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Autore: mikyintheclouds    02/02/2013    6 recensioni
Kensi e Deeks vengono mandati per un caso su una nave da crociera...cosa accadrà tra loro?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kensi e Deeks erano appena arrivati al quartiere quando sentirono il fischio acuto di Eric che li informava della convocazione da parte di Hetty.
Salirono le scale e, quando arrivarono nella sala operativa, trovarono due valigie pronte e l’anziana agente che comunicava loro che sarebbero dovuti andare su una nave da crociera per tre giorni, sotto copertura, per cercare di scovare un agente russo dormiente.
Deeks si esaltò subito all’idea di godere di tutti i vantaggi di una crociera.
Al contrario Kensi era preoccupata di dover stare da sola con il suo partner per così tanto tempo.
Salutarono Sam, Callen e gli altri e raggiunsero in auto il porto rimanendo sempre in contatto con i colleghi attraverso i cellulari e gli auricolari.
Ovviamente guidò Kensi e Deeks si lamentò per tutto il viaggio vedendosi la morte in faccia almeno un paio di volte per quanto lei guidasse veloce.
Quando arrivò scese dall’auto tirando un gran sospiro di sollievo e disse: “La prossima volta guido io”.
“Scordatelo” rispose lei “la mia macchina non la guida nessuno che non sia io”.
Deeks sorrise. Sapeva che avrebbe reagito in quel modo, ma continuò a provocarla: “Avanti Fern, adesso sono il tuo maritino fino alla fine della missione, non trattarmi male!”.
In risposta gli arrivò sul braccio un pugno della ragazza che lo fece contorcere. Kensi odiava quel soprannome! “Hai ragione, luce dei miei occhi, perdonami” disse ironicamente.
Deeks si lamentò, ma prese le valigie e andarono ad imbarcarsi.
Appena salirono sulla nave raggiunsero la loro cabina per appoggiare i bagagli e cambiarsi in modo da essere più confortevoli e non dare in nessun modo nell’occhio.
Quando entrarono nella cabina Deeks notò subito con piacere che il letto non era molto spazioso…lui e Kensi sarebbero dovuti stare parecchio vicini quella notte.
Sfortunatamente per lui anche Kensi lo notò e mise subito le cose in chiaro: “Ti lascio dormire nel mio letto solo se tieni mani, piedi e qualsiasi altra parte del tuo corpo ben distante da me.”
“Per mani e piedi non ci sono problemi, è il resto del corpo che sarà difficile da tenere a bada” disse beccandosi all’istante un’occhiataccia da parte della collega.
Sentirono la voce del capitano che annunciava agli ospiti che era giunto il momento del pranzo in cui si sarebbe dato il benvenuto ai nuovi arrivati.
Deeks e Kensi si prepararono al meglio e, mano nella mano, scesero nella sala da pranzo.
Erano in tavolo con altre due coppie, una anziano signore e un ragazzo giovane che non parlò per tutto il tempo.
Ovviamente erano stati Eric, Nell e Hetty che, avendo manomesso i pc avevano indirizzato i colleghi verso i loro sospetti: il giovane e l’anziano.
I due agenti iniziarono subito a osservare la sala, le vie di fuga e poi, molto attentamente, le persone intorno a loro.
La prima coppia era costituita da due giovani, più o meno della stessa età di Deeks e Kensi, che si chiamavano Sarah e Marcus. L’altra coppia era un po’ più attempata ed era composta da Sandra e Leon.
L’anziano era Harry Mason e il ragazzo suo nipote Harry Mason Jr.
Sarah salutò subito Kensi e Deeks soffermandosi a guardare il ragazzo più del dovuto scatenando una inspiegabile reazione di stizza in Kensi che rispose avvicinandosi con la sedia al ragazzo e intrecciando il braccio e la mano con i suoi.
Deeks rimase leggermente sorpreso, ma anche soddisfatto per aver provocato questa reazione di gelosia, così decise di continuare.
“Buongiorno, mi chiamo Roger e questa è mia moglie Michelle, con chi ho il piacere di fare conoscenza?” Chiese alla bionda donna che stava al suo fianco.
“Io sono Sarah e lui è mio marito Marcus”. Rispose con una vocina da Barbie che fece innervosire maggiormente Kensi.
