo scosse la testa “…però sono entrambe vive tuttora quindi non ho mai sofferto una perdita importante.Non voglio essere ipocrita dicendole che capisco il suo dolore e dicendo frasi fatte per confortarla ,credo siano fiato sprecato…però di una cosa sono sicura:lei è una persona fantastica e sono sicura che le persone che ora non le sono più accanto in questo mondo non la vorrebbero vedere così giu! Lei ha sempre un portamento e uno sguardo fiero,è forte e mai un’incertezza le ha insidiato dubbi sia in combattimento che in altro.Posso immaginare perciò come le persone perse l’abbiano sempre ammirata….” “Ma io ho tradito quello che promisi ad entrambi” “Tradito dice? E lo ha fatto di proposito?” A quella domanda Ikki aprì la bocca per rispondere ma la richiuse:un lieve sorriso si delineò sulle sue labbra e poi accennando anche a una piccola risata disse “Ehehe…e va bene,un punto a tuo favore…probabilmente hai proprio ragione:buttarmi giu cosi non è da me e quelle persone che ora mi staranno guardando non vorrebbero vedere questo penoso spettacolo…” “La cosa migliore che può fare è continuare a vivere come ha sempre fatto e magari chi lo sa…riuscirà a riscattarsi da quello che non ha potuto fare oggi in un domani…” Sorrise,in modo sincero,tanto che Ikki volle credere a quelle parole,volle credere che un giorno avrebbe potuto ripensare all’immagine della sua dea e del suo amico senza rimpianti. “Va bene,allora andiamo ora” e si alzò dalla roccia raggiungendo la ragazza un po’ incerta sul da farsi “Andiamo? Dove?” “Ti porto al Grande Tempio dove ti farò cavaliere della Fenice!”
Aria fredda pervase i corpi di chi osò entrare nel mausoleo dedicato ai deceduti Gold Saint:la struttura presentava alte mura bianche ad una sola stanza.Il muro di fronte gli ospiti donava agli occhi la vista della statua di Atena mentre le due pareti ai lati erano intervallate da sei blocchi c’aduna contenenti i corpi dei deceduti.Persefone si guardò intorno con aria di indifferenza a quel che la circondava e senza dir nulla prese per un braccio la sorella strattonandola fianco a se “P-persefone che..?” “Chiedi alla terra di aiutarci a tirare fuori questo cadaveri:non ci rimane tanto tempo e ne impiegheremo troppo a tirarli fuori uno a uno..ugh…” “Sorella!!!” “Signorina persefone qualcosa non va? E’ pallida in volto…”commentò Kiki notando del sudore rigare le tempie della ragazza e il pallore che aveva preso il volto “Non c’è tempo da perdere tra poco non saremo più qui io e te sorellina…muoviti!!!” Diana non se lo fece ripetere un’altra volta:con le braccia fece cenno ai presenti di scansarsi e lasciarle spazio,dopodiché allargò quest’ultime chiudendo gli occhi.Non passò molto che delle radici sbucarono dal pavimento rompendo inevitabilmente le mattonelle poste sopra:i rami cominciarono a divincolarsi come a dar l’idea di essersi destati da un sonno profondo e pian piano circondarono Diana come a riconoscere la loro padrona. “Mie amiche aiutatemi..” disse lei abbassando poi le braccia senza però riaprire gli occhi e le liane come a capire il pensiero della ragazza scattarono da una parte all’altra della stanza.Molti presero a sbattere sulle incisioni