Nuova Generazione
Liza
La giornata era particolarmente serena quel giorno, il sole splendeva alto nel cielo rischiarando la grande pianura ungherese e solo poche coraggiose nuvole nuotavano placidamente in quel mare azzurro e tiepido. Ogni tanto, quasi ad interrompere quella pace irreale, un filo di vento si levava rinfrescando l'aria primaverile e facendo ondeggiare i capelli delle donne ungheresi.
-Togliti papà!- esclamò una ragazzina mettendo una mano davanti all'uomo accanto a lei per non farlo passare. I due si guardarono con aria di sfida spintonandosi per entrare per primi nella cucina della dimora -Togliti tu!-
Una donna dai lunghi capelli castano chiaro si girò verso di loro sollevando minacciosa una padella di ghisa -Volete smetterla?! Sembrate due neonati quando fate così!-
-Ma...!- protestarono padre e figlia con espressione arrabbiata -E' solo colpa sua!-
La donna sospirò posando l'arma, ormai era abituata alle liti dei suoi dolci tesori un po' egocentrici. Mise in tavola i tre piatti di gulasch e si lasciò cadere stancamente sulla sua sedia a capotavola iniziando a soffiare sulla zuppa bollente -Sedetevi- fece con tono risoluto e sguardo duro.
I due deglutirono rumorosamente e obbedirono senza ribattere, a testa bassa e con sguardo vagamente deluso. Effettivamente nessuno dei due era riuscito a primeggiare sull'altro come da copione.
-Jó étvágyat*- mormorarono le due ragazze seguite da un flebile borbottio da parte dell'albino. Mangiarono stranamente in silenzio, senza guardarsi in faccia ma mantenendo lo sguardo puntato sul piatto o eventualmente sulla posata.
La ragazzina tirò improvvisamente su la testa con un balzo -A proposito mamma, mi sono dimenticata di dirti che oggi è arrivata una lettera dall'Austria, da parte di un certo Roderich... uhm com'era?... Ah sì! Roderich Edelstein-
Moglie e marito sussultarono sentendo quel nome. Si guardarono un momento per poi distogliere entrambi lo sguardo, arrossendo un poco. La giovane alzò sospettosa un sopracciglio a quella strana reazione, era la prima volta che li vedeva così imbarazzati -Cosa c'è?-
L'uomo tentò di darsi un po' di contegno e con il solito ghigno si passò una mano tra i capelli di un biondo chiarissimo, quasi bianco -Solamente è un amico di vecchia data quel damerino-
-E dimmi Liza- la richiamò la madre sorridendole dolecemente -Cosa c'era scritto?-
-Ci ha invitati a bere un the domani pomeriggio nella sua casa a Vienna. Ma ditemi, è lui il famoso Austria?-
-Sì tesoro, è lui- rispose la castana scompigliandole dolcemente i capelli mossi del colore della neve. La giovane strizzò infastidita un occhio verde brillante mettendo il broncio -Mamma, non fare così! Rovini la mia magnificenza!-
Jó étvágyat = Buon appetito in ungherese
Alice