“Marito fortunato, se posso permettermi” replicò Deeks suscitando una risatina acuta in Sarah che rispose “Anche tua moglie è fortunata ad avere un marito così carino”.
“Già, molto fortunata” rispose Kensi in modo acido stringendosi ancora di più a Deeks.
“Ma certo” disse Sarah leggermente intimidita dalla reazione di Kensi.
“Stai calma mia piccola killer” le sussurrò Deeks in un orecchio.
Proseguirono il pranzo parlando con gli altri commensali e lanciandosi frecciatine come erano soliti fare.
Cercarono di carpire più informazioni possibili su quelle persone filmandole attraverso una telecamera posta nella spilla che Kensi portava sul petto.
Attraverso il riconoscimento facciale che Eric e Nell fecero dalla sala operativa trovarono conferma dei loro sospetti. Zio e nipote non erano veramente imparentati e avevano nomi falsi. Erano loro i russi dormienti che stavano cercando.
Mentre aspettavano il momento migliore per agire, passarono un bel pomeriggio insieme a Sarah (purtroppo per Kensi) e Marcus prendendo il sole a bordo della piscina e parlando.
“Da quanto tempo siete sposati?” chiese Sarah.
“Tre mesi, anche se sembra solo ieri” rispose Kensi.
“Quando un rapporto funziona, il tempo vola” aggiunse Deeks.
“Guardali Marcus, non sono carini?” replicò Sarah.
Deeks prese la mano di Kensi e giocò con le sue dita intrecciandovi le sue, mentre la guardava molto intensamente in quei suoi occhi così particolari uno nero e l’altro color nocciola facendole provare un brivido lungo la schiena.
“Dimmi un po’ Roger” disse Marcus “ ricordi come era vestita Michelle la prima volta che vi siete conosciuti?”
“Non potrei mai dimenticarlo. Jeans, canottiera nera, borsa a tracolla e capelli mossi, sciolti che le stavano divinamente” Rispose sicuro Deeks.
Ricordava alla perfezione quel giorno in palestra in cui era stato folgorato dalla bellezza di quella che presto sarebbe diventata la sua collega.
Kensi rimase stupita dalla velocità con cui Deeks rispose alla domanda. Ovviamente anche lei ricordava perfettamente quel giorno. Era rimasta affascinata da quel biondino con gli occhi blu come l’oceano, ma aveva fatto l’indifferente, poi lui era diventato il suo partner e si erano conosciuti e aveva capito col tempo che i suoi primi pensieri si erano rivelati esatti. 
Deeks le era sembrato fin da subito un bravo ragazzo, oltre che bello e sapeva che si sarebbe potuta fidare di lui, sentiva che si era creato fin da subito un legame…la chimica del primo sguardo, il colpo di fulmine, le anime gemelle o come lo si voleva chiamare. 
Quando poi lui le aveva salvato più volte la vita aveva saputo per certo che ciò che aveva pensato e provato quel giorno era la realtà.
La voce irritante di Sarah la distolse dai suoi pensieri riportandola subito alla realtà.
“Accidenti” rispose, infatti la bionda, colpita dalla descrizione così accurata di Deeks. “E tu, Michelle, ricordi come era vestito Roger e dove vi siete incontrati?” continuò rivolta a Kensi.
“Maglietta bianca, pantaloncini rossi e calze nere. Era molto sudato perché eravamo in palestra e aveva appena finito di allenarsi, ma mi ha colpito subito anche se ovviamente non l’ho dato a vedere.” Rispose l’agente.
“Già, ma poi non ha più resistito e si è dichiarata strisciando ai miei piedi, vero zucchero?” disse Deeks.
“Ti sbagli, amore, sei stato tu a venire da me” rispose lei.
“Ecco la domanda da un milione di dollari” disse Marcus rivolgendosi a Kensi “cosa hai pensato quando lo hai visto?”
La ragazza lo guardò fisso in quegli occhi color del mare, oggi leggermente più chiari per via della luce del sole, ricordando perfettamente cosa aveva pensato quando aveva visto Deeks per la prima volta. 
Di certo, però, non poteva dire che lo aveva trovato molto sexy e che le sarebbe piaciuto conoscerlo.