che riportavano i nomi dei defunti che si trovavano all’interno mentre altre si infilarono tra le fessure in modo da tiare verso fuori le lunghe casse.La nuova generazioni di Gold Saint rimase allibita da quello a cui assisteva “Mai nella mia vita ho visto la natura obbedire a una persona…”disse catturato dallo spettacolo Sirio mentre Hyoga gli rispondeva “No,non stiamo parlando di una persona amico mio….noi siamo di fronte a una Dea!” “Ma una volta tirati fuori i corpi come potrebbe riportarli in vita?” “A quello penserò io come avevo già detto…”rispose la motociclista attirando su di se l’attenzione dei ragazzi.Era a braccia conserte appoggiata allo stipite della porta mentre di fronte a lei transitava la prima bara che veniva delicatamente posta fuori dal mausoleo dalle liane “Una volta riportati in vita io e mia sorella spariremo ma resteranno queste due ragazze a cui abbiamo preso i corpi:non a caso sono le nostre reincarnazioni…” “Perché posseggono particolari poteri?” “Intendi i nostri poteri?...no,almeno non da subito…più avanti…sarà questo infatti il vostro compito:allenarle e prepararle alla lotta che dovranno fronteggiare!” “Perciò assieme ai nostri amici che riporterete in vita…dovremmo fare da maestri a queste ragazze,giusto?” disse Shun mentre le bare fuori dal mausoleo erano già più della metà “Si e non solo:ve ne sono anche altre due che dovrebbero raggiungerci a momenti….credo che una volta tornati al Grande Tempio le troveremo già li ad attenderci…” “Sorella…” “Si,ben fatto sorellina ora ci penso io te riposati pure..” “Aspett..” “No lasciala andare:probabilmente fra le due mia sorella sarà la prima ad andarsene perché userà il triplo del potere che ho dovuto..anf..usare io…anf..” “Dea Diana si regga a me!” disse Kiki raggiungendo la bionda afferrandola per le spalle “Ti ringrazio giovane cavaliere ma anche io come mia sorella tra poco sparirò” “Fino a quel momento ci sarò io ad aiutarla” “….sono proprio le persone sincere e decise come te..”disse Diana accarezzando il viso del ragazzo “..a salvare questo mondo!” Kiki arrossì violentemente ed abbassò il capo mentre la dea si lasciò sfuggire una piccola risata. ‘Riuscirò davvero nell’impresa? E se qualcosa va storto?Se il sacrificio di Atena fosse stato vano….no…non devo pensare questo..non devo..’ e scosse la testa “Dea Persefone?” “Nh?” “Non si preoccupi:se la Dea Atena ci ha detto di porre in voi la nostra fiducia noi lo faremo che riesca o meno nella sua impresa!” “Ma tu…come..”sibilò la ragazza mentre il cavaliere della vergine le sorrideva “Anche io ho passato spesso momenti simili,ma non per questo ho mai i miei amici mi hanno voltato le spalle!” ‘Il suo viso…..il suo viso….è incredibilmente simile a quello del mio defunto marito..’ pensò ancora Persefone mentre con le mani accarezzava le bianche guancia di Shun che sorpreso dal gesto della donna non si mosse “Tranquillo,so bene che tu non sei mio marito,bensì una persona molto simile a lui..” “…già..” “E’ ora che io svolga il mio lavoro adesso…” e detto ciò si avvicinò al resto del gruppo che si era accerchiato attorno alle bare “…..”anche Shun seguì la donna senza riuscire a dire qualcosa.
