Red mosquito
Più in alto, più in alto, più in alto ancora…
Kagami atterra maldestramente sul cemento, rischiando di caracollare per terra. Ciondola, barcollando per riprendere l’equilibrio, e si accorge improvvisamente che si è fatta sera. Inspira, cercando di scacciare il sudore dal viso, ed espira, il fiato che non vuole saperne di normalizzarsi.
-Hai fame?-
Taiga, stavolta, per terra ci finisce per davvero. Il suo sguardo saetta rancoroso, ma si placa immediatamente quando incrocia la figura minuta di Kuroko a bordo campo.
-Non sei andato a casa con il resto della squadra?- chiede, confuso.
Tetsuya si stringe nelle spalle, allungandogli uno snack avvolto da carta colorata.
-Tu eri ancora qui-
Kagami annuisce, afferra la merendina, la scarta e l’addenta di gusto. Kuroko si accoccola al suo fianco, alzando lo sguardo ad osservare il cielo.
E ora che ho estinto il debito con Nostra Madre Sorte, mi ritiro a vita privata.