Vedendo che tardava nella risposta, Deeks la tolse dall’imbarazzo proponendo un tuffo in piscina.
La domanda, quindi, rimase sospesa, come la schiuma che lasciava la nave sull’acqua.
Verso sera lasciarono la coppia per andare a preparasi per la cena. Si sarebbero dovuti vestire in modo elegante, in quanto sarebbe stato presente anche il capitano.
Deeks si cambiò vicino al letto, dopo aver fatto una bella doccia calda, lasciando il bagno a Kensi.
Quando lei uscì lo lasciò letteralmente senza fiato.
Era bellissima, con un vestito blu lungo fino ai piedi, i capelli raccolti e un trucco leggero che però le metteva in risalto gli occhi scuri e gli zigomi leggermente pronunciati.
Quando lei tossì vedendo la sua espressione imbambolata, lui si ricompose accorgendosi di essere rimasto a bocca aperta mentre la ammirava e le porse il braccio con fare cavalleresco.
Lei vi infilò il suo dicendo: “Allora non sei totalmente un cavernicolo.”
“Tu lo dicevi, comunque sei bellissima. Dovrò stare attento a Marcus, ho visto come ti guarda.”
“Hei, qui qualcuno è geloso” Disse soddisfatta la ragazza.
“Dopotutto sei mia moglie, Michelle.”
Mentre parlavano avevano raggiunto la sala da pranzo e si erano appena seduti quando sentirono negli auricolari la voce di Hetty che li avvisava che, oltre ai due Mason, anche Sandra e Leon erano russi.
L’agente che stavano cercando era l’anziano, mentre gli altri erano la scorta.
Avrebbero dovuto agire in fretta, ma senza farsi scoprire.
Cenarono tranquilli e, quando iniziarono le danze, Kensi chiese all’anziano di ballare.
Lui accettò e, nel bel mezzo del valzer, dopo che lui le mise una mano sul fondoschiena provocando una reazione di rabbia in Deeks, lei lo ammanettò attirando l’attenzione della scorta che cercò di agire ma venne bloccata all’istante dal detective.
La missione, quindi, era finita, ma la loro copertura era saltata 
Sarebbero comunque tornati a terra a Los Angeles tra due giorni. Dovevano ancora passare quella notte e la successiva insieme…
Tornarono subito in camera dopo aver isolato i prigionieri. Riuscivano a sentire la musica, infatti la festa era ripartita dopo la loro azione.
Deeks si avvicinò a Kensi che nel frattempo si era sciolta i capelli e, leggermente imbarazzato, le chiese di ballare. Rimase molto sorpreso quando lei, timidamente, accettò.
Iniziarono a muoversi in modo un po’ goffo. Erano entrambi vistosamente arrossiti ed erano molto imbarazzati…loro due soli, in una camera a ballare…
Deeks dopo qualche passo abbracciò più stretto Kensi che si lasciò condurre, una volta tanto.
Le braccia muscolose del ragazzo la sorreggevano saldamente e la facevano volteggiare in modo leggero, tanto che sembrava stesse volando.
“Hai imparato a ballare così guardando i tuoi musical?” chiese lei guardandolo dritto negli occhi.
Lui non rispose, ma continuò a guardarla intensamente perdendosi nell’oscurità di quegli occhi particolari pensando per l’ennesima volta a quanto fosse bella e fragile anche se lei si faceva sempre passare per quella tosta.
Lei notò tutte le sfumature delle sue iridi azzurre. Poteva sentire il suo profumo, che ricordava quello dell’oceano che tanto amava cavalcare con la sua tavola da surf, poteva sentire il suo respiro, il suo battito del cuore e il suo calore. Stava per perdere il controllo.
Rimasero così per un tempo che a loro sembrò infinito talmente persi l’uno nello sguardo dell’altra che non si erano nemmeno accorti di essersi fermati. 
Ancora abbracciati -nessuno dei due sentiva la necessità di allontanarsi dall’altro- lui ruppe il silenzio e la magia che si era creata “Adesso che siamo soli me lo puoi dire?” “Dirti cosa?” “Cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto” “Sai, sono rimasta colpita dal fatto che ti ricordassi così bene di come fossi vestita quel giorno. Tu cosa hai pensato di me?” “Non cambiare discorso, signorina Blye, e rispondi alla domanda.”