“Non sono ancora tornati a quanto pare” “Peccato e io che avevo tanta voglia di conoscere i suoi amici maestro..”disse sconsolata Laura sedendosi sui gradini che si trovavano appena fuori la sala del Grande Sacerdote “Poco male tra poco torneranno…tuti assieme…ancora una volta..” “Come?” “No,non ascoltarmi,non mi capires..chi sei?!” “Nh??...Ah! La sento anche io!!” Laura rimase in silenzio come il suo maestro per cercare di capire da dove provenissero i passi che avevano cominciato a risuonare per il Grande Tempio:passi lenti e delicati,quasi impercettibili “Tu resta ferma qualsiasi persona si presenti chiaro?” “D-d’accordo maestro”disse Laura anche se era già pronta in caso di lotta.Non passò nemmeno un minuto prima che una ragazza piccola e dai lunghi capelli neri fece la sua comparsa alla base della scalinata:procedeva tranquilla dando l’idea di conoscere molto bene quel posto e non appena arrivata in cima si accorse dei due “…oh?Ikki del Leone,sei tu!” “Nemo,credevo fosse un nemico..” “Nemico?Ikki non siamo più in guerra..la guerra è finita molto tempo fa…e con se ha portato via anche molte persone…” “Nemo tu prima ti eri allontanata dal tempio ma devi sapere che abbiamo avuto delle visite..” “Visite?Di che..?” La ragazza non finì la frase che si trovò a due centimetri dal naso una sorridente ragazza anch’essa da lunghi capelli corvini “Ma ciao!!” disse Laura porgendo una mano all’ultima arrivata distanziandosi un po’.Nemo la guardò con fare sospetto finchè Ikki non la presentò “nemo ti presento Laura,è la mia allieva nonché nuovo cavaliere della Fenice” “Il nuovo cavaliere della Fenice?”ripetè Nemo stentando a credere a quelle parole.Laura era ancora li,davant con mano protesa e sorridente come non mai.La giovane la fissò un altro po’,poi afferrò la mano di Laura “Piacere mi chiamo Nemo.Vivo qui al Grande Tempio da molti anni….” “Davvero?Allora tu hai conosciuto i Gold Saint che c’erano prima del mio maestro e i suoi amici vero? Ho sempre sentito parlare di loro con tono fiero e glorioso dal mio maestro ma mai ne ho conosciuto uno…” “Laura basta così,ora dobbiamo parlare di altro…” “Ah scusa maestro” disse Laura tornando vicino all’uomo.Nemo aveva preso uno sguardo malinconico in un attimo,come se un sol soffio d’aria si fosse rubato il sorriso che aveva mentre parlava con la ragazza:i ricordi,per lei,erano sempre molti pesanti da ricacciare.. “Nemo,ascoltami bene e per favore…..siediti un attimo…”
“Kyaaaaaaaaaaaa!!!!” “Sorella fermatiii!!!E tutto inutile non vedi???Fermati o sparirai senza risolvere nulla!!!!” La dea della morte non sembrava più lei:il viso era sciupato in un attimo per via dello sforzo,i capelli inumiditi dal sudore e tutto il corpo tremava come in balia di forti brividi di freddo…..la morte che andava incontro alla morte! “Sta zitta!!!!”urlò alla sorella Diana che stupita rimase in silenzio “Questa è una cosa che devo fare…devo farla…non possono rimanere cosi…” “Dea Persefone non è necessario che lei si sforzi cosi:riposi almeno un attimo!!” “No,non ho tempo…poi non ci sarò più e…e…” “Sorella perché questo senso del dovere?Se non ci riesci vorrà dire che troveremo un altro modo di scendere in guerra senza i gold s..” “Silenzio!!!Non lo faccio solo per quello…maledizione…” “Sorellina…” Persefone continuò ad usare i suoi poteri su i dodici corpi contemporaneamente mentre molti pensieri si facevano strada nella sua testa…’Dannazione….devo riuscirci…devo farlo…devo riscattarmi…sono morti combattendo mio marito…mio marito che nemmeno io sono stata in grado di fermare….glielo devo…devo ridargli la vita che hanno perso..’ “Ah!Anche voi l’avete sentito vero??” “Si Hyoga:il cosmo di Persefone è aumentato di colpo..” “Intorno a lei sembra esserci come una corazza di luce…ahhhhh…che impressionante forza!!!” urlò Shun coprendosi il volto con le mani. “Nemmeno io riesco a tenere più gli occhi aperti..” ‘Lo devo fare…..ci devo riuscire….ragazzi….svegliateviiii!!!!!!!’ “Io vi chiamo Gold Saint:tornate con noi nel mondo terrenooooo!!!” “Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!” Un’esplosione,una luce,un rumore assordante…..poi il nulla….tutti i presenti stesi a terra chi a faccia in giù chi rivolto con la faccia in alto ma nessuno sembrava volersi rialzare.
