-- bene allora come avete capito questa ff e' diversa dal solito perche' mi ero rotta di vedere sempre bieber malavitoso quindi la malavitosa in questione sara' la nostra protagonista in questo caso Jamie, che vedo molto bene come barbara palvin.
detto questo fatemi sapere cosa ne pensate sto gia scrivendo il primo capitolo questo e' solo un prologo per capire com'e' fatta la protagonista, fatemi sapere cosa ne pensate perche sono molto indecisa se continuarla.

Prologo
"se vuoi colpirmi mandami all'inferno 
per qui va come in una rissa frà, non è col naso rotto che mi fermo"
 

Le strade isolate al buio a me non facevano paura anzi, mi piacevano mi aiutavano a calmarmi, era novembre e il freddo si faceva sentire ed io avevo su una misera felpa mentre camminavo a passo lento mi appoggiai la sigaretta alle labbra e aspirai lentamente, la sigaretta alle 3 del mattino era una vera benedizione, per me, guardai la data sul cellulare, era ora di tornare a scuola domani non ci andavo da quasi una settimana e diciamo che mi mancava controllare le persone, mi apoggiai a una colonna per finire la sigaretta quando si avvicinò a una figura incappucciata
"Hai la roba?" Chiese a bassa voce senza farsi vedere, misi a sigaretta sulle labbra e cercai una bustina dentro la giacca, gliela diedi in mano battendo il cinque e prendendo i soldi
"Come stai montana?" disse quasi ridendo "Bene io sto sempre bene Regan" dissi buttando fuori il fumo e lanciando la sigaretta "Mi fa piacere"
"Ti interessa così tanto?"
Chiesi abbassando la testa "No ma stai calma sempre sulla difensiva"
"Sempre." Risposi allontanandomi da quel ragazzo e prendendo la strada verso casa quando mi arrivò l'ennesima chiamata
"Pronto?" Dissi a bassa voce
"Sei in giro?"  "No socio sto tornando a casa domani a scuola ti porto tutto" sospirai mentre mettevo le chiavi di casa nella serratura.
Entrai nella mia casa e il cilma era tranquillo probabilmente mio padre era in colombia a controllare gli affari, meglio avevo la casa tutta per me, non avevo intezione di fare feste non sono quel tipo di ragazza che quando i genitori erano via organizza la festa del secolo anzi, mi bastava la mia compagnia.
Mi guardai allo specchio e sospirai, mi struccai e mi misi il pigiama caldo avevo preso troppo freddo
"Devo smetterla di fare le 4 di notte" pensai.

"Forte sta roba zio" disse un ragazzo aspirando da una brolla
"La migliore me l'ha data ieri sera Jamie" disse ridendo
"L'hai presa da lei?"
"Si socio"
"Come hai fatto? A me non me la vende"
"Io sono io" disse pavoneggiandosi e ricevendo un pugno sull'avambraccio
"Ma stai zitto te la sei scopata per averla?" Spalancò gli occhi facendo la faccia da ragazzo innocente "Si ieri sera me la sono portata a casa e beh" disse tirando ancora
"Eccola sta arrivando oh non una parola non vuole che si sappia cos'abbiamo fatto poi sapete il padre.." disse sorridendo verso quella ragazza, anzi per la precisione Jamie Montana, la figlia del boss mafioso più importante d'america e anche la ragazza più desiderata di Miami, il soggetto più misterioso mai conosciuto, la ragazza che volevano conoscere tutti e difficile da avvicinare, la classica stronza e temuta da tutti, era capace anche di farti cambiare città se non le andavi bene, girava solo con la sua compagnia ed era anche il soggetto più carismatico, tutto girava intorno a lei ma lei non dipendeva da nessuno gli altri dipendevano da lei perchè si dice che spacciava la roba più forte e buona di tutta l'america girano anche voci che controllava un giro di prostitute insieme al padre, non si sa se è vero, gira voce che ha ucciso un uomo e ha picchiato un carcerato; troppe voce su di lei e nessuno sapeva se erano vere l'unica cosa vera era che non aveva paura di niente e nessuno.

"Ehi Jamie" si avvicinò Richie col vassoio verso di me, lo guardai storta e mi alzai lasciando le mie amiche a conversare
"Cazzo c'e'? la roba non ce l'ho" dissi a bassa voce allontanandomi dalla mensa "No non era per questo che sono qui.. ecco ti andrebbe di uscire con me?" chiese diventando tutto rosso, lo guardai stupita e scoppiai a ridere
"Io non esco con gli sfigati non te l'hanno detto?" dissi guardandolo fisso negli occhi "No ma mi hanno detto che ti sei scopata Thomas Regan ieri sera" replicò velocemente il ragazzo, spalancai la bocca incredula "Io cosa?"
"Me l'ha detto lui stamattina mentre ci smezzavamo uno spliff" scoppiai a ridere e ritornai al tavolo con gli altri quando il mio sguardo balzò proprio su Thomas Regan, sorrisi in modo diabolico"Che succede Jam?" mi chiede Sophie una delle mie migliori amiche "Niente Soph ora vado a insegnare le buone maniere ai chiacchieroni" mi alzai di scatto per andare al tavolo del ragazzo, mi avvicinai dietro di lui tirandogli una pacca sulla spalla, tutta la mensa si azzittì per guardare la scena
"Allora regan io avrei fatto cosa con te?" dissi incitandolo ad alzarsi, mi guardò piuttosto impaurito "Io..io.. tu..tu.. noi.. niente" scoppiai a ridere "mi hanno detto il contrario lo sai?" mi avvicinai sotto al suo mento, anche se ero più bassa di lui riuscivo a fargli paura lo stesso e gli sferrai un calcio nelle parti basse e beh lui si piegò iniziando a tossire "la prossima volta caro Thomas imparerai che io non me la faccio con i senza palle come te" e mi allontanai ridendo seguita dagli schiamazzi di quasi tutta la mensa.