Lei gli si avvicinò e sussurrò al suo orecchio: “ Non lo saprai mai!”. Il ragazzo non rimase stupido da quella risposta, sapeva che non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione, ma quando si era avvicinata aveva sentito il suo profumo fiorato e aveva desiderato all’istante di baciarla.
Si staccò da lei bruscamente, turbato da quel pensiero. Era una bella ragazza, ma non aveva mai pensato seriamente a lei in quel senso, anche se amava provocarla, in fondo era la sua collega.
Kensi rimase delusa da quello stacco così improvviso. Si chiese cosa avesse fatto di sbagliato.
“ Che succede?” chiese. “Nulla, scusami. Sono stanco, andiamo a letto?” “Si” rispose mentre la sua delusione aumentava.
Si sdraiarono sul letto sul fianco, dandosi le spalle e cercando di stare il più lontano possibile, per quanto lo permettesse quel lettino, in modo da non sfiorarsi accidentalmente.
Dopo un po’ Kensi disse: “Hei, stai dormendo?” “No” “Va tutto bene?” “Si” “Davvero?” “Mmhh” “Ok”.
Restarono ancora un po’ in silenzio, poi lui riprese “No, non va tutto bene.” “Già l’avevo capito. È colpa mia? Ho fatto qualcosa di sbagliato?” “No. Eri bella stasera” “Grazie. Me l’avevi già detto.” “Già” “Già”.
Passarono ancora pochi minuti poi lei, senza pensare, gli disse: “Che bel ragazzo” “Cosa?” “Ho pensato che eri un bel ragazzo e sicuramente una brava persona e mi sarebbe piaciuto conoscerti”.
Deeks si girò verso di lei e lei fece altrettanto.
“Davvero? Non si direbbe da come mi hai trattato i primi tempi.” Disse il ragazzo. “Hai ragione, ma era un modo per proteggermi.” “Proteggerti?” “Si, proteggermi dai sentimenti che ho provato appena ti ho visto. Non volevo rimanere delusa.” “ Ti ho delusa?” “E come avresti potuto? Tra noi non c’è niente e non c’è mai stato niente” “Già” “Già”.
Deeks si avvicinò ancora di più a lei, cosa non difficile in quel letto così piccolo, tentò di abbracciarla, lei alzò le braccia per cercare di respingerlo, ma lui fu più rapido e la prese per i polsi rotolando sopra di lei.
“Non è vero che non c’è mai stato niente, e tu lo sai” Le sussurrò con una voce molto profonda che le fece venire brividi di piacere mentre si avvicinava piano al suo viso.
Fu invasa dal suo profumo, ancora più forte di prima mentre stavano ballando, rimase assuefatta e, una volta tanto, non ragionò, non valutò la situazione, ma ascoltò gli impulsi del suo corpo e si lasciò andare.
Avvicinò ancora di più il suo viso a quello del ragazzo e lo baciò, dapprima leggermente, poi in modo sempre più appassionato man mano che anche lui rispondeva al bacio.
Si staccavano pochi secondi per riprendere fiato quando proprio sentivano che non potevano più farne a meno, poi le loro lingue tornavano a intrecciarsi e i loro corpi a unirsi come se fossero un unico essere, come se separati non potessero sopravvivere.
Lui la accarezzò e la toccò, lei gli passò le mani nei suoi capelli biondi avvicinandoselo sempre di più.
Si addormentarono abbracciati, confusi, ma felici.
Il primo a svegliarsi fu Deeks. Quando vide Kensi tra le sue braccia, con la testa appoggiata al suo petto e le gambe intrecciate alle sue, si lasciò scappare un sorriso e le diede un soffice bacio sulla fronte.
-Quanto è bella- pensò.
Non poteva ancora credere a quello che era successo. Anche se a volte ci pensava, non era qualcosa di reale, ma piuttosto una fantasia che non si sarebbe mai trasformata in realtà.
La coccolò accarezzandole il corpo e i capelli. Aveva la pelle morbida e i capelli setosi e profumati.
All’improvviso ebbe un’idea. Si sporse a prendere l’I-pod che aveva nella valigia, selezionò quella canzone e, molto delicatamente, appoggiò un auricolare nell’orecchio di Kensi, l’altro nel suo poi fece play.