“…d…dove…dove sono…?” “Mmh….cosa è successo….mi trovo….ah! Ma tu..!” “..Nh? Ah! Non può essere….Aiolos sei tu!?” “Ragazzi!” “Eh…! Aldebaran!!!Anche tu qui!” “Che mal di testa..” “DeathMask!” “Che diavolo vi urlate!!!Ho detto che mi fa male la testa!!” “Sei sempre il solito maleducato DathMask..” “Non parlarmi con quell’aria da strafottenza Afrodite!” “Ma…ma..perchè non ci troviamo più nelle nostre bare?” “Ehmm….ragazzi Buongiorno…” “Forse un nuovo nemico ci ha richiamati a combattere Mur!” “Veramente vi ho richiamati io e non sono una nemica..” continuò a parlare Persefone“ Accidenti un’altra volta dovremo combattere?” “Si giusto ma non come pensate voi e se mi fate parlare magari vi..” “Forza dobbiamo andarcene da qui e cercare gli altri saint che erano rimasti vivi dalla guerra di Ade e…” “Ehiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii,dove credete di andare voi nudi come vermi!!!!!?????” I dodici ragazzi che fino a quel momento erano presi a parlare tra di loro sembrarono finalmente accorgersi della presenza di Persefone che stanca e adirata li guardava torva “Tu chi diavolo s…aspetta…nudi come…..ghyaaaaa!!!!” L’ex gold saint del Cancro portò con un rapido gesto le mani alle parti basse per coprirsi e i suoi amici seguirono l’esempio arrossendo per la vergogna “Uhuhuhuhuh,tranquilli non preoccupatevi:state tutti messi benissimo non dovete vergognarvi e coprirvi…fidatevi di una che sa molto sull’argomento!!” “Sorellaaaaaaa!!! Che razza di cose vai dicendolo!!???”urlò una evidente Diana imbarazzata con mani al volto e occhi chiusi. “….ah,fratello…” “…Kiki…?” “..sigh..fratellooo!!!” urlò Kiki correndo incontro all’ex cavaliere dell’Ariete ,Mur,suo fratello maggiore “Kiki….sei cresciuto tantissimo,stento a riconoscerti…” “Fratello,fratello…sigh…” “Sentite ci penso io a coprirli tutti eh..” “Perché tutta questa fretta?Pper me non ci sono problemi se rimangono cosi ihihih!!!” “Ma tu non eri quella che prima rischiava di morire mentre li riportava in vita??” “Mi sono ripresa uhuhuhuh!!!” “E’ sempre la solita…” si rassegnò la bionda dea della caccia alzando un braccio verso gli ex cavalieri d’oro che in un attimo si ritrovarono avvolti da una calda luce,una luce che ben presto si trasformò in corte tuniche bianche “Ma che sta succedendo..?” “La storia è un po’ lunga e…argh!!!!” urlò Persefone cadendo a terra in preda alle convulsioni.Shiryu,Shun e Hyoga non fecero in tempo a soccorrerla che anche Diana venne colta dallo stesso malore “Dea Persefone!!” “Dea Diana!!!” Le due ragazze si contorcevano a terra senza sosta,poi,si fermarono….non davano più segni di vita “No…non saranno..”sibilò Shun mentre i dodici ex gold saint si avvicinavano agli altri “Presto Shiryu aiutami a rigirarle e farle respirare” “Subito” “Aspettate vi aiutiamo..” “Ah,Shura!...Sono contento di rivederti!” “Anche io Shiryu,alla fine la mia Excalibur ti ha aiutato molte volte ho visto…” “Grazie per avermela donata..” “Maestro Camus !” “Hyoga,ora pensiamo a questa ragazza poi penseremo a salutarci come conviene…” “D’accordo” disse il ragazzo sorridendo nel rivedere ancora una volta il suo maestro.Le due ragazze cominciarono a riaprire gli occhi e respirare..” Dea Persefone la prego si risvegli!!” “Dea Persefone hai detto Shiryu?” “E’ una lunga storia Shura ma ora dobbiamo farle rinvenire..” “Dea Diana come si sente?” esclamò Hyoga notando che la ragazza si era ripresa.Entrambe riuscirono a rialzarsi da terra sulle loro gambe sempre sorrette dai cavalieri che attendevano una loro risposta..”…mi scusi ma noi ci conosciamo?” “Dea Persefone? E chi sarebbe?”
  
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