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Autore: njaalls    02/02/2013    11 recensioni
Erano passati tre mesi esatti e i miei stipendi si sciupavano nel giro di pochi giorni, i miei chiamavano ogni santissimo giorno per accertarsi che fossi viva, senza capire ancora che la figlia scapestrata e abbonata alle figure di merda non era cambiata, rimaneva sempre single e troppo goffa per essere guardata con occhi innamorati da qualcuno. Ormai mi ero rassegnata. Ero così dalla nascita e per sempre sarei rimasta la ragazza combina guai.

"arrivederci, signori. È stato un piacere" esclamò, ma pochi secondi dopo la borsa le cadde dalle braccia e il contenuto le si rovesciò per terra, tutti risero di lei.
"aspetta, ti aiuto" mi offrii, alzandomi, lo sguardo serio e le sopracciglia aggrottate. Entrambi ci piagammo sulle ginocchia e insieme mettemmo a posto tutto.
"grazie" mormorò, mordendosi il labbro. "ho fatto una bella figura, no?" domandò a bassa voce.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
- Zooey

 

Quando ero piccola, sognavo di cavalcare il palcoscenico di un importante teatro, mostrando il mio esile corpo a gente di ogni parte del mondo. Magari con un tutù rosa cipria e delle scarpette dello stesso colore e, perché no, con tanto di punta da ballerina professionista. Poi la scuola elementare aveva assorbito ogni mia aspirazione alla danza, facendomi conoscere il fidanzatino con la passione per i cavalli e così il mio sguardo si era volto all'equitazione, attività che non poco mi schifiava.
Dio, ma come avevo fatto a praticare quello sport, anche solo per un paio di mesi? Solo la puzza che si accumula in quelle stalle, dava il volta stomaco.
Più avanti, comunque, era arrivato il periodo dei videogiochi. Le medie, si sapeva, erano un periodo di transito, nel quale i bambini cominciavano a prendere atto delle proprie capacità, e fu lì che un saputello, introdusse in classe la mania delle console, a noi sconosciute. Quella era roba per adolescenti e noi non lo eravamo di certo, ma la tentazione di possederne una prese il sopravvento e così me ne feci regalare una, che divenne una vera e propria droga. I miei erano scontenti di quel nuovo passatempo, ma li tranquillizzai, dicendo loro che sarebbe diventato il mio lavoro. In fondo lo avevo visto nell'ultima serie di Hannah Montana, dove Jackson diventava collaudatore di videogiochi professionista e, se lo mostravano in Hannah Montana, era sacrosanto. Al liceo la mia aspirazione divenne la medicina e successivamente la giurisprudenza, ma i miei rendimenti mi avevano convinta a non proseguire gli studi all'università e a fermarmi. Pensavo di trovare un lavoretto part time, per poi rilassarmi il resto della giornata, come se avessi potuto campare così, infatti mio padre me lo vietò categoricamente.
"O vai all'università, o puoi trasferirti in un'altra città a lavorare seriamente. Dovrai pagarti da sola e non venire a chiedere soldi a me e tua madre" aveva sbottato, facendo avanti e indietro per il soggiorno, con aria arrabbiata. "Devi crescere, Zooey"
Si era convinto che mandarmi a Bristol, a due ore di macchina da casa, sola e con budget assai ristretto, mi avrebbe responsabilizzata. Quando pensavo alla sua espressione, severa e autoritaria, poco prima della mia partenza, scoppiavo ancora a ridere. Non ero una di quelle cattive ragazze, che facevano disperare i proprio genitori, ero soltanto sbadata e con la testa tra le nuvole.
Adesso erano passati tre mesi e mi trovavo in una città troppo grande e dispersiva per una ragazza sola e bisognosa di aiuto. Erano tre mesi esatti e i miei stipendi si sciupavano nel giro di poco, i miei chiamavano ogni santissimo giorno per accertarsi che fossi viva, senza capire ancora che la figlia scapestrata e abbonata alle figure di merda non era cambiata, rimaneva sempre single e troppo goffa per essere guardata con occhi innamorati da qualcuno. Ormai mi ero rassegnata. Ero così dalla nascita e per sempre sarei rimasta la ragazza combina guai.




 




 
Potevo non invedere il fandom delle jcats?
Certo che no, muahahah!
I ragazzi mi piacciono da davvero poco, forse un mesetto ed ho fatto di tutto pur di non mettermi a scrivere una fanfiction su di loro, ma non ci sono riuscita. Scusate!
Spero che il prologo (è brevissimo, lo so) vi piaccia.
La mia regola è: recensioni? Capitolo nuovo. Niente recensioni? Niente capitolo. e.e
Conto di scriverne davvero pochi, perchè nasce come os, ma dato che diventava troppo lunga,
l'ho voluta dividere. E' ispirata a troublemaker di Olly Murs feat. Flo Rida.
Spero vi piaccia, attendo le vostre recensioni.


Hug me conor
  
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