La melodia si diffuse nelle orecchie della ragazza, insinuandosi nel suo sogno e facendola svegliare.
Ancora nel dormiveglia, con gli occhi chiusi Kensi rimase confusa per qualche secondo non capendo da dove venisse la musica, poi si concentrò sulle parole -Every night in my dreams I see you, I feel you..-, le scappò un sorriso e aprì gli occhi trovandosi in bel viso sorridente di Deeks di fronte al suo.
Appena lo vide provò una sensazione di felicità, di calma, di pace che non era consueta per una che faceva un lavoro come il suo. Si sporse a baciarlo con molta intensità. Lui rispose al bacio in modo altrettanto appassionato tirandola verso di se.
“Questo si che è un buongiorno” disse.
“Credevo che non ti piacesse Titanic” “Solo perché considero Leonardo Di Caprio completamente inadatto per quel ruolo, non significa che non apprezzi la colonna sonora. Stiamo parlando di Celine Dione.” Replicò lui “Poi so che piace a te”.
Aggiunge sussurrando le parole appoggiando le labbra a quelle di lei. La barba di Deeks le solleticò il viso facendole provare un brivido di piacere.
Kensi rimase annientata dalla dolcezza disarmante con cui Deeks aveva pronunciato quelle parole e glielo dimostrò prendendo il viso tra le sue mani e baciandolo nuovamente rotolando sopra di lui.
Gli infilò le mani nei capelli, accarezzandoli, mentre lui la abbracciava prendendola dai fianchi e posizionandola meglio sopra di se.
“Cosa siamo facendo Deeks?” Chiese improvvisamente la ragazza staccandosi bruscamente “Ci stiamo baciando” “Appunto. È giusto?” “Ma certo, Kensi, io ti amo e non ci posso fare niente” “Ti amo anche io, ma cosa penseranno gli altri?” “Non mi importa degli altri! Mi interessa solo di me e di te”.
Quelle parole colpirono positivamente Kensi, ma lei non poteva, non doveva, non era giusto. E se lui si fosse comportato come Jack? Se anche lui un giorno se ne fosse andato lasciandola sola con i pezzi del suo cuore da rimettere insieme?
Si staccò dal ragazzo alzandosi dal letto e disse “Scusa Deeks, ho bisogno di rimanere da sola per un po’” “Fai come vuoi” Rispose lui con un tono molto seccato.
Guardandolo lei notò un velo di tristezza che gli calava sugli occhi. “Scusami” Disse realmente dispiaciuta.
Lui non rispose, si alzò dal letto e, vestitosi rapidamente, se ne andò lasciandola sola.
Scese nella sala ristorante molto arrabbiato. Come poteva pensare che il loro amore fosse sbagliato? Sapeva che in passato con un certo Jack aveva molto sofferto, ma chi non è mai rimasto deluso?
Se proprio volevano parlare di tradimenti, la vittoria era sua, suo padre aveva cercato di ucciderlo quando aveva solo 11 anni e lui era stato costretto a sparargli.
Quello non era forse un tradimento? Non era mancanza d’amore? Tuttavia questo non gli aveva impedito di amare e di fidarsi degli altri in futuro.
Perché lei non riusciva mai a lasciarsi andare? Perché le sue storie finivano dopo il primo appuntamento?
Mangiò velocemente qualcosa, poi andò subito in piscina per sfogarsi un po’ e calmarsi.
Kensi, intanto, era rimasta in camera, nel piccolo vano della doccia a piangere sotto il caldo getto dell’acqua.
Odiava stare così. Odiava piangere ed essere debole. Odiava soprattutto la sua folle paura di amare e lasciarsi andare, ma si sa, una volta che ti sei bruciato stai attento ad avvicinarti di nuovo al fuoco.
La cosa che più le dispiaceva, però, era di aver fatto arrabbiare Deeks con il suo comportamento e adesso lui stava male perché lei non riusciva a fidarsi. Ma cosa c’era di sbagliato in lei?
Sapeva che Deeks non era come Jack, che non l’avrebbe mai fatta stare male. Doveva imparare a fidarsi di lui anche da quel punto di vista, così come si era fidata quando l’aveva tirata fuori da quell’edificio con i raggi laser rischiando lui stesso di rimanere ucciso dallo scoppio della bomba.
Non le importava molto di quello che avrebbero detto Hetty, Sam e gli altri, adesso voleva solo lui.
Smise di singhiozzare, uscì dalla doccia, si vestì in fretta e andò a cercare il suo partner.
Lo trovò appoggiato ad una ringhiera, in costume, mentre guardava verso l’orizzonte.
Aveva le mascelle serrate e lo sguardo arrabbiato.
L’aveva notata, ma non voleva farglielo capire, non era ancora pronto per parlarle.
Lei rimase ferma per qualche istante dietro di lui indecisa sul da farsi, poi lo stupì abbracciandolo da dietro. Gli appoggiò la testa sulla schiena muscolosa e, molto lentamente, cominciò a parlargli “ Scusami, scusami, scusami. Sono una stupida insicura e ho dubitato di te. Sai che con gli uomini ho sempre questo problema, non riesco mai neanche ad arrivare al secondo appuntamento, ma con te voglio provarci davvero. Ti amo.”
Deeks sorrise. La rabbia era svanita già quando l’aveva abbracciato, ma voleva che lei parlasse, che si aprisse con lui.
Si girò verso di lei e l’abbracciò stretta stretta, baciandole la testa e la fronte.
“Io non sono Jack. Non potrei mai farti del male, sei troppo importante per me. Ti amo mia piccola Kensi”.
Lei alzò il viso verso quello del suo ragazzo -Si, adesso è il mio ragazzo- e lo baciò come non aveva mai baciato nessuno prima d’ora, non solo per l’intensità, ma soprattutto perché, per la prima volta dopo molto tempo, era davvero innamorata.
“Vieni con me” Disse Deeks staccandosi da lei.
La prese per mano e la accompagnò nella parte di poppa della nave. La mise vino alla ringhiera e la abbracciò da dietro.
“Ti senti libera Rose?” Chiese sussurrandole nelle orecchie.
Il viso di Kensi si illuminò di un sorriso radioso. Anche i suoi occhi esprimevano tutta la briosa gioia che sentiva dentro di se in quel momento.
“Si, Jack, sono libera e felice” disse imitando la voce dell’attrice del suo film preferito.
Questa volta toccò a lei girarsi verso di lui.
Come i suoi, anche gli occhi del ragazzo manifestavano una felicità come mai prima aveva visto.
Kensi era inebriata dal suo profumo, dalla sua dolcezza, dal suo essere bambinone e uomo romantico.
Prese il viso del ragazzo tra le mani, salì in punta di piedi e, avvicinandosi al suo orecchio facendosi solleticare dalla sua barba, gli disse dolcemente “Ti amo davvero, Marty, non puoi nemmeno immaginare quanto”.
“Mi hai chiamato per nome” Rispose lui sorridendo.
Passarono il resto della giornata incollati, coccolandosi, accarezzandosi, toccandosi e baciandosi.
Sembrava che non potessero stare un solo minuto senza il reciproco contatto fisico.
Decisero di fare la doccia insieme e si videro nudi per la prima volta.
Il vano della doccia era troppo piccolo per entrambi e dovettero stare appiccicati, cosa che non dispiaceva a nessuno dei due.
Deeks era rimasto sorpreso quando Kensi gli aveva proposto di condividere quel momento. Il suo cuore, poi, aveva mancato un battito quando l’aveva vista nuda.
Sapeva che era bella, con gambe chilometriche e un fisico longilineo, ma mai aveva pensato così bella.
Lo stesso era accaduto a lei quando il ragazzo aveva inscenato un breve spogliarello facendola ridere.
Era rimasta piacevolmente sorpresa dai suoi addominali scolpiti e dal suo torace muscoloso, per non parlare poi di quando finalmente si era tolto i boxer.
L’acqua della doccia scorreva sui loro corpi che erano appiccicati, quasi fossero una persona sola.
Presero a baciarsi appassionatamente, poi, guardandosi profondamente negli occhi come non avevano mai fatto finora, seppero che era arrivato il momento.
Lui la prese in braccio, lei gli attorcigliò le gambe intorno ai fianchi, spensero l’acqua, uscirono dalla doccia e in un attimo Deeks la stese dolcemente sul letto, incurante del fatto che fossero entrambi bagnati.
Fecero l’amore in modo tenero, ma appassionato per il resto della notte, saltando anche la cena.
Si svegliarono in tarda mattinata abbracciati, appagati e felici. 
Era l’ultimo giorno di quella crociera che si era rivelata fondamentale per la loro vita.
Si erano finalmente dichiarati, avevano capito di amarsi e si erano lasciati andare rendendo reali e pensieri che vorticavano nelle loro menti fin dal primo giorno un cui si erano conosciuti.
La prima a svegliarsi fu Kensi. Guardò il bel viso del ragazzo accanto a se e sorrise al pensiero della magnifica notte appena trascorsa.
Era da tanto tempo che non si sentiva così serena e in pace.
Ebbe un brivido di freddo e si rannicchiò più stretta al corpo scolpito di Deeks.
Osservò il suo viso, il modo in cui dormiva, con la bocca leggermente aperta, accarezzò la sua barba, poi fece scorrere la mano nei suoi capelli e iniziò a baciarlo dolcemente.
Al tocco della labbra di Kensi sul suo viso Deeks aprì gli occhi e sorrise.
“Hei, buongiorno mia dolce Fern, vedo che sei proprio insaziabile”. Sussurrò sulle labbra della ragazza.
Quando lei udì quel soprannome che non sopportava gli morsicò il labbro facendolo urlare di dolore.
“Ti avevo avvertito, carino” disse un po’ acidamente Kensi.
“Mi hai fatto malissimo Kensi! Adesso mi sta sanguinando?” chiese Deeks facendo l’offeso.
“Oh povero il mio amore che si è fatto male. Non ti hanno insegnato a trattare bene le ragazze?” ribattè lei in modo sarcastico.
“Certo che so come trattarle. Non te l’ho dimostrato per tutta la notte? Non mi sembravi insoddisfatta mentre urlavi”.
“Già, devo dire che mi hai stupito” rispose con un sorriso malizioso.
“Stupito? Avevi anche dei dubbi?”
Lei non rispose, ma si alzò dal letto lanciandogli un’occhiata lussuriosa, mentre si avviava vero il bagno.
“Dopo avertelo visto, non più” rispose con voce sensuale.
Deeks sorrise compiaciuto, poi aggiunse con voce molto maliziosa “Facciamo la doccia insieme zuccherino?”
“No, ho bisogno di lavarmi stavolta”.
Deeks rise ancora. Era felice del fatto che il loro amore non avesse fondamentalmente cambiato il loro rapporto, ma che continuassero comunque a prendersi in giro.
Purtroppo dopo pranzo, cioè un paio d’ore dopo ormai, sarebbero dovuti tornare a terra, a LA e si chiese come avrebbero reagito gli altri.
Ormai loro non potevano più negare i loro sentimenti e non sarebbero riusciti a far finta di niente.
Pregò solo che Sam e Callen non gli spezzassero il collo. Kensi era come la loro sorella minore, l’adoravano e la proteggevano in ogni situazione.
Lei era in bagno da soli cinque minuti e già gli mancava non poterla toccare. 
Era innamorato perso della sua “ninja killer”  e questo lo riempiva di gioia.
Quando sbarcarono presero la macchina e tornarono alla base, mano nella mano.
Appena li videro gli altri capirono subito che doveva essere successo qualcosa, ma non si arrabbiarono come avevano previsto.
Guardarono, però, con stupore le loro mani intrecciate e Kensi disse con la sua tipica voce da dura “Io e Deeks ci siamo dichiarati. Guai a voi se gli torcete un capello. Lui è il mio fidanzato adesso. Sono stata chiara?”.
La squadra sorrise a quelle parole così dure e al contempo dolci dette da Kensi e tornarono a lavoro.
Kensi e Deeks si guardarono, si sorrisero e si scambiarono un morbido bacio. Tutto sarebbe andato per il meglio.
“Niente smancerie in ufficio, signori” disse la voce dell’anziana Hetty.
Kensi e Deeks scoppiarono a ridere. Appunto. Tutto sarebbe andato per il meglio. 
 
 
 
  
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